• Moderatore

    Francesco Guccini

    🙂

    Stasera sono stato al PalaEur di Roma a sentire il concerto di Guccini.

    Veramente bravissimo... emozionante, direi.

    "**Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
    infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

    Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
    buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
    godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
    e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
    Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
    Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
    io non perdono, non perdono e tocco!

    Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
    venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
    che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
    tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
    Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
    coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
    io non perdono, non perdono e tocco!

    Ma quando sono solo con questo naso al piede
    che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
    si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
    che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
    non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
    per colpa o per destino le donne le ho perdute
    e quando sento il peso d' essere sempre solo
    mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
    ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
    amo senza peccato, amo, ma sono triste
    perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
    a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

    Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
    se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
    e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
    le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
    tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
    Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
    io non perdono, non perdono e tocco!

    Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
    ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
    Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
    tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
    dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
    dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
    Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
    io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
    ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
    ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
    perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
    se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano**"


  • User Attivo

    Che ricordi ...


  • Moderatore

    Anche 'Don Chisciotte' - più recente - è un testo e una 'figura' molto simile al Cyrano gucciniano.

    "**Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
    di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
    per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
    come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.
    Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
    ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
    proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto
    d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
    vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso
    l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,
    e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,
    ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo !
    Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante
    e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,
    colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte,
    com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...

    [ Sancho Panza ]

    Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,
    contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore...
    E' la più triste figura che sia apparsa sulla Terra,
    cavalier senza paura di una solitaria guerra
    cominciata per amore di una donna conosciuta
    dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,
    ma credendo di aver visto una vera principessa,
    lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.
    E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,
    non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere
    e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini
    proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini...
    E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello:
    io che sono più realista mi accontento di un castello.
    Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,
    quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza...

    [ Don Chisciotte ]

    Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
    solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:
    per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
    e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri !
    L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
    anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,
    ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
    il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...

    [ Sancho Panza ]

    A proposito di questo farsi d'ombra delle cose,
    l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese
    le ha attaccate come fossero un esercito di Mori,
    ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori
    era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ?
    Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore,
    credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane
    il solo metro che possiedo, com'è vero... che ora ho fame !

    [ Don Chisciotte ]

    Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
    ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
    l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
    preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
    che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
    ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
    Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
    ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...

    [ Sancho Panza ]

    Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante
    e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
    ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
    riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?
    In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
    dove regna il "capitale", oggi più spietatamente,
    riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
    al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?

    [ Don Chisciotte ]

    Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
    perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ?
    Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
    farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?

    [ Insieme ]

    Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
    e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
    sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
    siamo i "Grandi della Mancha",
    Sancho Panza... e Don Chisciotte !**"