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P.iva o dipendente?
Buonasera a tutti,
avrei gentilmente bisogno di una consulenza.
Sono stata dipendente per 5 anni in un'agenzia finanziaria e dopo un anno di cambiamento dovrei rientrare a lavorare nella stessa agenzia.
Inizialmente la proposta è stata ancora come inquadramento da dipendente con netto di 1.200,00 + extra (200/300 al mese...oppure mesi anche con zero extra...dipende dal lavoro!). Sto valutando invece di aprire p.iva come agente in attività finanziaria...ma preferirei fare due calcoli prima di prendere questa decisione....e leggendo i vs.forum ritengo che siate persone molto competenti in materia.
Quindi chiedo se mi convenga aprire p.iva (avendo in futuro la prospettiva di ampliare la clientela)?
Quanto dovrei fatturare di lordo per avere un netto di 1200+extra?
Ho letto un pò sul regime minimo, ma vedo che non è possibile detrarre spese mediche, assicurazioni e nemmeno gli interessi del mutuo...io ho anche queste spese pensate che mi convenga comunque questo regime oppure cosa potrei scegliere?
Altra domanda...è obbligatoria l'iscrizione all'Inps se m'iscrivo all'Enasarco? Cosa conviene di più?Mi scuso in anticipo per le mille domande...ma non sono molto afferrata in materia!
Grazie mille!!!
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Salve eleonorac,
nel caso tu voglia aprire la partita IVA, potresti sfruttare il regime fiscale delle nuove iniziative produttive ex. art.13 l. 388/2000. In questo caso per farti rimanere in tasca un netto di 1200,00 euro, considerando le imposte e l'inps, dovresti fatturare un lordo di almeno 1600,oo euro +iva al mese.
La posizione IVA ti consente pero' di dedurre tutti i costi (potenzialmente) inerenti l'attività (!).
Le spese del mutuo e le spese mediche non potresti scaricarle. L'inps e l'enasarco sono due differenti enti previdenziali e il pagamento dell'uno non esclude il pagamento dell'altro: sono entrambi da pagare.saluti
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@ST_Consulenze said:
Salve eleonorac,
nel caso tu voglia aprire la partita IVA, potresti sfruttare il regime fiscale delle nuove iniziative produttive ex. art.13 l. 388/2000. In questo caso per farti rimanere in tasca un netto di 1200,00 euro, considerando le imposte e l'inps, dovresti fatturare un lordo di almeno 1600,oo euro +iva al mese.Non ti sembra un po' ottimistico considerare che solo il 20% dei 1600 Euro se ne vada fra gestione separata INPS (o altro ist. previd.) , sostitutiva IRPEF, IRAP (se la paga visto che è oggetto di discordia) ?
A me finora in tasca (dopo due anni di regime agevolato art. 13 l. 388) in tasca direi che mi son rimasti circa i 2/3 di quel che fatturo, per avere 1200 netti, direi che occorre fatturare circa 1800 + iva
Ovviamente una cifra precisa non si può dare dipendendo (l'effettivo netto che poi rimane in tasca) da quando di deduce, dall'iva che si riesce a detrarre, dall'istituto previdenziale a cui si versano i contributi, ecc.ecc.
considerare di perdere solo il 20% in ogni caso mi sembra ''rischioso''...
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Sembra molto ottimistico anche a me. Anche senza contare l'IRAP i 1.800 + IVA ci vogliono tutti.