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Regime minimo e servizi per l'ambasciata
Buon giorno a tutti!
Sono libera professionista e sto per aprire la mia prima partita IVA in Italia. Ho letto il vostro forum (utilissimo!), consultato numerose normative, parlato con Agenzia delle Entrate etc. Alla fine ho deciso di chiedere un vostro aiuto sul forum.
Ho pensato di aprire la partita IVA e aderire al regime minimo grazie al quale si puo evitare tanta burocrazia. Il mio problema è che la mia professione consiste in prestazione di servizi/consulenze alle ambasciate dell'UE. Secondo il DPR 633/72 art.72, le prestazioni di servizi effettuate: "alle sedi ed ai rappresentanti diplomatici e consolari, compreso il personale tecnico-amministrativo, appartenenti a Stati che in via di reciprocità riconoscono analoghi benefici alle sedi ed ai rappresentanti diplomatici e consolari italiani;" non sono soggette all'imposta IVA, quindi eqiparate alle operazioni di cessioni all'esportazione, escludendo cosi l'applicazione del regime minimo. E' corretto? O dovrei consultare i singoli trattati bilaterali per vedere se è reciproca la legge sull'IVA con dei singoli stati? Se si tratta di un ambasciata dell'EU non è che la IVA comunque verrà applicata perchè essendo intra-comunitario non è una cessione all'esportazione?
Se è vero e non posso assolutamente aderire al regime minimo, cosa consigliete in questo caso? Il regime per le nuove attivita produttive?
Grazie in anticipo.
Teresa
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@regime? said:
Buon giorno a tutti!
Sono libera professionista e sto per aprire la mia prima partita IVA in Italia. Ho letto il vostro forum (utilissimo!), consultato numerose normative, parlato con Agenzia delle Entrate etc. Alla fine ho deciso di chiedere un vostro aiuto sul forum.
Ho pensato di aprire la partita IVA e aderire al regime minimo grazie al quale si puo evitare tanta burocrazia. Il mio problema è che la mia professione consiste in prestazione di servizi/consulenze alle ambasciate dell'UE. Secondo il DPR 633/72 art.72, le prestazioni di servizi effettuate: "alle sedi ed ai rappresentanti diplomatici e consolari, compreso il personale tecnico-amministrativo, appartenenti a Stati che in via di reciprocità riconoscono analoghi benefici alle sedi ed ai rappresentanti diplomatici e consolari italiani;" non sono soggette all'imposta IVA, quindi eqiparate alle operazioni di cessioni all'esportazione, escludendo cosi l'applicazione del regime minimo. E' corretto? O dovrei consultare i singoli trattati bilaterali per vedere se è reciproca la legge sull'IVA con dei singoli stati? Se si tratta di un ambasciata dell'EU non è che la IVA comunque verrà applicata perchè essendo intra-comunitario non è una cessione all'esportazione?
Se è vero e non posso assolutamente aderire al regime minimo, cosa consigliete in questo caso? Il regime per le nuove attivita produttive?
Grazie in anticipo.
Teresa
Sull'argomento è recentemente intervenuta l'Ade con la risoluzione n. 241/E del 12/06/2008 affermando che in questo caso non è possibile aderire al regime dei minimi.
A questo punto quello di valutare l'adozione del rfa potrebbe essere un'idea......
Saluti.
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Grazie mille, adesso ho la conferma, pensavo che quella legge trattasse magari delle ambasciata extra-UE. Ora non ho più speranze
Mi tocca allora impegnarmi ad aproffonidire le tematiche ddel rfa, studi di settore etc. Mi sempbra di capire, che cmq per fatturare l'ambasciata aggiungo l'IVA ma ommetto sia la rivalsa INPS che la ritenuta d'acconto che verso da sola respettivamente all'INPS o modello unico (IRPEF). Se me lo potreste confermata ne sarei grata. Sicuramente con l'esperienza sarà tutto piu chiaro.