-
Poesia
In chiave leggera (ma questo lo penserò solo un cuore distratto) lascio che Benigni sia la mia voce che vi ringrazia per tutte le gocce che avete versato nella laguna di poesia e versi.
Soprattutto per le gocce salate, anche per quelle che ancora devono nascere.
Ehi..... Siamo appena alla prima pagina o poco più
L'alba deve ancora arrivare ed io non penso certo al tramonto!Ma come faccio a non ringraziarvi? Mi avete fatto sentire il dolore e questo mi ha portato alla felicità
Innamoratevi e dilapidate la gioia anche voi
E buttatevi in terra..... è da distesi che si vede il cielo
-
Soave Nimue... certo, Benigni si è dato molto anche alla poesia.
E non solo alla Divina Commedia di Dante, naturalmente.
Ce lo ricordiamo nella smielatissima poesia musicata da Piovani.
Quanto ti ho amato
"Se tu mi avessi chiesto: "Come stai?"
se tu mi avessi chiesto dove andiamo
t'avrei risposto "bene, certo sai"
ti parlo però senza fiato
mi perdo nel tuo sguardo colossale,
la stella polare sei tu mi sfiori e ridi no, cosi non vale
non parlo e se non parlo poi sto maleQuanto t'ho amato e quanto t'amo non lo sai
e non lo sai perchè non te l'ho detto mai
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te
Quanto t'ho amato e quanto t'amo non lo sai
non l'ho mai detto e non te lo dirò mai
nell'amor le parole non contano conta la musica.Se tu mi avessi chiesto: "Che si fa?"
se tu mi avessi chiesto dove andiamo
t'avrei risposto dove il vento va
le nuvole fanno un ricamo
mi piove sulla testa un temporale
il cielo nascosto sei tu ma poi si perde in mezzo alle parole
per questo io non parlo e poi sto maleQuanto t'ho amato e quanto t'amo non lo sai
e non lo sai perchè non te l'ho detto mai
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te
Quanto t'ho amato e quanto t'amo non lo sai
non l'ho mai detto e non te lo dirò mai
nell'amor le parole non contano conta la musica.Quanto t'ho amato e quanto t'amo non lo sai
non l'ho mai detto ma un giorno capirai
nell'amor le parole non contano conta la musica."Ce lo ricordiamo nel sogno felliniano de "La voce della luna".
Poetico.....
...... ma ce lo ricordiamo anche divertente il nostro attore toscano...
....dalle primissime e lontanissime canzoncine..."E questo è l'inno del corpo sciolto,
lo può cantare solo chi caga di molto
se vi stupite, la reazione è strana
perchè cagare è soprattutto cosa umana.Noi ci si svegliamo e dalla mattina
il corpo sogna sulla latrina,
le membra riposano nel mezzo dell'orto,
perchè questo è l'inno, l'inno sì del corpo scioltoCi hanno detto "Vili!, Brutti e schifosi",
ma son soltanto degli stitici gelosi,
ma 'l corpo è lieto lo sguardo è puro,
noi siamo quelli che han cagato di sicuro.Pulirsi il culo dà gioe infinite
con foglie di zucca di bietola o di vite
quindi cagate perchè è dimostrato,
ci si pulisce 'l culo dopo aver cagato.Evviva i cessi, Sian benedetti !
Evviva i bagni, le toilette, i gabinetti,
evviva i campi da concimare
viva la merda e chi ha voglia di cagareIl bello nostro è che ci si 'ncazza parecchio,
ci si calma solo dopo averne fatta un secchio
la voglia è reggere per una stagione,
e con la merda puoi far la rivoluzionePieni di merda andremo a lavorare
poi tutto a un tratto si fa quello che ci pare
e chi dice,dice:"te fa questo e quello",
noi gli caghiamo addosso e lo copriam fino al cervello.Cagone ! Merdone ! Stronzone ! Puzzone !
La merda che mi scappa
si spappa su di te !"... nelle comparsate a Sanremo, con la Carrà, i giochi di parola e la lingua forbita e popolare allo stesso tempo....
"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src=" " type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>... fino ai più recenti pezzi a Fantastico....
"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src=" " type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>..... beh, questo non è proprio recente... risale al 1994..... :D... attualissimo però.....
-
Ciao,
Benigni trasforma la poesia in chiave moderna. Tutto ciò è decisamente utile per avvicinare chi per mancanza di tempo o di voglia non si avvicinerebbe altrimenti.
Riesce a rendere interessante la letteratura e la poesia grazie alla sua capacità d'intrattenimento e alle sue visioni in chiave ironica.
Ma che cos'è la poesia per i poeti stessi??Il poeta è come lui, principe delle nubi
che sta con l?uragano e ride degli arcieri,
esule in terra fra gli scherni, non lo lasciano
camminare le sue ali di gigante
(C. Baudelaire)
**L?animo di un poeta
Un poeta nasce negli spazi tra crimini,
furti, uccisioni, frodi, violenze,
nelle zone più oscure di questo mondo.Le parole di un poeta s?insinuano tra le
espressioni più volgari e basse,
nei quartieri più poveri della città,
e per qualche tempo dominano la società.L?animo di un poeta è un solitario grido di verità
nato negli spazi fra mali e bugie del nostro tempo,
picchiato a morte da tutti gli altri animi.L?animo di un poeta è condannato, non v?è dubbio.
*
(Fiori d'un istante / Ko Un ; a cura di Vincenza D'Urso, Venezia, Cafoscarina)***
**
?Che cos?è un poeta? Chi è un poeta??? Queste sono domande molto frequenti, che risuonano nella mia mente anche molto tempo dopo che mi sono state poste. Ma sono anche domande antiche, esistite lungo l?arco dei millenni di storia della poesia, che poste ora sembrano però diventare domande nuove.
Dare loro una risposta potrebbe condurre alla morte della poesia. Ma al tempo stesso, è possibile pensare che queste domande siano proprio la dimora della poesia.?(da un?intervista pubblicata su ?Poesia?, n° 209, Crocetti Editore)