• User Attivo

    @maura confezioni said:


    Potresti aprire una ditta individuale indicando come attività la vendita di prodotti in internet anche se propriamente non sarebbe l'inquadramento più corretto. In alternativa puoi studiare la costituzione di una società artigiana, ma serve sempre qualcuno che deve essere e che possa essere inquadrato come tale. Altrimenti la commissione provinciale per l'artigianato è molto probabile che non accetterà la richiesta di iscrizione all'albo.


  • User Newbie

    Salve a tutti,
    Mi risulta che facendo i mercatini artigianali "di oggetti" nei vari comuni, si paga una tantum per l'esposizione e non c'è nessun obbligo nel pagare altri soldi sotto qualche forma di tassa!!! chiaramente non si possono esporre i cartellini con i prezzi e naturalmente risulta una vendita occasionale!! detto questo mi chiedevo se corrispondesse al vero!!!! un altra cosa molto importante dove ho dei forti dubbi!!! è questa! se aprissi un sito internet, dove espongo delle foto "come un album fotografico" dei vari oggetti creati, con delle diciture dove faccio riferimento ai mercatini dove espongo occasionalmente, sarebbe legale essendo solo un album fotografico in sostanza???
    Grazie!


  • User Attivo

    @mixfer said:


    Trovo una certa difficoltà a definire attività occasionale quella in cui si svolga con una certa frequenza l'attività di commercio ambulante. E' una valutazione che tralascio. La presenza di un sito internet dedicato all'esposizione potrebbe, in una ipotesi forse abbastanza remota, essere ritenuto un indizio di un'attività organizzata e quindi difficilmente qualificabile come occasionale.
    In ogni caso anche i redditi ottenuti da questo genere di attività svolta non abitualmente sono assogettati ad IRPEF e qualificati come redditi diversi. Non so da dove derivi la convinzione che "basta pagare una tantum per l'esposizione". Quello di cui parli è riferito a una tassa di occupazione del suolo pubblico ed eventualmente una tassa sui rifiuti che sono tributi locali e che non hanno niente a che vedere con le imposte sui redditi.


  • User Newbie

    In effetti ho sempre pensato che i mercatini artigianali, fossero senza obbligo di tasse!! o meglio.. pensavo che pagando la piazzola si fosse pagato il diritto per quel giorno, di vendere occasionalmente i propri prodotti artigianali!! leggendo quanto ha scritto lei, posso dedurre che dovrò al momento della dichiarazione dei redditi!! denunciare i soldi ricavati!! quindi ai mercatini non rilascerò nessuno scontrino giusto??? o esiste un modo per lasciare una ricevuta????
    grazie.


  • User Newbie

    Ho letto questa discussione con molto interesse e vorrei sapere come posso regolarmi per poter organizzare dei corsi di cake design.
    Sono un impiegata part-time nel settore commercio e a tempo perso per hobby realizzo torte decorate per amici.
    Mi è stato chiesto molte volte di fare dei corsi dimostrativi di decorazione, per fare questi corsi però dovrei chiedere ai partecipanti una quota per riuscire a far rientrare gli eventuali costi di organizzazione ed eventualmente guadagnarci qualche soldino.
    Come posso fare per essere in regola?
    potrei emettere una semplice ricevuta che poi però dovrei dichiarare nella dichiarazione dei redditi 730?
    Potrei eventualmente collaborare con qualche associazione e in che modo?
    Oltretutto realizzo anche delle vere e proprie "sculture" da mettere sopra le torte (come riproduzione di vari soggetti i cartoni animati).
    Fino ad adesso ho racimolato pochi soldini ma non vorrei mai che l'amico dell'amico che mi fa fare una scultura di zucchero sia un finaziere !!! :giggle:
    attendo una vostra risposta e mi complimento per il bellissimo forum.


  • User Newbie

    Ciao a tutti, mi sono appena iscritta perchè mi sembra che questo forum sia molto interessante e ben fatto.
    Credo anche di aver trovato la sezione giusta per porre questo quesito.
    Da un paio di anni, mi diletto a fare dei mercatini dell'artiginato vendendo delle mie creazioni di cucito creativo avvalendomi del cosidetto art. 4.
    Negli ultimi mesi però, voci discordanti hanno sollevato un po' di dubbi sul fatto che questo si possa ancora fare... ho intepellato delle associazioni di categoria ma sembra che anche loro non abbiano le idee chiare...
    E' possibile che per fare una decina di mercatini in un anno ed incassare (bada bene dico incassare e non guadagnare) circa 1.000-1.500 € di debba aprire la partita IVA? Questo non sarebbe poi un grande dramma se non fosse che, solo per cominciare, anche se non vendi niente hai circa 2.000 € di contributi INPS da pagare?!?!?
    In questo modo ci abbligano ad annullare la creatività ed il divertimento di fare questi mercatini che sono quasi esclusivamente un passatempo ed un modo di socializzare. E' possibile che anche in rete non si trovino notizie e regole precise? Ringrazio fin d'ora chiunque sia in grado di aiutarmi e possa nel qual caso fare riferimento a normative precise. GRAZIE!!


  • User Newbie

    Buongiorno e innazittutto grazie per aver accettato la mia isrizione!
    Vi scrivo per avere delle informazioni aggiornate sul discorso "Hobbisti e Mercatini".
    Ho letto le varie discussioni, mi sono informata privatamente e in quanto hobbista e frequentatrice di mercatini mi sorgono molti dubbi.
    1). La dichiarazione sostitutiva di notorietà che io tengo sempre nel portafoglio e che presento (con relativa marca da bollo) ai comuni (che peraltro non tutti accettano ma solo pochi, nonostante permettano agli hobbisti la partecipazione agli eventi) è la domanda di occupazione di suolo pubblico?
    2). Quando partecipo ai mercatini , rilascio delle ricevute generiche su cui è riportato l'importo della transazione. Ma mi chiedo se questa procedura, unitamente alla domanda sostitutiva, basti in caso di eventuali controlli da parte della finanza per provare che vendo occasionalmente e per provare soprattutto che le cifre incassate giornalmente non superano i 250 euro.
    3). proprio quelle ricevute generiche saranno poi valide da allegata al 730 per provare che quei proventi non raggiungono neanche lontanamente il limite max stabilito in 5000 euro annui?
    4). E' possibile per me, privata, aprire un conto vendita c/o negozi per esporre e vendere regolarmente? e che documenti dovrei preparare?
    5). Mi è stato chiesto di tenere delle dimostrazioni per i clienti di un ristorante (come servizio aggiuntivo per attirare clientela). Posso farlo, magari rientrando nell'ambito della prestazione occasionale (preparando anche in questo caso le relative documentazioni)? ...più che altro mi chiedo se posso percepire un piccolo compenso o se devo farlo a titolo gratuito perchè la legge non lo permette.

    Scusate se vi ho tempestato di domande....ma dai vari Enti non ho ricevuto risposte esurienti, i Comuni non sono assolutamente informati in materia e navigando nel web ho trovato una marea di informazioni discordanti!!! non so che pesci prendere!!!

    Grazie!!


  • User Newbie

    buongiorno a tutti, ho anche io delle domande simili sull'argomento e spero che qualcuno mi possa aiutare......

    per hobby produco dei piccoli oggetti di bigiotteria e similari, ho trovato un sito carino che e' una specie d'incrocio tra e-bay e facebook dove le persone postano delle idee regalo e altre che cercano idee regalo....se un idea porposta piace e qualcuno la compra, questi paga al sito l'importo proposto e riceve un cupon per ritirare l'oggetto. Chi ha proposto l'oggetto riceve un bonifico con l'importo decurato del 'costo del servizio' del sito.

    Se volessi vendere qualche oggetto come mi dovrei comportare fiscalmente? Premetto che ho un lavoro a tempo indeterminato e che gli oggetti che venderei sono di importi inferiori ai 50€, l'importo che copre poco piu' che le spese dei materiali.....

    Mi hanno chiesto di fare un mercatino degli hobbisti/artigianato con altre amiche che documenti dobbiamo avere? ...penso che sia l'unico mercatino che faremo, quindi questa e' sicurmante un attivita' occasionale.....dobbiamo fare delle ricevute ed in caso di che tipo? Avete dei fax simili dei documenti e delle eventuali ricevute da fare?
    Le ricevute vanno poi consegnate al caaf per il 730?

    Grazie mille


  • User Newbie

    Mi dispiace non dare nuove informazioni, ma devo unirmi al coro delle persone che chiedono chiarimenti.

    Sono dipendente pubblico part time e nel tempo libero mi piace dipingere.

    Ho un sito dove espongo i miei quadri (solo espongo, non ci sono prezzi) e dove ho messo i link alle pubblicazioni di manuali e libri illustrati che ho realizzato mediante il sito di self publishing "LULU".
    Preciso che sul sito di LULU i guadagni sono già "netti" e non superano le 3 o 4 unità vendute all'anno da cui ricavo al massimo 3 o 4 euro a unità.

    Sono parecchi anni che non partecipo a mostre mercato, ma mi piacerebbe farlo.
    Mi chiedo in che modo dovrei risultare per essere in regola?
    Dovrei aprire partita iva, o dovrei fare delle ricevute in ritenuta d'acconto? O delle semplici ricevute? E vanno poi dichiarate nella denuncia dei redditi?
    Dove?

    Grazie dei chiarimenti
    Chiara


  • User Newbie

    Buonasera a tutti/e
    Vi è stato risposto in modo corretto da molti utenti per quanto concerne le normative in materia contributiva. Leparche è un e-commerce che stà adempiendo a tutte le fasi dello start-up in questi giorni e conta di farsi una notevole pubblicità in occasione della fiera internazionale dell'artigianato che per info si terrà a Firenze dal 20 al 28 febbraio 2013. Tutte coloro che hanno difficoltà a gestire le vendite o incrementarle, possono visitare il sito (che momentaneamente è ancora under construction) non essendosi ancora costituita la società, ma è parzialmente funzionante. E' possibile registrarsi all' e-commerce ed inserire a titolo gratuito, se detentori di un conto paypal, i propri oggetti di artigianato o prodotti alimentari (in questo caso è necessario avere un'attività regolata da norme come quelle stabilite dall' HACCP (*Hazard Analysis and Critical Control Points, letteralmente «Analisi del Pericolo e Punto Critico di Controllo» *che monitorizza il processo produttivo). Il limite che può essere gestito con ricevuta, senza necessariamente essere iscritti alla CCIAA ed avere la P.IVA è fissato a 5.000 ? se rientra come vendita occasionale ritenuta opera d'ingegno (propria) e non commercio di prodotti altrui. Sarà un piacere per noi, ospitare le vostre creazioni! (spero di non aver fatto gaffe considerando l'ora tarda).


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti.
    Anch'io ho un problema particolarissimo.
    Ho già un negozio di souvenir con partita iva e registratore di cassa. vorrei vendere oggetti fatti da me e, occasionalmente, oggetti artigianali fatti da donne senza lavoro (invece che acquistarli dalla Cina o da grossisti..). Come giustifico la presenza di questi manufatti nel mio negozio? In conto vendita? e come li scarico? con scontrino iva al 22%. E le mie creazioni? mi 'autofatturo'?? grazie.


  • User Newbie

    Buondì a tutti è la prima volta che scrivo su questo forum... vi spiego insegno cucito presso delle associazioni e vengo pagata con una sorta di rimborso spese, molte però delle mie alunne mi chiedono dei corsi aggiuntivi a casa.. è possibile fare corsi a casa? se si che iter burocratico devo seguire?
    Grazie mille!!!