• User Newbie

    Decreto ingiuntivo

    Ciao a tutti e complimenti per il forum...
    Ecco i miei quesiti:
    A metà ottobre ho dato le dimissioni in un'azienda dove ero assunto a tempo indeterminato. L'azienda in questione ha pagato con notevole ritardo le spettanze relative ai mesi di settembre ed ottobre, mentre per quanto riguarda la tredicesima ed il tfr (di cui sono in possesso dei relativi cedolini) a distanza di oltre 3 mesi non ha ancora provveduto a fare il bonifico. Premesso ciò, dopo diverse telefonate in cui il titolare dell'azienda non si è mai reso reperibile e diverse mail di richiesta di delucidazioni in merito mai prese in considerazione, ho provveduto ad inviare una raccomandata A/R diffidando l'azienda al pagamento del dovuto entro 5 giorni pena l'avvio delle vie legali. Naturalmente l'azienda ha ignorato il mio sollecito...
    Mi sono rivolto alla direzione provinciale del lavoro (ex ispettorato del lavoro) dove ho presentato denuncia verso l'azienda in questione. Mi è stato detto che i tempi sono molto lunghi ed i risultati incerti e poco efficaci. Hanno avviato una procedura chiamata "conciliazione monocratica", dove il massimo che rischia l'azienda se non pagherà dietro loro richiesta, sarà un controllo ispettivo da parte di un ispettore del lavoro.
    Siccome l'azienda in questione è molto furba, credo che non abbia nulla da temere per quanto riguarda il controllo ispettivo (infatti i contributi all'inps li hanno pagati regolarmente), quindi credo che la via della conciliazione monocratica non avrà l'esito sperato e prolungherà ulteriormente il calvario. L'impiegata mi ha detto che ci vorranno circa 3 mesi prima che prendano solo in considerazione la mia pratica...
    Le opzioni che mi rimangono sono: vertenza sindacale e causa legale...
    La prima opzione potrebbe avere effetto ma con tempi lunghi, penso che il sindacato riuscirebbe ad ottenere qualcosa soltanto tramite un loro legale.
    Per quanto riguarda le vie legali, lo svantaggio sono naturalmente i costi che, se tutto va per il verso giusto potrebbero essere addebitati all'azienda, ma se qualcosa va storto sarebbero a carico del sottoscritto.
    Tramite avvocato si potrebbe fare richiesta al giudice del lavoro di emettere decreto ingiuntivo nei confronti dell'azienda, costringendola a pagare il dovuto oltre che le spese legali, ma se per qualche motivo l'azienda facesse il bonifico prima che gli venisse notificato il decreto ingiuntivo dall'ufficiale giudiziario, il decreto sarebbe invalidato e le spese legali non sarebbero più addebitabili all'azienda, per cui è un po' rischioso. L'azienda, o il titolare, potrebbe rendersi irreperibile dall'ufficiale giudiziario e quindi non avere notifica del decreto ingiuntivo... a questo punto allarmata le basterebbe fare il bonifico per tempo e mettersi in salvo...
    A questo punto forse la via più sicura dal punto di vista economico rimane quella del sindacato, dove a fronte del costo di iscrizione, non ci sono altri rischi di "sorprese", il problema rimangono i tempi lunghi.
    Cosa consigliate? Un'altra domanda: avendo già avviato la procedura della conciliazione monocrativa tramite la direzione provinciale del lavoro, posso avviare ugualmente la vertenza sindacale oppure la cosa è incompatibile?
    Mi dà fastidio dover perdere tempo e denaro per ottenere ciò che mi spetta di diritto, possibile che in questo paese gli imprenditori possano fare ciò che più gli fa comodo?


  • Super User

    Ciao. Il Tuo racconto è in parte esatto ed in parte impreciso.
    La valutazione dipende molto dalla solvibilità della debitrice e dal tuo possesso dei cedolini paga.

    Se il datore di lavoro è patrimonialmente capiente potresti agire direttamente, senza attendere l'esito della conciliazione, cond ecreto ingiuntivo concordando con il legale il patto di quota lite: ovvero se incassi lui incassa, se non incassi picche, salvo il rimborso delle spese vive.
    In ogni caso il decreto deve essere pagato per la parte delle spese legali anche se il pagamento avviene prima la notifica, purchè sia avvenuto dopo l'emissione del decreto.
    Il sindacato, a fronte del costo certo di iscrizione, Ti ofrirà la stessa cosa.
    OK?
    Fammi sapere.
    Ciao.


  • User Newbie

    Grazie per le informazioni. L'azienda in questione è in attività e non dovrebbe avere problemi di solvibilità. Quindi le spese sarebbero a mio carico soltanto se il bonifico arrivasse prima dell'emissione del decreto ingiuntivo, giusto?
    Quali sono le tempistiche per la sua emissione e le spese medie per una pratica di questo tipo?


  • Super User

    Confermo quanto già detto.
    Le spese medie possono aggirarsi attorno ai 100/200 euro.
    Ciao.


  • User Newbie

    Mi sono rivolto al sindacato, ma per la consulenza chiedono 150 euro di iscrizione ed il 5% sul credito recuperato...
    A questo punto forse è opportuno valutare se rivolgermi direttamente ad un avvocato... dove se andasse tutto liscio con l'emissione del decreto ingiuntivo, potrei addebitare tutte le spese legali all'azienda morosa.
    Dal momento che si affida la pratica ad un avvocato, in media quanti giorni ci vogliono perchè il giudice emetta il decreto ingiuntivo?
    I documenti in mio possesso sono: i cedolini relativi agli importi del credito ed una raccomandata scritta di mio pugno di oltre un mese fa dove ho sollecitato formalmente l'azienda a provvedere al pagamento (naturalmente ignorata) e la ricevuta di ritorno della stessa raccomandata.
    Il fatto che io abbia inviato la raccomandata alla sede operativa/commerciale dell'azienda e non alla loro sede legale, può essere usato come giustificativo da parte dell'azienda per ottenere la revoca del decreto ingiuntivo?
    Grazie a tutti per le informazioni. Ritengo questo forum di "alto livello".


  • Super User

    Concordo sull'abbandono della scelta sindacale. Vogliono fare il nostro lavoro per più soldi e raccontare che lo fanno per Te, per essere gentili.

    Il decreto verrà emesso nell'arco di 5/8 giorni, sarà provvisoriamente esecutivo e conterrà ingiunzione al pagamento immediato ex art. 642 c.p.c. delle somme indicate in cedolino, degli interessi di legge, della rivalutazione monetaria dalla scandenza al saldo e delle spese legali.
    Non importa nulla dove hai inviato la raccomandata: il debito è certo liquido ed esigibile dal momento della sua scadenza, ovvero dalla maturazione della mensilità.
    Spero di esser stato utile.
    In bocca al lupo.

    Ciao.


  • User Newbie

    Ciao Sharkfear,
    hai risolto poi il problema dei pagamenti?hai emesso decredo ingiuntivo su cedolino?io ho lo stesso problema non intendo aspettare mesi per la liquidazione di 3 anni, victo che ho già concesso loro una dilizione in 8 mesi, ma ho paura non la rispettino.
    grazie ciao