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(Non è poesia) Su quell'ombra disegno due occhi
Osservo un ombra che un tempo ebbe un corpo, ombra di mani, ombra di braccia, ombra di sguardi, no, di sguardi no, non hanno gli occhi le ombre.
Mi chino su quell'ombra di uomo, disegno due occhi solo per me, ho imparato per questo a giostrar con le matite, per due occhi che mi guardino sempre, che si riempino di pomeriggi di primavere bambine, di Natali, di acqua salata, di vita passata.
Son seduta, mi fissano, mi sposto e mi fissano ancora, sempre, al mondo per quegli occhi ci son solo io. Gli occhi di un' ombra che ha lasciato il suo corpo.
C'è un corpo di uomo in città, gira senza la sua ombra, mi chiedo se, sorpreso dal sole d'estate, si sia accorto che la sua ombra è scappata, se si è domandato in quale luogo si è nascosta e da quanto non è più la sua ombra... e sa che un' ombra può andarsene quando si nega al proprio creato l'amore...mi chiedo se sa che ora è la mia, che è mia dalla notte d'autunno in cui nè sole nè luna hanno potuto rendermi la persona dell'ombra che adesso mi osserva.
Un' ombra pentita, un' ombra sbiadita, un' ombra tradita dall'uomo che ad entrambe ha dato la vita.
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Ciao Pikadilly,
è commovente, di quante ombre è adornato il nostro passato?
Talvolta hanno occhi, orecchie e alcune volte ci sorreggono come se fossero stampelle.
Ognuno nella poesia legge se stesso, non so bene cosa intendessi..ma a me l'immagine dell'ombra mi ricorda una "figura fedele" che mi segue ovunque. E chi ne è privo è come se perdesse se stesso, un uomo senza ombra e un uomo che non ha mai compiuto un passo alla luce del sole.
La parte conclusiva, mi fa sorgere un dubbio..."Un' ombra pentita, un' ombra sbiadita, un' ombra tradita dall'uomo che ad entrambe ha dato la vita."
é come se tu e l'ombra foste nate da quell'uomo..
Se sto dicendo una fesseria scusami ma l'amore verso la poesia e la curiosità sono più forti...
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Dafne tu ogni volta che ci proponi qualche tua interpretazione fai sempre il massimo dei punti, purtroppo io non so usare molte parole quando devo esprimere un concetto semplice, ma scommetto che se anche lo avessi scritto in greco tu lo avresti capito.
Hai fatto Bingo con un solo numero.
Quell'ombra penso che non tornerà mai dall'uomo da cui è fuggita e io non potrei vivere privata anche di lei, mi sono accontentata di lei e così la guardo quando non ho altra scelta perchè nei ricordi non c'è quell'uomo a cui era fedele prima di me; La guardo mii guarda e la sera,quando il buio la ingloba, io torno a riflettere sul perchè ho bisogno di crearmi un'immagine così invece di separarmi da tutta l'acqua che è passata e pensare solo al mare che ho davanti, è che quando nuoto in acque sporche e profonde mi chiedo se rimanere sulla barca, da cui sono stata buttata giù, avrebbe comportato disegnare un altra rotta per me, sapendo però che quella barca era piena di buchi da cui continuava ad entrare acqua salata.
Annaspo un pò e poi mi dico che è meglio nuotare da soli, che infondo se si arriva nuotando si arriva più forti, non più soli di un barcaiolo che ha perso i suoi remi e il suo passeggero.
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(io sono fatto così)
Sai cosa?
Prima di leggere la risposta di Dafne m'era venuto di di scriverti qualcosa.
Fa' conto che ho letto solo te (Dafne mi ha rubato l'idea superandola di gran lunga - la invidio ma la sua poesia e il su saper "entrarci" è ben oltre il mio livello di scrittore non-poeta).Tu hai amato un uomo e per aver amato sei una persona viva, ferita ma bella.
Sento che vorrei starti vicino come uomo, come persona che ha perso anche lui l'ombra ma verso di altre.
Nell'essere amico e complice con te non sarei più un uomo senza ombra, sarei un compagno che consolerebbe e ascolterebbe attento ciò che dici, ciò che senti e anche i tuoi silenzi.
Ti chiederei cose sulla tua poesia, ti parlerei anche di me e mi dovrei trattenere dal parlare troppo, ma con chi soffre o vive un'esperienza particolare mi limiterei ad ascoltare e a fare qualche domanda solo se non capissi.
Ti amo, così, a "pelle".
L'amicizia è una forma d'amore.
Io sono fatto così.
Vorrei tanto che mi dicessi tutti sulla storia dell'ombra, sia poeticamente ma soprattutto quello che è stato, quello che è successo e quello che è stato per te.
Ma poeticamente l'hai già reso.
Ti abbraccio forte e ti bacio sulla fronte delicatamente.
Stefano
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Ciao pikadilly,
si deve sempre avere un occhio sul passato, il tuo ricordare e ragionare sulle impossibili possibilità è un modo per continuare a vivere nel presente.
è sbagliato dimenticare il passato, quando ci ha regalato emozioni ma è leggittimo e giusto abbandonare la barca prima del naufragio.
Le ombre ci aiutano nel passaggio, un giorno ti imbarcherai su un vascello sicuro e l'ombra scomparirà.
Pazienza e tempo sono l'approdo in un porto sicuro.Che ogni dolore ambisca nell'agnizione
a farsi riconoscere nel nome
e dopo aver preteso anche il cognome
non esca dalla spoglia condizione
del suo restare quel che è,
ossequioso e solerte esecutore
di un casuale biologico programma
che solo per orgoglio si fa dramma
di carne pensierosa e di paura,
questa è la nostra futile natura.Patrizia Cavalli Sempre aperto Teatro sezione la notte palombara
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Fuori Settembre salta di ramo in ramo, di casa in casa, anche il cielo sembra essersi vestito con i colori dell'autunno, ho una voglia di tramontana stanotte, voglia di freddo di montagna. C'è un neo nel mare, era un uomo prima, adesso io e la mia ombra ci rincontreremo domani mattina e quell'uomo laggiù sarà caduto dall'orizzonte, mi ricorderò di lui per la sua barca, per il suo viso scavato, per le lotte con la sua stessa ombra che lo perseguiterà a vita.
Una vendetta non sazia chi ha avuto fame d'amore, ma meglio morire di fame che masticati dalla propria coscienza.
Dafne, fortuna ha voluto che io portassi più puro cognome di quello che vede il nome del padre più importante di quello della madre.
Tricarico, che non è un poeta, ma ha saputo insegnare qualcosa anche a me, diceva: "Il padre è solo un uomo e gli uomini son tanti, scegli il migliore, seguilo e impara".
E io spero che l'uomo che 15 anni fa ho deciso di seguire non ami il mare...:D
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@pikadilly said:
C'è un neo nel mare, era un uomo prima, adesso io e la mia ombra ci rincontreremo domani mattina e quell'uomo laggiù sarà caduto dall'orizzonte, mi ricorderò di lui per la sua barca, per il suo viso scavato, per le lotte con la sua stessa ombra che lo perseguiterà a vita.
Cara Pikdilly,
le ombre scelgono chi seguire, si adattano a noi e concentrano la loro oscurità sui nostri contorni..
Noi le accettiamo perchè qualcosa di noi deve rimanere all'oscuro ma non dobbiano dimenticarcelo. Si deve accettare le parti alla luce quanto quelle all'ombra, fa parte del patto umano.
Esistono persone in grado di contrastare le proprie ombre, o forse persone non in grado di accettarle..
Alcuni se ne innamorano e fanno della loro esistenza un perno su cui roteare, ci si aggrappa alla vita e al suo passato nei modi più diversi.
Ci si accontenta delle ombre quando si ama a dismisura e come dicevi tu si disegnano occhi e bocca per regalarci sorrisi.
L'immaginazione è l'arma di difesa, quando chi tace acconsente a non esserci..Dafne, fortuna ha voluto che io portassi più puro cognome di quello che vede il nome del padre più importante di quello della madre.
Talvolta le persone sanno stupirci, sanno essere più forti del sangue che portiamo nelle nostre vene. Oltre ai limiti di parentela, come la stella polare sanno orientarci e decidere il corso della nostra vita.
E io spero che l'uomo che 15 anni fa ho deciso di seguire non ami il mare...
Cosa farai se si rivelerà l'amore marino?
Dafne
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Lui non sa, o forse sono io che credo questo. Credere nella sua ignoranza su questa cosa mi rende meno legata a lui...o almeno lo credevo fino a cinque minuti fa.
Lui vive con la sua famiglia, con i suoi figli e non sa che c'è qualcuno che lo guarda, che spera che lui non prenda mai la sua barca (ironia della sorte ha veramente una barca) per andare via, ma se lo farà saprò che non è a causa mia, saprò che non sono io la causa della sua fuga, ma il cuorè si sconquasserà ugualmente, si sradicherà dal mio petto per corregli dietro sperando che basti un cuore estraneo laddove nemmeno i figli hanno potuto.
Ho paura che muoia senza avergli detto quello che provo per lui, senza averlo stretto e aver pianto un amore che ho dovuto ricostruire, senza avergli detto che quando ero piccola e mi teneva sulle ginocchia, ha disegnato dentro di me una delle immagini più felici della mia vita. Credo che avessi un padre quella sera, quando giocando con lui e mio fratello, lui mi teneva sulle ginocchia e mi faceva fare la barchetta in tempesta...
Quante volte c'è questa barca nella mia vita, per un uomo che scappa con la sua scialuppetta bucata ce n'è un altro pronto a prendermi se cado da essa...ma lui, lui non è mio padre, lui non sa che io lo vedo così, o forse lo sa e io lo ignoro totalmente.
In ogni caso da lontano vedo il mio sangue che se ne và e da lontano osservo quello che avrei voluto fosse il mio sangue che vive senza di me nei pensieri di tutti i giorni.
Pensieri infantili...perdonami.
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Ciao Pikadilly,
vorrei lasciarti una poesia che forse altro non è che una speranza.
Quando mi sento soffocare dai dubbi, prendo un libro di poesie e apro una pagina a caso, tipo sorti virgiliane .
Così cerco risposta ai miei dubbi, cerco un segno nelle parole.
Oggi leggendo il tuo post Hikmet è caduto dalla disordinatissima scrivania e si è aperto in questa pagina:Il più bello dei mari
è quello che non navigammo
il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.Nazim Hikmet
Purtroppo alla nascita non ci hanno dato un libretto d'istruzioni, sarebbe stato molto utile... ( sai quante cavolate avrei evitato?:x)
Almeno difronte a tanti dilemmi avremmo saputo cosa fare e cosa dire.
Ma qui ci vogliono come amore e dolore in tutta farina del nostro sacco...
Non sai cosa accadrà in futuro e a giudicare dalla tuà età ( che è pure la mia) avrai modo di scegliere e se incapperai in errori ti fascerai le ferite e continuerai a sopravvivere e vivere.
Non devi lasciarti rimpianti alle spalle, se senti di dover esprimere ciò che provi devi farlo. Il voler bene e l'amare in qualunque forma non è mai un male e non c'è da vergognarsi per quello che si prova. Ma bisogna urlarlo a gran voce perchè talvolta la gente è dura d'orecchi o non è più abituata a sentirselo dire.
Tu hai la capacità di non far salpare la barca, tu puoi tenerla aggrappata alla terra ferma.
Ps: scusami se sono entrata nel personale o se ti sono parsa invadente.Dafne