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eredità
circa 5 anni fa mio nonno intestò la sua casa e diede una parte dei soldi in banca a mio padre,mio zio non seppe nulla di queste trattative e oggi vorrebbe mettere un'avvocato,logicamente non può pretendere nulla perchè prima di tutto non ha mai avuto buoni rapporti con il padre e poi anche perchè mio nonno fece tutto da vivo
giusto o sbaglio?
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Sbagli completamente. I buoni o cattivi rapporti non incidono sul diritto ad ereditare. Tuo zio ha per legge diritto ad ereditare almeno una quota - identica a quella degli altri fratelli - del patrimonio di tuo nonno.
La soluzione alla questione dipende dalla consistenza della donazione fatta in vita e se cioè la stessa non sia tale da ledere la quota di legittima spettante allo zio. In caso contrario, all'atto della divisione ereditaria, tuo padre dovrà rinunciare a qualcosa o restituire qualcosa allo zio.
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@manulawyer said:
Sbagli completamente. I buoni o cattivi rapporti non incidono sul diritto ad ereditare. Tuo zio ha per legge diritto ad ereditare almeno una quota - identica a quella degli altri fratelli - del patrimonio di tuo nonno.
La soluzione alla questione dipende dalla consistenza della donazione fatta in vita e se cioè la stessa non sia tale da ledere la quota di legittima spettante allo zio. In caso contrario, all'atto della divisione ereditaria, tuo padre dovrà rinunciare a qualcosa o restituire qualcosa allo zio.a parte i buoni o cattivi rapporti,ma mio nonno ha fatto tutto da vivo,è venuto in banca e ha firmato per dare una parte dei soldi a mio padre ed è venuto dal notaio per vendere la sua casa con il metodo(uso frutto)a mio fratello"suo nipote"in modo che finchè lui restasse in vita avrebbe vissuto nella sua casa
scusa ma l'eredità non è su quello che non si è deciso di dare e che rimane dopo????
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In teoria si, ma in pratica la legge tiene sotto controllo certe attività, che possono essere dirette a violare il diritto di un erede (che però con il de cuius vivo non può tutelarsi in alcun modo) ed evitare che si arrivi di fatto ad una diseredazione che non è prevista dal nostro ordinamento.
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mio nonno ha fatto tutto da vivo intestando la casa a mio fratello e poi c'è un'altra cosa,il conto bancario di mio nonno è anche di mio padre(è cointestato)...ma scusa se mio nonno ha fatto tutto questo proprio da vivo per non incappare in qualche casino e adesso ritorna tutto in gioco???
mi sembra strano
e allora cosa doveva fare per darci quello che ci ha dato se non firmare di persona?????
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La questione è semplice. E' proprio per situazioni come queste che la legge ha posto determinati paletti.
La situazione è semplice: la legge italiana non prevede che, nonostante i pessimi rapporti, si possa essere diseredati.
Altro è il caso di un possibile testamento che assegna le quote tra eredi in misura diversa (ma sempre nei limiti di quello che la legge concede).
Se non c'è un testamento le quote tra figli (cioè fratelli) sono uguali. PErò, se ci sono stati atti diversi quando il de cuius era in vita, allora è necessario verificare che almeno la quota legittima (che è il nome con cui si chiama la quota minima cui ha diritto un certo tipo di erede) sia stata rispettata.
Facciamo un esempio. Se il patrimonio è di 50, ma prima della morte tizio ha regalato ad uno dei figli una casa del valore di 200, allora si deve considerare un patrimonio di 300. Se la quota legittima è 1/4 allora si deve sommare 200 ai 50 di patrimonio e verificare se effettivamente la legittima è rispettata. Nell'esempio, la legittima di 1/4 non è rispettata, per cui chi ha avuto la casa in regalo, dovra dare all'altro fratello (attenzione non è necessario che chi ha ricevuto la casa accetti l'eredità) ancora almeno 12,5 (se non ho sbagliato calcolando 1/4 di 250).
Per cui se lo zio si rivolge ad un avvocato per verificare la lesione di legittima e lesione c'è stata, allora è necessario procedere alla collazione e alla verifica.
Attenzione però: se il de cuius è ancora in vita, allora lo zio non può rivolgersi all'avvocato, perchè non esiste un diritto dell'erede sull'eredità prima della morte del de cuius.
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mio nonno non c'è +,ma scusa se mio nonno vendeva la casa ad un estraneo,l'estraneo doveva dare un tot a mio zio???...la cosa non mi è chiara,ti avrei dato ragione se mio nonno non avesse fatto nulla,logico che si doveva fare metà con tutto,ma allora ti faccio una domanda.....
quindi il fatto che mio nonno sia andato in banca a trasferire questi soldi e che abbia passato la casa a mio fratello non è servito a nulla?????
è pazzesco se è cosi
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Una cosa è la vendita ad un estraneo, una cosa è quella ad un parente che per la legge, di solito (in questo momento non ricordo se la presunzione è superabile) simula una donazione, per ciò solo collazionabile.
Le carte non le conosco, ma potrebbe effettivamente essere così.
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ho trovato questo interessante articolo:
mobilita.com/rivista/212002/tutela.htm
quindi a mio zio gli spetta solo 1/3????