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moleste nel mio negozio
Buongiorno, dopo aver fatto causa all impresa per problemi legati al mio appartamento sto ricevendo moleste nel mio negozio. entrano nel mio negozio nonostante io gli abbia chiesto con gentilezza di parlare con il mio legale._Ora mi chiedono dei soldi che non gli devo....ed ogni volta sia io che mio padre stiamo male per il comportamento di queste persone. Cosa fare per non avere piu queste moleste? Posso querelarli o mandargli una diffida._Grazie.
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Ciao. Puoi presentare un semplice esposto o, eventualmente, una denuncia-querela ai Carabinieri. Non ti assicuro però che queste persone desistano dai loro comportamenti; putroppo c'è gente che smette appena convocata dai Carabinieri e gente che, nonostante tutto, continua con il proprio comportamento molesto. Ti consiglio di andare dai Carabinieri e, per una maggiore tutela, rivolgerti ad un legale.
Ciao.
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Mi scusi clicca,_ma cosa intende con un semplice esposto? Il mio avvocato mi ha consigliato di lasciar perdere per non mettermi in altri tipi di cause,_ma io voglio semplicemente far capire a queste persone di lasciarmi in pace magari con una carta scritta. Forse sarebbe meglio che mi faccia consigliare dai carabinieri? Grazie.
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Mi scusi clicca ma cosa intende per semplice esposto e dove posso effetuarlo?
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Ciao. L'esposto è semplicemente un atto con cui si richiede l'intervento dell'Autorità, la quale si attiverà chiamando le parti interessate. Puoi farlo anche ai Carabinieri. Per maggiori informazioni guarda questo sito:
moduli.it/item.php/2250
Il tuo avvocato ti ha dato quel consiglio semplicemente per evitare ulteriori complicazioni e per evitare l'istaurarsi di una eventuale causa penale (spesso se le persone sono di natura litigiosa e vendicativa si preferisce lasciar perdere). Se queste persone, però, continuano a darti noie non è possibile lasciarli fare indisturbati.
Con l'esposto non c'è nessuna pretesa punitiva, ma semplicemente una richiesta d'intervento dell'Autorità.
Spero di averti un pò chiarito le idee.
Ciao
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Veramente l'esposto lo deve fare una parte terza, quindi non la parte offesa, per informare l'Autorità di un possibile reato. Per le molestie si procede d'ufficio, quindi non è vero che non ci sono conseguenze penali una volta che l'Autorità viene a conoscenza del reato.
La famosa "carta" di cui si parla è invece una diffida formale, per convincere i molestatori a smettere di infastidire.
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L'esposto può essere fatto anche dalle persone direttamente interessate.
Il fatto che si proceda d'ufficio per un reato non significa che di per sè l'esposto abbia natura punitiva, al contrario della denuncia-querela, dove la persona offesa chiede espressamente che l'autore del fatto- reato venga punito a norma di legge.
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E da quando mai spetta al cittadino decidere se l'autore di un reato per cui si procede d'ufficio debba essere punito?
Ti invito a cercare e leggere la sentenza con cui sono stati condannati 5 spacciatori, pubblicata su internet.
Riassumo i fatti: un uccellino anonimo spiffera ai carabinieri che un acquirente che si rifiutava di pagare la droga è stato molestato e minacciato da 5 spacciatori. I carabinieri procedono d'ufficio per il reato, la parte offesa, che non ha alcuna intenzione di denunciare il reato (per ovvie ragioni), viene escussa come teste e per evitare l'accusa di favoreggiamento deve obbligatoriamente confermare le accuse verso i 5 spacciatori-molestatori, che vengono infine condannati.Come vedi, nessun esposto, nessuna denuncia, ma si procede d'ufficio, se la notizia di reato giunge in qualsiasi modo alle orecchie di un ufficiale di polizia giudiziaria.
Quindi le opzioni sono due:
- diffida ai molestatori
- si procede d'ufficio per il reato di molestie (non importa se a seguito di denuncia, esposto o soffiata anonima)
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Non ho mai detto che spetta al cittadino decidere se l'autore di un reato per cui si procede d'ufficio debba essere punito; mi sono semplicemente limitata a dire che il cittadino ha due possibili strade da prendere: la querela contiene qualcosa di più della semplice esposizione di un probabile fatto di reato, cioè contiene l'enunciazione, da parte del querelante, della propria volontà di procedere contro il querelato.
E tutto questo era detto solo per dare una spiegazione in linee generali, a prescindere dal fatto che il reato sia perseguibile a querela o d'ufficio.