• User Newbie

    Secondo lavoro

    Salve a tutti spero che possiate darmi una mano con il mio problema.
    Ho 28 anni e lavoro come operaio in una fabbrica, da qualche anno studio programmazione da autodidatta, e piano piano ho acquisito esperienza, attualmente ho creato un nuovo software, (registrato regolarmente alla SIAE) trovato un acquirente, quì inizia il problema.
    Vorrei poter vendere il mio prodotto, ed essere in regola con il fisco e le leggi italiane, so che aprire partita iva non ha costi, ma non sò cosa significa economicamente iscrivermi alla camera di commercio, non sò neanche se avrò spese annue o di cessata attività.
    Da qualche parte ho letto, che è possibile non pagare inps e altre spese fisse che invece è costretto a pagare, chi ha un'attività a tempo pieno.
    Considero ogni informazione utile ringrazio anticipatamente chiunque voglia darmi chiarimenti in merito.
    Ho valutato il lavoro occasionale, ma non credo che vendere software possa essere l'equivalente di prestazione occasionale. Grazie a tutti.


  • User Attivo

    Non sono esperto sulle questioni fiscali (anche se qui sto imparando).

    per quanto riguarda le questioni previdenziali invece, ti comfermo che non puoi fare una prestazione occasionale per vendere un prodotto.
    A maggior ragione se è un prodotto registrato e che quindi deve risultare in fattura.

    Devi iscriverti quindi alla CCIAA

    Comunque Se svolgi lavoro come dipendente a tempo pieno e l'attività di vendita software è marginale, non devi pagare i contributi all'INPS come lavoratore autonomo.


  • User Newbie

    Grisu59 molte grazie per la tua risposta, ha chiarito in parte i miei dubbi, ora mi rimane da capire come e in che forma iscrivermi alla camera di commercio, e quanto onerosa possa essere questa avventura.


  • Bannato User

    Confermo quanto scrive grisu59 (probabilmente mio coetaneo ...). La tua sarà attività d'impresa, non professionale, per cui dovrai iscriverti in Camera di Commercio. Se tu fossi disoccupato questa sarebbe una cattiva notizia, per via del minimale INPS, ma essendo tu lavoratore dipendente è una buona notizia, perché non pagherai INPS.
    Per il resto il costo della Camera di Commercio è poca cosa, € 88 l'anno, e le imposte sul reddito le paghi solo se guadagni. L'INAIL non si applica. Il commercialista può andare dai € 600 ai € 1.200, anche se c'è di tutto.
    La forma è la ditta individuale, si va all'Ufficio IVA dell'Agenzia delle Entrate, a presentare un modulo che si chiama AA9/9, e poi in Camera di Commercio (aspettando la Comunicazione Unica, storia lunga). Attenzione: la Camera di Commercio (CCIAA per gli amici) ti iscriverà automaticamente all'INPS, perciò tu dovrai andare all'INPS e avvertirli che versi già i contributi come lavoratore dipendente.
    Francesco.


  • User Newbie

    Grazie Francesco il tuo intervento, mi ha chiarito molti aspetti.
    Ora il problema è sapere se posso vendere un prodotto.?.


  • Bannato User

    Non capisco la domanda: certo che puoi.


  • User Newbie

    Bene, quindi ricapitolando,
    -posso aprire partita iva
    -posso iscrivermi alla camera di commercio, pagando all'iscrizione circa 130€, poi circa 90€ annui
    -non devo pagare oltre a questo altre tasse es. tassa sui rifiuti o altre tasse di cui non sono a conoscenza
    -e posso vendere prodotti da me creati

    bene a questo punto credo di essermi deciso, penso che farò il grande passo.


  • User Newbie

    Salve a tutti.
    Scusate se riporto su questa discussione, ma mi trovo nella stessa situazione di "francvol".
    Mi sono informato presso l'INPS direttamente (tramite numero verde) e la risposta è stata purtroppo negativa: anche se già si versano i contributi perchè sotto contratto a tempo indeterminato, il minimale (2500 Euro, scegliendo come regime contabile quello per "contribuenti minimi" o in alternativa il "forfettino") si deve comunque versare anche se la ditta o impresa individuale non fattura nulla.
    Ora, siccome ho parlato con una persona al telefono, che in teoria potrebbe anche sbagliarsi, vorrei da F@CP e grisu59 un ulteriore loro commento prima di andare direttamente allo sportello INPS per chiarire ulteriormente.

    Grazie a tutti dell'attenzione

    Alessandro


  • Bannato User

    Ciao Alessandro,
    in effetti anche io mi sto scontrando con questo problema. Credevo che tutti gli uffici Inps ragionassero allo stesso modo, ma con la mia attività che opera in tutta Italia mi sono dovuto rendere conto che ogni ufficio va per conto suo. Metà delle volte dicono che vale il principio della prevalenza (ricorda che questo vale per lavoratori dipendenti con una seconda attività di tipo imprenditoriale, es. e-commerce, non di tipo professionale, es. consulenze): ti chiedono di vedere le tue buste paga, e poi ti danno ragione. L'altra metà delle volte dicono il contrario.
    Il consiglio che ti posso dare è di combattere ... cercare di parlare con qualcun altro in quell'ufficio, cose del genere. Pare che in tutta Italia ci sia un pandemonio su questa storia.
    Francesco.


  • User Newbie

    Grazie della risposta, Francesco.
    Quindi, se ho capito bene, con la tua attività hai già risolto positivamente questo tipo di problema insistendo con qualche responsabile dell'ufficio a cui ti rivolgevi.
    Se fosse così, già questo sarebbe incoraggiante perchè comunque sia da qualche parte deve essere scritto qualche cosa in proposito, o sbaglio ?

    L'attività che vorrei aprire si dovrebbe occupare di installazioni (elettriche, idrauliche, fotovoltaico ed eolico), è inclusa anche questo tipo di attività nel principio di prevalenza ?

    Grazie ancora

    Alessandro

  • Bannato User

    Sì, qualcuno l'ha spuntata, senza il mio aiuto. Purtroppo non c'è una precisa norma in proposito, ci sono solo varie disposizioni interne dell'Inps, ma sono appunto interne. Quelle di cui ho notizia sono per il principio di prevalenza, ma chissà che non ce ne siano altre che dicono il contrario.
    Sì, la tua attività è di servizi, non professionale, quindi vale quanto discusso.
    Ciao.