• User Attivo

    Pericoloso per il PD l'uso dei social network

    Anche questo è vero, dell'opposizione solo Di Pietro cerca di utilizzare le nuove tecnologie, con risultati altalenanti.
    Poi dal PD non potremo mai aspettarci nulla anche perchè l'uso dei social network sarebbe per loro troppo pericoloso: se dai uno spazio alla base per esprimersi poi devi anche ascoltare e recepire le opinioni che emergono.
    Siccome poi tutte le opinioni sono contro i vertici del PD, questo si tradurrebbe in un "tutti a casa" e non penso che gli attuali dirigenti vogliano rinunciare alla loro sedia.


  • User Attivo

    @fortunecat said:

    Poi dal PD non potremo mai aspettarci nulla anche perchè l'uso dei social network sarebbe per loro troppo pericoloso: se dai uno spazio alla base per esprimersi poi devi anche ascoltare e recepire le opinioni che emergono.
    Siccome poi tutte le opinioni sono contro i vertici del PD, questo si tradurrebbe in un "tutti a casa" e non penso che gli attuali dirigenti vogliano rinunciare alla loro sedia.

    Sarebbe ora che anche il Pd si svegliasse un po e utilizzasse tutte le tecnologie a disposizione per capire cosa pensa la base delusa e incazzata per prevenire le catastrofi senza attendere il giorno del giudizio.

    E forse dopo srà troppo tardi, purtroppo.

    :ciauz:


  • Super User

    In questo caso non credo si tratti di dormire o di non comprendere l'importanza della rete, ma quella di non dare spazio alla base per esprimersi (e quindi di non volerla ascoltare, convinti di poter imporre ad essa i dogmi del vertice) temo sia una scelta netta e chiara, compiuta già dal tempo del PCI e sempre più confermata dai successivi sviluppi.


  • User Attivo

    @Andrez said:

    ...non dare spazio alla base per esprimersi (e quindi di non volerla ascoltare, convinti di poter imporre ad essa i dogmi del vertice)...

    Sarà mica, semplicemente, che il pd ha "quei" due piccoli difettucci?
    Mi riferisco all?Armata Brancaleone e al fatto che non sa porsi ?comunicare- in modo coerente davanti agli elettori, puntando sui temi comuni e glissando sulle altre cose. A mio avviso quanto a tecniche di comunicazione sono scarsi.

    Se osservate il Pdl, quand?anche si fossero accoltellati il giorno prima, il diktat è sempre: siamo tutti d?accordo. Le sparate di parte durano pochi giorni, giusto ricordare agli elettori che non vengono dimenticati. Poi tutto viene ricondotto, e gestito, all?ovile. Questo è il chiaro segno del marketing, dei corsi su come parlare in modo assertivo, di chiara derivazione aziendale e mediaset. Quelli che fanno fare ai venditori, ai pubblicitari, agli assicuratori, per intenderci. Il prodotto non è mai bacato: compratelo sempre tranquilli a scatola chiusa. E grancassa quando facciamo qualcosa di -sempre- buono. Secondo quello che loro vogliono comunicare.

    Forse il Pd ha preso atto della sua incoerenza costituzionale, della pericolosità elettorale del suo essere aperto al dialogo. Ottimo se lo usi come mentalità per studiare la società, se lo fai in sezioni di partito, al chiuso di un laboratorio costruttivo. Un po? meno se lo sbatti in rete, lavando i panni sporchi in piazza. Una piazza sensibile agli slogan, sommersa dal rumore di fondo del martellamento mediatico.

    FORSE il Pd sta imparando almeno a presentarsi un po? più come un corpo unico, senza tanto pensare alle poltrone quando non fa parlare ogni singolo esponente della base, ma semplicemente ricalcando quel sistema gerarchico nato con i partiti di massa, ed i loro rappresentanti a riassumere singole voci.
    Purchè? non scada nello stile Serracchiani. Terrorizza sentirla parlare sempre solo di Partito invece che nominare almeno una volta gli elettori che la dovrebbero votare per rappresentarli. Per rappresentare loro, non per far vincere una gara a lei. O al "partito", stile Urss. In quel caso l?intervista (Bignardi) che ho sentita mi è sembrata anche troppo Mediaset-sparoaddossoatuttiglialtri-mibeccolapoltrona. E Andrez avrebbe ragione, ma anch'io: ha comunicato con forza e sintesi. Soprattutto cavalcando lo scontento.

    E si sbaglio mi corrigerete?