• Super User

    Mi spiace ma non sono d'accordo.
    L'agente di PG valuta se ci sono i presupposti di reato e non iscrive neccessariamente il fatto al Registro Notizie di Reato (RGNR) con la conseguente iscrizione della persona affermatamente resposanbile fra le persone indagate.

    Detto questo, mi permetto di sottolineare che dal fatto narrato non vedo alcuna lesione dell'onore e della reputazione della professoressa.
    Ciò, comunque, con riserva di verificare l'esatto testo utilizzato.
    Se consenti, poi, la mancata nomina di un avvocato di fiducia non vuol dire che non devi pagare l'avvocato d'ufficio.

    Questo Ti chiederà il conto come tutti gli altri, se hai la capacità reddituale tale da non consentirti l'accesso al gratuito patrocinio.

    Spero di esser stato chiaro e utile.
    Ciao.


  • User

    @shapur said:

    Mi spiace ma non sono d'accordo.
    L'agente di PG valuta se ci sono i presupposti di reato e non iscrive neccessariamente il fatto al Registro Notizie di Reato (RGNR) con la conseguente iscrizione della persona affermatamente resposanbile fra le persone indagate.

    Anche a me piacerebbe che succedesse quello che Lei dice.
    Se così fosse, non si spiegherebbero le iscrizioni nel registro degli indagati di blogger e commentatori a seguito di querele palesemente temerarie.
    Sui forum e newsgroup si trovano resoconti semplicemente agghiaccianti di procedimenti penali infine archiviati e pure io ne so qualcosa per diretta esperienza personale...
    (Se vuole un esempio tra tanti si legga: malex.org/archives/2007/09/indagato-per-un-commento-su-un-blog/ )

    Se una querela è "ben confezionata" (depositata in Procura e non esposta oralmente a un poliziotto) è altamente improbabile che essa venga direttamente cestinata, a prescindere dall'insussistenza del reato, che verrà valutata solo in fase di indagini preliminari (si tratta del cosiddetto "atto dovuto" conseguente all'obbligo dell'azione penale, in pratica lo stesso PM prima iscrive la notizia di reato e poi si accorge dell'insussistenza del reato).


  • Super User

    Preciso: la querela non necessariamente vede seguire l'iscrizione a registro indagati.
    Qualora si venga iscritti a registro indagati , non necessariamente si viene invitati a nominare un difensore di fiduacia; ovvero il fatto avviene solo nel caso di atti d'indagine irripetibili.
    La comunicazione a RGNR non porta necessariamente all'effettuazione di correlate indagini.
    L'archiviazione può seguire senza alcun altro atto entro 6 mesi.

    Non credo che in materia di procedimenti penali si possa generalizzare: il risultato può essere sempre devastante, sia nel sottovalutare il problema che ne caso contrario.

    E questo lo dico usando come parametro 15 anni di professione, e non un solo evento. Col cuore.
    Ciao.


  • Super User

    Quoto quanto già detto da Shapur, precisando che l'invito a nominare un difensore è un atto teso alla tutela dell'indagato, non certo una punizione per lo stesso. In caso di archiviazione della querela è sempre possibile agire in sede civile contro il denunciante per ottenere il risarcimento dell'eventuale danno subito per la querela. Ovviamente a tale procedimento civile non consegue sempre un risarcimento, dipende dalle situazioni. Mai generalizzare, come detto sopra.

    Personalmente posso confermare che sono molti i casi in cui le querele terminano con un nulla di fatto (oggi per lo più perché i PM non hanno il tempo di seguirle tutte), ma basandomi sulla mia personale statistica posso dire che vi sono anche casi in cui la querela si ritorce contro il querelante, con il PM che procede contro di lui per calunnia. Ovvio, si deve essere fortunati a trovare un PM che lavora, che ha il tempo di vedersi anche quel fascicolo tra le migliaia di fascicoli a lui assegnati e, concedetemelo, ad avere un avvocato bravo e che non demorde. :fumato:


  • User

    @bsaett said:

    Quoto quanto già detto da Shapur, precisando che l'invito a nominare un difensore è un atto teso alla tutela dell'indagato, non certo una punizione per lo stesso.

    Nessuno mette in dubbio che l'invito serva ovviamente a tutela dell'indagato, se appunto rimane un invito, non vincolante.
    Non è invece tollerabile che un poliziotto mi venga a dire: "qui c'è una querela, quindi dobbiamo procedere alla nomina dell'avvocato d'ufficio, pagherai 1500 Euro per ottenere l'archiviazione del caso" (testuali parole)


  • Super User

    Non credo che le dichiarazioni illegittime di UN DETERMINATO poliziotto possano fare stato sulla valutazione di come si gestisce il procedimento penale in via generale.

    Spiace sentire i risvolti negativi di UNA esperienza personale ma, di fronte alla conoscenza della procedura e di tanti altri casi, non me la sento di fare affermazioni di tal fatta per dare parametri di riferimento a chi deve affrontare un proprio procedimento, del tutto differente.
    Mi spiego??


  • User Newbie

    Salve, mi presento in quanto nuova iscritta, mi chiamo Graziella e questa discussione mi ha coinvolta in quanto mi trovo in una situazione che considero persino paradossale.
    Per varie vicissitudini, che per ora non descrivo, ho chiesto una ispezione presso la mia scuola, per comportamenti illeciti e inopportuni del mio dirigente.
    L'ispettore ha confermato appieno le mie segnalazioni, ma, incredibilmente, nella stessa relazione ispettiva consiglia al dirigente, che ha definito egli stesso incapace ecc... di farmi fare una "visita collegiale" ...
    Non c'è stata alcuna visita, e l'ufficio scolastico provinciale si è rifiutato di fare alcunchè contro di me. Le osservazioni a mio danno dell'ispettore si basano sul fatto che il dirigente ha inviato allo stesso mie e-mail personali, derivanti da un pregresso rapporto interpersonale con lui, facendole passare per comunicazioni ufficiali.
    Su face book mi sono sfogata , ma il mio profilo non è leggibile da tutti, ma solo dai miei amici, e le frasi che ora sono oggetto di denuncia, sono state scritte in risposta a un mio collega e a due amiche, una delle quali conosceva sia la persona (per cattivi comportamenti in scuole precedenti) che la mia vicenda.
    Inoltre, svolgendo io attività sindacale e politica, sono state utilizzate, nel corpo della denuncia, mie proposizioni non direttamente ascrivibili al caso in esame, ma derivanti da miei convincimenti da anni espressi in tutte le sedi cui espleto le mie attività.
    Si consideri anche che ho denunciato il dirigente per vari illeciti alla Procura e che considero quantomeno strano che questi riesca a far precedere un'udienza presso il giudice di pace per diffamazione a mezzo stampa, quando dovrebbero essere in corso le indagini per la denuncia di illeciti che, quanto meno, dovrebbero portare all'accorpamento dei procedimenti. Non ritengo di aver diffamato la persona, in quanto le mie affermazioni corrispondono alla verità e sono documentate. L'unica cosa che forse avrei potuto evitare (ma , ripeto, parlavo con amici in dialogo che considero privato e non so nemmeno come il dirigente abbia fatto ad avere quelle pagine... ) e l'avere detto che non lo considero intelligente ma semmai furbo, dando una distinta valutazione alle due qualità, come d'altronde sempre esprimo. Considero l'intelligenza una dote e la furbizia un sintomo di disonestà e cattiveria.
    Ho anche il dubbio, non ricordando specificatamente quei dialoghi, che si comunque esprimono cose che penso, ma che lui sa che penso, che egli abbia potuto autonomamente accedere al mio profilo, avendo egli la mia password (fatto che determinò una delle contestazioni da me fattigli a suo tempo..).
    Ora io mi chiedo, è mai possibile che non vi sia uuna reale tutela verso chi , come me, lungi dal personalizzare la questione, nonostante mi sia sentita anche tradita in quella che consideravo un'amicizia, ha agito in difesa dell'amministrazione che tale persona ha danneggiato, e questa persona trovi modo, nonchè una discreta faccia tosta, di crearmi una situazione in cui sarei io l'imputata?
    Vediamo che ragionamenti possono uscire fuori da questo mio post...
    Magari darò dettagli richiesti. Il mio avvocato è molto ottimista, ma non riesco ad avere difucia in questo nostro sistema , per cui non mi sento tranquilla.


  • Super User

    Ciao Jana58,

    mi rendo conto del tuo stato d'animo, ma penso che in questa sede più che consigliarti di seguire la situazione con caparbietà e fa compulsare il PM procedente dal tuo legale, non credo che possiamo fare altro, data la scarsa conoscenza dei fatti. Inoltre, essendoci in atto ben due procedimenti penali sulla vicenda, penso che qualsiasi valutazione nostra sarà sicuramente più incompleta di una valutazione del PM.
    Per il fatto che il procedimento dinanzi al giudice di pace si sia attivato in tempi più brevi, generalmente ciò dipende dal minor carico di lavoro di questo giudice onorario, rispetto ad un PM presso il tribunale che ha sicuramente tempi più lunghi per lavorare tutte le denunce che gli pervengono.
    Io sinceramente ho ancora fiducia nella giustizia italiana, nonostante tutti i problemi che la affliggono, per lo più dipendente (opinione mia) dalla enorme massa di riforme e controriforme che ogni anno si abbattono sul sistema rallentandolo e rendendolo incoerente.
    Ovviamente i tempi sono quelli che sono, ma se davvero la tue opinioni non costituiscono diffamazione, sono convinto che alla lunga sarà quello che il giudice dirà in sentenza.
    Per l'aspetto inerente l'amministrazione non saprei che dire, tutto dipende dalle persone con le quali hai avuto contatti, alle quali hai portato le tue rimostranze.
    Al momento non saprei che altro dire.

    Ah, benvenuta nel ForumGT:)


  • User Newbie

    Grazie per avermi risposto , anche se non puoi dirmi di più .
    Ho notato che anche questi post appaiono liberamente nel web e ciò mi fa essere piuttosto confusa .
    In effetti , se una persona , con tranquillità , esprime le proprie opinioni , magari in un sito come questo, per avere un conforto o una semplice opinione, rischia comunque di subire ingiuste denunce?
    In generale non riesco più a comprendere in cosa consista la libertà di pensiero e parola, se questa libertà è poi menomata da limiti per me assurdi.
    Per il mio modo di pensare, diffamare significa, anche traducendo letteralmente, "togliere una buona fama" , questo dovrebbe voler dire che per poter diffamare è necessario che la presunta vittima abbia prima una buona fama?
    Non vi è una differenza fra il diffondere falsità su una persona al fine di produrgli un ingiusto danno e invece semplicemente raccontare una propria vicenda di vita ove si è riscontrato un comportamento palesemente scorretto di "tizio" ?
    Coi tempi che corrono, ove neppure la stampa può comunicare in modo libero per informare, non stiamo rischiando che la gente per bene venga perseguitata e invece i corrotti o coloro che comunque non rispettano leggi , regole, opportunità , principi , vengano ingiustamente protetti?
    Non facciamo altro che predicare che le persone oneste devono lottare affinchè la pubblica amministrazione funzioni bene e che è doveroso per ogni cittadino denunciare comportamenti illeciti.
    Ma come si concilia questo giusto messaggio con un sistema che anzichè premiare chi esegue questo sacrosanto principio, cerca di mortificarlo?
    Ok.. scusate ancora.. e buona notte.


  • User

    @Jana58 said:

    Non vi è una differenza fra il diffondere falsità su una persona al fine di produrgli un ingiusto danno e invece semplicemente raccontare una propria vicenda di vita ove si è riscontrato un comportamento palesemente scorretto di "tizio" ?

    Questo differenza vale ad esempio nei Paesi anglosassoni, dove diffamazione e calunnia sono sinonimi.
    In un Paese latino, come la Repubblica Italiana, invece il codice penale tutela un bene come il cosiddetto "onore", ovvero la percezione che si ha di se stessi, oltre alla reputazione che ci si è costruiti dinanzi al prossimo, anche mentendo (come nel caso di un marito infedele oppure di chi si spaccia per eterosessuale pur non essendolo).