• User Newbie

    ingegnere dipendente e regime minimi

    CIao

    da un paio di giorni leggo post sull'argomento ma ho ancora qualche dubbio che mi auguro possiate aiutarmi a capire.
    Sono un ingengere iscritto ad ordine lavoro presso ditta metalmeccanica con contratto a tempo indeterminato per cui i miei contributi previdenziali vengono versati ad inps.
    Ora avendo la possibilita' di fare qualche lavoro extra in un campo totalmente diverso (per cui nessun interferneza con attivita svolta) per importi che almeno inizialmente difficilmente supereranno i 5.000 Euro/anno, vorrei optare per apertura p.iva in regime minimi (aliquota secca 20% se ho ben capito).
    mi sono guardato alcuni esempi di foglio di calcolo per fatture ,quello che ancora non mi e' chiaro e': ammettiamo che emetta una fattura ad un condominio (soggetto pertanto dotato di p.iva che dovrebbe fare una ritenuta d'acconto) importo 3.000 euro la fattura stando a quanto leggo dovrebbe piu' o meno essere

    Imponibile prestazioni :3000
    rivalsa parzialeinps (4%):120
    Totale: 3120
    ritenuta d'acconto 20% : 624
    Netto Versare: 2496

    Ora le mie domande sono :

    1)all'inarcassa (cassa ingegneri e architetti) non devo versare nulla?

    2)a quanto ho capito la tassazione in regime minimi dovrebbe essere 20% ora avendo gia pagate (il condomino) le tasse con la formula della R.A. i 2496 da me incassati sono netti nel senso che le tasse sono gia' state pagate o dovro dichiararle nella dichiarazione dei redditi anno 2010 ?

    3)qualora il soggetto a cui emetto fattura non fosse dotato di partita iva (e quindi inon obbilgato ad effettuare la riten. acconto) come dovrei comportarmi ? dichiarare 3120 euro all'interno della mia dichiarazione dei redditi (da tassare al 20%) nella dichiarazione 2010?

    Grazie in anticipo a ci vorra' aiutarmi


  • User Attivo

    Non è chiara l'attività che intenderesti svolgere: si tratta di attività professionale (da ingegnere o altro) o di impresa ?

    Se l'attività è di tipo professionale, ti iscriverai alla gestione separata e verserai i contributi all'inps (e se l'attività è quella tipica degli ingegneri verserai anche il contributo soggettivo alla cassa professionale).

    I calcoli sono giusti ma, se trattasi di attività di cui all'albo ingegneri, dovresti aggiungere il contributo soggettivo (su cui non va calcolata la ritenuta).
    In caso di prestazioni a favore di soggetti privati non va applicata la ritenuta d'acconto.

    In caso di attività di impresa, invece, non devi versare contributi previdenziali e non si applica la ritenuta d'acconto (salvo che in alcuni casi).

    I soggetti con partita iva devono sempre presentare la dichiarazione dei redditi.

    Inoltre, valuterei la possibilità di aderire al regime agevolato nuove iniziative.
    Ciao.:ciauz:


  • User Newbie

    Ciao grazie per la risposta innanzitutto.
    L'attivita' per cui andrei ad aprire la partita iva e di tipo professionale (impiantistica) e come detto non interferente con il mio campo di lavoro da dipendente a tempo indeterminato.
    Ora quello che non mi e' chiaro e' :

    1. in regime dei minimi contributivi devo versare oltre al 20% anche una aliquota all'inps (cui gia' il mio datore di lavoro versa contributi per la mia attivita' da dipendendente)

    2. se si che percentuale e soprattutto come ci si iscrive a questa gestione separata inps?

    3. altra domanda: immaginiamo che io incassi 1000 euro per una prestazione , acquisto una stampante valore 200 iva inclusa. su cosa dovrei pagare il 20% di tasse sui 1000 euro o sulla differenza 1000-200= 800 euro? cosa succede se le tasse le pago gia in origine sotto forma di r.a, come posso compensare la spesa?

    grazie ancora


  • User Attivo

    Di tipo professionale, va bene, ma inerente l'attività di ingegnere?
    Se si, in fattura devi applicare anche il contributo integrativo da riversare, poi, alla Inarcassa (Lorenzo-74 docet).

    Come già detto nel precedente intervento,

    1. per l'attività professionale, in caso di altra contribuzione previdenziale, occorre iscriversi alla gestione separata Inps e versare il 17% sul reddito prodotto (25,72% se non si hanno altre coperture);
    2. si compila un modello da ritirare presso l'inps (o anche sul sito dell'inps) e lo si consegna alla sede Inps. L'iscrizione può essere fatta anche on-line (ma non la consiglio);
    3. la contribuzione va calcolata sul reddito (entrate - uscite, nel caso dei minimi). Le ritenute subite vanno scomputate dall'imposta sostitutiva dovuta. Questa è pari (grosso modo) al 20% del reddito netto
      (reddito netto = entrate - uscite - contributi versati - perdite pregresse).
      Di solito tale differenza (imposta sostitutiva - ritenute subite) è negativa.
      Quindi, si ha un credito verso l'Erario che potrà essere utilizzato in compensazione per eventuali altri pagamenti con il modello F24 (ad esempio, per pagare l'ici, i contributi inps gestione separata, ecc...) oppure (non uso "piuttosto che", così di moda, ma ritengo errato) potrà essere richiesto a rimborso (chissà dopo quanti anni arriverà!!!!).

    Ciao.:ciauz:


  • User Newbie

    Ciao grazie ancora per la tua pazienza, non sono sicuro pero' di avere capito come calcolare i contributi inps ad esempio nel caso di prima (fattura a condominio)

    Imponibile prestazioni :3000
    rivalsa parzialeinps (4%):120
    Inarcass 2%:60
    Totale: 3180
    ritenuta d'acconto 20% : 624
    Netto Versare: 2556

    Ora in questo caso quanto dovrei versare all'inps ?

    E se spendessi 200 euro in per un bene tipo stampante come si farebbe il calcolo?

    Grazie ancora


  • User Attivo

    Il contributo Inarcassa va calcolato anche sulla rivalsa inps (che costituisce compenso a tutti gli effetti, tanto è che è soggetto anche a ritenuta fiscale; quindi euro 62,40).
    I contributi previdenziali gestione separata non vanno calcolati e/o versati fattura per fattura, ma si calcolano in sede di dichiarazione dei redditi come esposto in precedenta (tutte le entrate, compreso il 4% di rivalsa, meno tutte le uscite, esclusi ovviamente i contributi eventualmente versati).
    Ciao.:ciauz:


  • User Newbie

    Continuo ad abusare della tua competenza e soprattutto pazienza 🙂
    In pratica all'atto della apertura p.iva mi iscrivo alla gestione separata inps cui dovro' versare una aliquota del 17% sui miei redditi legati alla p.iva (in pratica se fatturo bene se no non versero' nulla)
    Immaginiamo di emettere nel 2009 una unica fattura pari a

    Imponibile prestazioni :3000
    Rivalsa parziale inps (4%):120
    Inarcass 2%:62.4
    Totale: 3182.4

    Ritenuta d'acconto 20% (del totale inarcassa inclusa) : 636.48

    Netto Versare: 2545.92

    Immaginiamo che acquisti un bene tipo stampante valori pari a 200 Euro

    1. Versare alla inarcassa i 62.4 (oppure dovro versarne 118 che dovrebbe essere il minimo anno per una iscrizione 2%) ?

    Le cose da fare all'atto della dichiarazione dei redditi sarebbero

    1. Le tasse nella misura del 20% sono gia' state corrisposte mediante ritenuta d'acconto il calcolo dei contributi inps sarebbero

    [3182.4 (totale fattura)-636.48(ritenuta acconto)-200 (spese)]*0.17=398.80

    Il mio conto funziona?
    Altra domanda esiste un tetto percentuale a quanto posso portare alla voce spese?

    Grazie ancora


  • User Attivo

    Ci sono alcune imprecisioni.
    La ritenuta fiscale va applicata ai compensi e alla rivalsa inps (no sul contributo inarcassa), pari nel tuo esempio a euro 624,00.
    Se non sbaglio, al'Inarcassa verserai solo euro 62,40 e non il minimo richiesto, invece, agli iscritti senza altra copertura.
    Sempre con il tuo esempio, in sede di dichiarazione avrai:
    Entrate = 3.120
    Uscite= 200
    Reddito = 2.920
    Imposta sostitutiva = 2.920 * 20% = 584
    Ritenute subite = 624
    Imposta a credito = 40

    Contributo gestione separata:

    Reddito = 2.920
    contributo G.S. = 2.920 * 17% = 496,40 (da versare, magari, utilizzando anche i 40 euro di credito).

    Ciao.:ciauz:


  • User Newbie

    Piu' chiaro di cosi.. grazie
    In pratica la cassa la riporterei in fattura ma datosi che la giro direttamente ad inarcassa non la metto alla voce entrate per cui non la devo calcolare nemmeno nel 20% delle ritenute d'acconto

    In pratica piu' spendo per beni legati al mio lavoro meno pago in tasse (anche se sono in regime dei minimi), mi pare di capire... ma non esiste un massimo, nel senso , a fronte di entrate per 3120 Euro posso spendere 3000 euro (fino al raggiungimento del tetto delle spese massimo ammesso di 15000)?
    Esiste un elenco di beni che si possono annoverare tra le spese, tipo carburanter per raggiungere un cantiere? Spese cellulare?
    CIao e ancora grazie