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Alcuni dubbi per e-commerce e non solo
Partiamo con il ringraziare chiunque mi aiuterà, e complimentarvi con voi per il servizio che offrite.
Detto questo parto con una piccola premessa per inquadrare la situazione, seguita da una serie di domande.
Premessa:
Io e altri 2 amici, abbiamo l'intenzione di aprire un sito e-commerce con la vendita di alcuni prodotti e con la possibilità di vendita da parte di aziende della zona, diciamo in alcuni casi una sorta di dropshipping.
L'intenzione iniziale è quella di continuare a lavorare come dipendenti nelle rispettive aziende, con l'intenzione di valutare l'andamento dell'attività e magari un domani ampliare i nostri orizzondi non solo alla vendita ma anche alle consulenze per migliorare processi sito web... etc etc... la prima parte, quella della vendita ci serve per poter farci conoscere, e farsi un nome.Domande:?:
- per essere in regola apriremo una società, quindi possiamo usufruire dei contributi minimi se rimaniamo sotto i 30.000??
- Esistono dei fac-simili di contratti da proporre alle aziende interpellate?
- indicativamente quali sono i costi per l'iscrizione alla camera di commercio e per la partita Iva?
- Essendo dipendenti dobbiamo pagare anche l'inps?
- Siamo tenuti ad informare le rispettive aziende? il buon senso mi dice di si, ma esiste un obbligo di legge che permette all'azienda di metterci i bastoni tra le ruote?
Grazie ancora per la pazienza, e scusate la niubbaggine nelle domande;);).
Nash
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@nash1976 said:
Domande:?:
- per essere in regola apriremo una società, quindi possiamo usufruire dei contributi minimi se rimaniamo sotto i 30.000??
Ciao e benvenuto.
Mi sembra che il regime dei contribuenti minimi sia riservato alle persone fisiche, quindi niente società
@nash1976 said:- indicativamente quali sono i costi per l'iscrizione alla camera di commercio e per la partita Iva?
I costi in sè per sè sono prossimi allo zero, chiaramente avere una partita iva attiva comporta tutte una serie di conseguenze la più immediata della quale è prendersi un commercialista...
@nash1976 said:- Essendo dipendenti dobbiamo pagare anche l'inps?
Credo di no, ma meglio verificare con l'inps della tua città
@nash1976 said:
- Siamo tenuti ad informare le rispettive aziende? il buon senso mi dice di si, ma esiste un obbligo di legge che permette all'azienda di metterci i bastoni tra le ruote?
Non so se tu sia tenuto, ma anche a me il buonsenso dice di si.
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Grazie mille TomCat.
Mi sa che farò una visita al commercialista.
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@nash1976 said:
Siamo tenuti ad informare le rispettive aziende? il buon senso mi dice di si, ma esiste un obbligo di legge che permette all'azienda di metterci i bastoni tra le ruote?
Ciao Nash1976,
credo che si possa avere una quota di una società senza problema a meno che non si violino i patti di non concorrenza (se previsti dal contratto di lavoro).
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Io non sono sicuro che senza patto di non concorrenza nel contratto di lavoro non gli può essere impedito.
E comunque credo si debba vedere se l'attività che intende svolgere è effettivamente in concorrenza con quella del suo datore di lavoro. In quel caso la cosa penso proprio che si complichi perchè c'è il rischio che lui utilzzi nella propria attività quanto appreso a lavoro. Diventa un casino!
Poi dipende se nella società amministri o ricevi solo utili (per esempio se in una società in accomandita sei un accomandante potresti trovare, credo, delle "scappatoie").Per conto mio sono d'accordo con Tomcat, il buon senso dice che dovresti comunicarlo. L'opportunità però dovrebbe fartene valutare le conseguenze: se lavori a tempo pieno e il tuo datore ha paura che poi lo "trascuri" togliendo tempo utile alla sua società come reagisce?
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Grazie a tutti... alla fine, per ora, non aprendo ancora la partita IVA (giusto perchè non ci saranno guadagni), non dirò niente in azienda... (anche perchè non vedo perchè dovrei)
Appena il tutto inierà a prendere piede, e aprirò la partita IVA, avviserò l'azienda, che sicuramente non è, e non potrai mai essere in concorrenza con quello che vorrei fare. Credo che sia doveroso da parte mia, giusto perchè mi hanno sempre trattato con i guanti d'oro.Grazie ancora a tutti.
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si ma PRIMA avvisi l'azienda e POI procedi con l'apertura,
sia x' non è detto che sia fattibile e, anche se ti hanno trattato coi guanti, non è detto che te lo lasciano fare sta a loro decidere non a te
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@nash1976 said:
- per essere in regola apriremo una società, quindi possiamo usufruire dei contributi minimi se rimaniamo sotto i 30.000??
no non potete, il regime dei minimi è destianto a ditte individuali e professionisti non a società
- Esistono dei fac-simili di contratti da proporre alle aziende interpellate?è probabile che le ditte in questione abbiano già loro contratti da proporvi
- indicativamente quali sono i costi per l'iscrizione alla camera di commercio e per la partita Iva?per le società i diritti annuali da versare alla camera di commercio sono circa 140euro l'anno
il costo maggiore per le società è la costituzione della stessa dato che occorre un atto pubblico da notaio a differenza delle ditte individuali
costituire una società è + complesso e sono coinvolte + persone di conseguenza è meglio lasciar perdere il fai da te ed essere assistiti
in genere chiedono intorno ai 2000euro per la sola aperturae poi c'è da versare il capitale se fate una srl, non è previsto se fate una sas e la snc (però ne rispondete col patrimonio personale, casa auto ecc ecc)
- Essendo dipendenti dobbiamo pagare anche l'inps?dipende da quanto guadagnate e quanto guadagnerete
- Siamo tenuti ad informare le rispettive aziende? il buon senso mi dice di si, ma esiste un obbligo di legge che permette all'azienda di metterci i bastoni tra le ruote?
questo lo potete verificare solo voi direttamente sui vostri contratti di lavoro
(ma visto che tanto volete vendere anche i prodotti delle aziende dove lavorate non vedo il problema di discuterne direttamente coi propri datori di lavoro )