• User

    Contratto a progetto sottopagato, o stage?

    Il mio ragazzo è da poco entrato a far parte di una start-up che, in sede di colloquio gli aveva prospettato uno stage di 3 mesi con rimborso spese di 200 ? ( per le classiche 40 ore settimanali).
    Una miseria, ma dopo la settimana di prova e considerando che in questo momento in giro non si trova NULLA, ha valutato di rimanere perchè l'ambiente lavorativo è giovane e dinamico ed ha la possibilità di imparare qualcosa in piu' nel suo settore.
    Dopo una settimana di prova, il datore di lavoro gli ha detto che gli avrebbe fatto il contratto di stage e gli ha spiegato che loro non sono come quelle aziende che cercano manodopera a costo zero, e che anche se per questi 3 mesi sono previsti solo 200 ? al mese, hanno in programma di crescere come azienda e che forse dopo ci sarà la possibilità di avere un altro contratto un pò piu' serio ( di che tipo però? buh!).
    Gli ha anche detto che per arrivare ad uno stipendio di 1000/1100 euro, si procederà per gradi....( non si sa però per quanto tempo...).
    Insomma, dopo questo colloquio ci aspettavamo il contratto di stage e invece gli è arrivato il contratto a progetto ( so bene che cambia poco o nulla), ma a dire il vero siamo piuttosto confusi...secondo voi vale la pena rischiare di essere sottopagati in questo modo, in funzione di una possibile assunzione con uno stipendio decente, che però per ora ci è stata prospettata solo a parole?
    Il contratto a progetto che gli è stato fatto è di 3 mesi, ma con scadenza annuale....e questo non so se sia un bene o un male.
    Pareri?


  • User Attivo

    Premetto che il contratto di stage può essere proposto alle aziende da Entidi formazione pubblici e privati,** enti pubblici, organizzazioni no-profit, e non è l'azienda in quanto tale che promuove lo stage (anche se poi molte aziende trovano enti compiacenti).

    Nel tuo caso che fare?
    A parte la possibilità di rinunciare a questa forma di sfruttament l'altra opzione è quella di accettare per il momento e poi utilizzare il sindacato, un avvocato o gli ispettori INPS o DPL, per chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro,

    Inoltre anche un contratto a progetto deve rispettare le condizioni retributive di un dipendente che svolga le medesie mansioni.


  • User

    @grisu59 said:

    Premetto che il contratto di stage può essere proposto alle aziende da Entidi formazione pubblici e privati, enti pubblici, organizzazioni no-profit, e non è l'azienda in quanto tale che promuove lo stage (anche se poi molte aziende trovano enti compiacenti).

    Nel tuo caso che fare?
    A parte la possibilità di rinunciare a questa forma di sfruttament l'altra opzione è quella di accettare per il momento e poi utilizzare il sindacato, un avvocato o gli ispettori INPS o DPL, per chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro,

    Inoltre anche un contratto a progetto deve rispettare le condizioni retributive di un dipendente che svolga le medesie mansioni.

    Infatti noi ci aspettavamo un contratto di stage e ci siamo stupiti di ricevere un contratto a progetto. A parte questo, ci rendiamo perfettamente conto che è una situazione di sfruttamento, però le possibilità che hanno prospettato al mio ragazzo ci mettono nella condizione di non saper che pesci prendere, lui farebbe volentieri 3 mesi anche a 200 ? pur di avere poi un contratto migliore, anche se ovviamente nessuno ci da la garanzia che accadrà.
    Della tua risposta, non essendo esperta non ho capito molto, però mi pare di capire che tu saresti per una soluzione " a muso duro", mentre lui vorrebbe ( almeno per ora), cercare di non rovinare subito i rapporti con questa azienda. Cosa intendi che un contratto a progetto deve rispettare le condizioni retribuitive di un dipendente che svolge le medesime mansioni? per legge è così?Scusami se faccio tante domande ma non è il mio campo! Aggiungo anche che sarebbe difficile fare un confronto di stipendi perchè purtroppo lui è l'unico a ricoprire quella mansione. Comunque, se hai voglia potresti spiegarmi meglio questo passaggio?


  • User Attivo

    No, non sono per il "muso duro" perchè capisco che, in questo momento, l'unico a perderci sarebbe il tuo ragazzo.

    Se è una questione di 3 mesi credo che, se ritiene il lavoro interessante, potrebbe accettare.
    Nel caso dovesssero fare i furbi ha buone possibilità poi di rivalersi sulla ditta.

    "un contratto a progetto deve rispettare le condizioni retribuitive di un dipendente che svolge le medesime mansioni" significa che se una persona ha, per esempio, dei compiti paragonabili a quelli di un tecnico la "retribuzione" che gli deriva dal progetto non si può distanziare troppo da quella contrattuale di un tecnico assunto come dipendente (non necessariamente dalla stessa ditta).
    Quindi, nel caso dopo tre mesi dovessero venir meno le promesse fatte, non fa altro che rivolgersi alla direzione provinciale del lavoro, magari attraverso un patronato, e chiedere il riconoscimento delle spettanze economiche non corrisposte (tecnicamente è una "diffida accertativa").

    Un consiglio: tenga nota di tutto quello che fa, degli orari, delle direttive ricevute, ecc. e cerchi di avere più testimoni possibili.


  • User

    @grisu59 said:

    No, non sono per il "muso duro" perchè capisco che, in questo momento, l'unico a perderci sarebbe il tuo ragazzo.

    Se è una questione di 3 mesi credo che, se ritiene il lavoro interessante, potrebbe accettare.
    Nel caso dovesssero fare i furbi ha buone possibilità poi di rivalersi sulla ditta.

    "un contratto a progetto deve rispettare le condizioni retribuitive di un dipendente che svolge le medesime mansioni" significa che se una persona ha, per esempio, dei compiti paragonabili a quelli di un tecnico la "retribuzione" che gli deriva dal progetto non si può distanziare troppo da quella contrattuale di un tecnico assunto come dipendente (non necessariamente dalla stessa ditta).
    Quindi, nel caso dopo tre mesi dovessero venir meno le promesse fatte, non fa altro che rivolgersi alla direzione provinciale del lavoro, magari attraverso un patronato, e chiedere il riconoscimento delle spettanze economiche non corrisposte (tecnicamente è una "diffida accertativa").

    Un consiglio: tenga nota di tutto quello che fa, degli orari, delle direttive ricevute, ecc. e cerchi di avere più testimoni possibili.

    Ti ringrazio, mi stai dando delle informazioni molto utili e ne faremo tesoro. Quello che non mi piace troppo di questa situazione, non sono tanto i 3 mesi sottopagati, ma il fatto che il capo gli ha detto che dovrebbe prendere circa 1000/1100 euro ma si inizierà per gradi. Sono abituata a pensare sempre male e questo potrebbe voler dire che se hanno voglia di fare i furbi, dopo i 3 mesi potrebbero fargli un altro contratto, magari di altri 3 mesi a 500 euro, e via dicendo fino ad arrivare chissà tra quanto tempo ad uno stipendio a malapena accettabile. Questo mi preoccupa perchè per come stanno le cose adesso, non abbiamo troppo tempo da perdere in contratti senza sbocco.
    In ogni caso, se faranno i furbi ricorreremo ai metodi che mi hai spiegato.
    Grazie davvero! :smile5: