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    Un'amica

    (la realtà)
    Stanotte ho sognato un'amica che ho conosciuto nel 1974. Ci frequetammo poco ma fu una vera amicizia, di quelle che somigliano all'amore.
    Ci conoscemmo in villeggiatura ma non eravamo diventati così amici, poi le scrissi una lettera scherzosa su come giocarer agli scacchi.
    All'inizio ci fu uno scambio di lettere anche due volte la settimana (allora non esistevano telefoninio e computer). Io ero quello che si mostrava di più, che esprimevo i miei semtimenti, che parlavo senza interruzione e lei mi ascoltava attentamente. Non era un rapporto equilibrato ma lei era una vera signora con me. Ma se le chiedevo qualcosa di lei, mi diceva tutto, senza tralasciare i particolari anche intimi - ed io con lei. Lei faceva in modo da non farmi sentire mai inadeguato (io mi sentivo impacciato o, viceversa, troppo invadente - ma lei era naturale, se stessa, non mi diceva le cose per accontentarmi).

    (il sogno)
    Non ricordo la prima parte, non si trattava di lei ma di un omicidio di un ragazzo ed il suo cane: non era un bel sogno. Poi incontravo lei con una sua amica che non ricordo se la conoscessi o no, ed io stavo con una persona amica (che conosco ma che non ricordo).
    Stavamo a Napoli (la mia città) poco lontano dal mare, nella zone tra S Lucia-Piazza Plebiscito e la via che costeggia il mare, prolungamento della famosa via Caracciolo (molto panoramica che dà sul golfo di Napoli). Esattamente, per chi conosce Napoli, tra via Cesario Console e via Generale Orsini.
    Stavamo seduti in quattro, la sua amica di fronte, e il mio amico di fronte a lei (quindi lei accanto a me). Lei mi sorrideva e ascoltava ciò che dicevo e nessuno degli altri parlava. Quando se ne andarono, io dicevo all'amico.
    «Hai visto come si è comportata, non mi ha fatto pesare nulla del nostro rapporto passato, quando io la cercavo sempre, quando le facevo telefonate chilometriche (una volta si bruciò pure una torta nel forno e disse "non fa niente" e proseguimmo la telefonata sena farmi pesare niente). Hai visto che è una vera signora? E' riservata ma profonda, una sola volta ho aiutato io a lei (in genere era sempre lei che mi ascoltava aiutandomi) e lei disse alla mia fidanzata che ero stato eccezionale, diverso.»
    E continuavo ad elogiarla col cuore.
    Una volta, sporadicamante, lavidi nel 1989, poi mai più, nemmeno per telefono.