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Il nostro vero cuore
Il regalo più valido, credo, è offrire
qualcosa di sé
difatti
interessante è qualcosa di proprio,
non di confezionato.Una torta fatta in casa,
una poesia dedicata,
una musica per l?occasione
valgono più di un bracciale d?oro,
più di una camicia firmata.Qualcosa di sé, invero,
l?abbiamo nel nostro computer
che è il nostro vero cuore
più che il nostro cervello
o meglio
l?abbiamo nel Grande Mare di internet,
infinito inconscio collettivo
che è di tutti.Stefano Starano
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Caro Stefano,
tu sei scrittore e poeta che spesso si abbandona a temi escatologici e a chiavi di lettura mitiche e "ingigantite" dalla tua prospettiva artistica.
Qui però sfiori un tema che effettivamente coinvolge strati umani via via sempre più densi.
L'espressione che molto felicemente usi - "infinito inconscio collettivo" - coglie qualcosa che non mi sento di confinare troppo in quell'angolo mistico che pure i poeti frequentano volentieri... diciamo che Internet è un media potentissimo che è capace di coinvolgere le persone tanto come creatori quanto come ricettori di informazioni.... e tra tutte le informazioni ci sono anche moltissime - impercettibili eppur fondative della coscienza - che sicuramente coinvolgono aspetti emozionali prima impossibili da raggiungere e comunicare con i consueti canali della comunicazione di massa.
Quindi direi che sì, si potrebbe proprio battezzare come l'infinito inconscio collettivo.
Fico.
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Fico ma anche triste.
Proprio perché vero.
E sarà sempre di più realtà.
Realtà virtuale = Realtà del futuro