• User Attivo

    Ciao WWW,
    interessante e coinvolgente.. è così che si scoprono i sentimenti del nostro intellettuale moderatore capace di rendere un attimo quotidiano in un istante unico..
    Sono infatti dalle parole di tutti i giorni, dal ciuffo storto o da capelli da tastare in punta di dita sul quale la penna si articola..
    Ci porti alla curiosità di scoprire di più su cotale fancuilla..
    E che dire della metrica e rima quando ci sveli un angolo di vita, la scolasticità della poesia va nascondendosi perchè cantare per una propria amica o forse di più ( qui, ci cade il dubbio..:?...) è più importante di tante pompose parole..
    Regalaci ancora versi amorevoli sul quale poter sognare un pò..


  • Moderatore

    @dafne84 said:

    Ciao WWW,
    interessante e coinvolgente.. è così che si scoprono i sentimenti del nostro intellettuale moderatore capace di rendere un attimo quotidiano in un istante unico..
    Sono infatti dalle parole di tutti i giorni, dal ciuffo storto o da capelli da tastare in punta di dita sul quale la penna si articola..
    Ci porti alla curiosità di scoprire di più su cotale fancuilla..
    E che dire della metrica e rima quando ci sveli un angolo di vita, la scolasticità della poesia va nascondendosi perchè cantare per una propria amica o forse di più ( qui, ci cade il dubbio..:?...) è più importante di tante pompose parole..
    Regalaci ancora versi amorevoli sul quale poter sognare un pò..

    Luminosa e ammaliante Dafne.

    :lol:

    Permittimi di fare un sorriso. Come sempre le tue disanime sono di gran lunga migliori (più piacevoli nel tratto e nell'intensità) dei testi che ti vengono sottoposti.
    Come 'sta filastrocca per l'ignota Maria.

    NO, se si fosse trattato di una donna "che mi preme" sarei stato mooolto meno sbrigativo e "scolastico" (per me tutte quelle assonanze sono quasi simbolo di.. produzione infantile, fatta "per dovere" e a tirar via...).

    Certo, certo, i trucchi del mestiere. Ma quelli da vero "praticone", nominare capelli e dita - e sorrisi e aquiloni - per tirare in ballo quel tanto di sensoriale che pure si richiede ad una poesia d'amore.
    E' che nonostante gli anni al liceo... io proprio la metrica mal la sopporto, e decisamente NON sono poeta o rimatore.

    Sei tu la mod. "tecnica" della sezione, mia carissima e insostituibile.
    Io sono vile parolaio.
    Romantico, quello sì, forse; può anche darsi.

    Ma proprio imbranato con ogni forma di regolamento, a partire dalla metrica.

    Ma se guardi l'incipit della poesiola era quasi... in tono di rimprovero nei confronti della committente, la stessa Maria.

    Che rimane poco più di una sconosciuta, per quello che mi è dato di sapere.

    E tale rimarrà, mi auguro.

    🙂

    Il fatto è che mentre cantavo l'amore per una donna, pubblicamente e a voce piena, altre accorsero come i topi col formaggio, ansiose forse di ricevere la loro dose di miele (o semplicemente curiose di trovare un arnia ben fornita in mezzo all'odierna giungla di cemento nel quale albergano i cuori, nella media).

    Come a dire che al tempo d'oggi... se fai una serenata si aprono molti più balconi che in passato, e certamente più del necessario.

    🙂

    Ma come quaggiù sappiamo bene... non importa il nome, o il volto dell'amore.

    Importa di cantarne la potenza; è fondamentale scoprire (ri-scoprire) la gioia dell'innamorarsi e del celebrare la vita insieme.

    Quindi i capelli e gli odori, e gli occhi di una donna. Certamente.

    Ma altre mille donne, semmai, non questa Maria su cui non ho "intenzione" alcuna.

    Dopo che hai amato VERAMENTE una persona... beh, allora puoi amarle tutte.
    Puoi amarle veramente... oppure solo con la fantasia, toccarle solo con la penna.
    E' indifferente: l'amore "quello è", più o meno.

    Ebbene questa sconosciuta ha insistito nel voler una poesia tutta per lei.
    :rollo:
    E che ci ho messo a scriverla? :giggle:
    Meno di quanto tempo mi porta via questa risposta a te (e ci mancherebbe altro, che almeno a te ti stimo e ti "conosco". E sei di gran lunga più affascinante di Maria, direi.).

    🙂


    Ma continuerò Dafne, non preoccuparti, a recitar la parte dell'amatore.
    In particolar modo se tale ruolo è l'unico disponibile tra i tanti ripugnanti rimasti liberi.

    Nonostante il mio sincero scetticismo in materia... ma insomma, so anche far suonar violini, alle volte.

    E non lesino di certo rime e sviolinate alle sconosciute, per l'appunto.

    Le "conosciute" - che poi semplicemente bastano d'ispirazione per 100.000 tomi di poesia - sono sempre protagoniste della mia poetica.

    Che poi uno le chiami con nomi di fantasia, che uno ricicli gli amori dando ad essi nomi e facce nuove... soprattutto che uno lo faccia per scrivere.... ..... beh, quello fa veramente parte del "mestiere".

    😊

    Che non ci si campa molto, con quel mestiere... ma insomma, per certe altre cose aiuta abbastanza...

    :sbav:


    Oh, si scherza eh... non prendetemi troppo sul serio, per favore...

    😄


  • User Attivo

    Riprendendo le tue parole (che appresso citerò quasi per intere) ti dichiaro caro WWW che la vorrei proprio conoscere una che sfugge alle regole e all'ortografia, rapida e sincera e quasi tagliente. E' bello che per brevi parole si rivela al mondo: nelle sue frasi trapela appena il suono della sua anima nuda (è notevole il fatto che non dice, lei, non parla. Trasuda).
    Passione e sorrisi, trasuda.
    E sguardi e pelle, e parole non dette: «Fantastico, ragazzi!»
    Capelli da tastare in punta di dita.
    "Avete presente quanto schietta e completa
    è una frase del genere (n.d.r. non la riporto)?".
    E' potente, ti toglie il respiro del tutto.
    Ecco perchè quest'ignota fanciulla
    mi ferma la penna e mi impaccia il rimario.
    E' semplice e bella, e semplicemente... è vera.
    Anche se una donna così... non è proprio semplice affatto, che non è dato dal cielo, non è possibile, non "è" veramente.
    Una Musa comparsa in sogno; un sapore e un odore che ... non conosco; ma che ancora, tra fantasia e delirio, mi avvolgono stretti."
    Vorrei tanto saper almeno fisicamente com'è (io sono del sud).


  • Moderatore

    :rollo:

    Anche lei è donna del sud caro Stefano.

    Adesso te la descrivo, anche se non l'ho mai vista veramente.

    Ha la pelle scura, con i colori dell'ambra da sfondo;
    e la luce che si riflette sulle sue forme è quella del sole al tramonto.

    Ha capelli lunghi e mossi, castani leone, che le scendono su spalle delicate e insieme possenti.

    E' donna sensuale e generosa, questo è certo.

    Ma anche da nuda, caro Stefano, le guarderesti gli occhi.

    Che parlano più di quanto potrebbe la lingua; e mostrano al mondo l'anima maliziosa e sincera, gioiosa e serena, di questa pregevolissima e ignota amica.

    E' lupa. Mi si dichiarò "affamata" (parole sue).
    E per giunta "fidanzata", ma ben poco convinta.

    :sbav:

    Mentiva? O sono piuttosto io il più menzognero di tutti?

    E cos'altro è la seduzione - o la poesia - se non una promessa troppo lucente?

    :giggle:

    E' fresca e attraente Maria, e 100.000 uomini morirebbero per le sue labbra morbide. Ma...

    ...ma è solo il fascino per le sorelle di Eva che qui mi spinge, incantato e succube, a cantare Maria.

    ..... è che sono tante le sorelle di Eva, caro Stefano, e non ci è dato di importunarle tutte, per quanto vorremmo.

    Anche questo, fra le righe, scrivevo a Maria....

    :ciauz:


  • User Attivo

    Caro WWW,
    le parole dorate che descrivono le poesie d'amore raramente sono gettate su castelli di sabbia.
    C'è sempre un nesso tra poesia e realtà seppur talvolta intinta in una mite fantasia.
    Mi viene in mente il sommo Guglielmo IX. Con le sue figure muliebri dipingeva poesie che ondeggiavano tra il sensuale e l'erotico, in una persino cantava una serata orgiastica. Ma i toni con cui creava le sue opere rendevano grande persino le scene più oscene ( scusa il gioco di parole).
    Le figure più "tranquille" hanno sempre martoriato l'animo dei poeti, vedi il povero Dante ( anche se da una lettura più attenta si può persino giungere all'idea che Beatrice fosse la filosofia e non una donna in carne e ossa) detto questo ben vengano le "donnne infuocate" che sappiano scaldare gli animi maschili e non triturarli.

    E di Maria ne esiste una e per questa fancuilla è nata ( seppur di fretta) una poesia a sua misura.
    la poesia è unidirezionale: ad una persona una poesia creata per ella.

    Sono leggermente contaria sull'idea che amare una persona dia il lasciapassare per amarle tutte. Sì, sblocca la fragilità del "buttarsi" ma non ci mette certo le fette di salame sugli occhi 😉
    Il fatto che si ami "veramente" una persona è quasi indimostrabile, come puoi sapere che quello sia il tuo vero "dare il massimo"?
    Con ogni persona si ha reazioni diverse, si prova emozioni e sentimenti con diverse sfumature. Il conto andrebbe fatto l'ultimo dei nostri giorni poichè non sappiamo cosa ci riservi il futuro...:bho:...

    Hai ragione sulla storia del "dinero", i poeti non campano solo su quello, al massimo ci beneficiano i successori... e chi ama leggerli...


  • Super User

    Dopo che hai amato VERAMENTE una persona... beh, allora puoi amarle tutte.
    Puoi amarle veramente... oppure solo con la fantasia, toccarle solo con la penna.
    E' indifferente: l'amore "quello è", più o meno. Dopo che hai amato veramente una persona, il cuore potrebbe caricarsi così tanto d'amore da strariparne, così da poter amare ogni donna e persino ogni cosa, i fiori ed i sassi.

    Non è vero amore se vogliamo.

    Ma è amore vero. 🙂


  • User Attivo

    Uhm... la discussione ha preso delle pieghe inizialmente non prevedibili: quindi è la cosa giiusta amare? Amare in senso lato?
    Certamete sì.
    Allora tutte.
    Ognuna per sé.


  • Moderatore

    Si, deciamente il 3d ha preso una strana piega.

    😄

    Ma il messaggio di fondo, almeno quello che mi piaceva trasmettere, è esattamente quello che hai appena espresso.

    Vale la pena di amarle tutte, comunque.

    Vale la pena di "amarci tutti", vicendevolmente.

    E bada che non c'è nulla di religioso o spirituale in quello che dico, intendo l'amore degli uomini e non quello di Dio o di Budda.

    "Amore in senso lato"?

    Beh, come dico anch'io, non è che si può veramente mare TUTTE le persone che si incontrano, e a volte siamo costretti ad amarne alcune per tutte.

    Comunque quello che hai detto è esattamente quello che mi piaceva di esprimere.

    Anche il gioco di parole di Andrez regge bene - e risponde - alla contraddizione sollevata da Dafne.

    E' gustoso perchè "significante".

    Propongo un ulteriore variante [:giggle:].

    "Non è vero amore se vogliamo.
    Non è amore vero.
    In definitiva, allora, è amore. Vero?"

    L'unica frase credibile che c'è concessa a 'sto mondo è quella che termina con il punto interrogativo.

    🙂


  • User Attivo

    Ciao a tutti,
    Amore vero e vero amore...sfumature di un grande sentimento, il limine è talmente lieve da farci porre mille domande...
    L'amore è vero quando è in grado di sorpassare ogni minima falsità?
    Vero è l'amore quando lo si sente in cuore?...
    La cetezza è una:
    come afferma Andrez, l'amare senza preconcetti e oltre ogni ostacolo dà la possibilità di amare l'inpensabile..


  • User Attivo

    In fondo l'amore non esiste perché "inventato" da noi, dal nostro amore.
    Allora quando c'innamoriamo, quando proviamo quella dolce stretta al cuore, non è vero amore?
    Ma forse proprio quello è l'amore, chi lo può dire?
    Nemmeno Dio se esiste, non vi pare?

    L'amore vero sfronda ogni "pastoia", ogni barriera che si frappone fra due esseri: un rapporto autentico fra esseri umani (certo non come l'amicizia ma ci si può accontentare se uno non ha veri amici).
    Oggi manchiamo di quella xcosa che una volta si definiva "cuore".
    "«Io ti dò questo col "cuore", tu ricevi questo dono col "cuore".»
    Il non giudicare, il creare ponti che superino ogni burrone, dà il senso della frase "omnia vincit amor".
    Solo così si può andfare oltre il quotidiano e la realtà.
    «Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio, che non sogni la tua filosofia.»
    Amleto