• User

    Sono d'accordo con te, imparare la vera essenza del judo è difficile perchè tutto è demandato alla bontà del maestro; certe volte si predilige l'agonismo od altro...

    Ma non sono molto esperto della materia per cui la smetto qui :lipssealed:.

    Quando parlavo di "pratica" mi riferivo al fatto che senza la pratica fisica diretta molto difficilmente si riuscirà a comprenderne la filosofia.
    Uno può essere la persona più ricettiva di questo mondo e seguire gli insegnamenti teorici del più esperto insegnante dell'universo ma senza l'esperienza della pratica la vedo dura CAPIRE VERAMENTE il principio.


  • Super User

    Condivido caro Orsodunque la tua osservazione.

    Qui possiamo solo trattare di Judo in modo virtuale ed i limiti, anche per chi magari abbozza qualche tecnica con amici e familiari, restano evidenti.

    La fatica ed il dolore, la sconfitta e la vittoria, l'accondiscendenza di un Uke disponibile o la sua dura ostilità, tutta la fisicità del Judo insomma fino al pathos trasmesso al tatami da un maestro saggio ed esperto sono determinanti nell'apprendimento e nella comprensione del Judo.

    Uno degli esercizi più significativi praticati nelle migliori scuole, di solito riservato alle cinture esperte, è il Kangeiko - Shochugeiko.

    Si tratta di eseguire sedute d'allenamento nell'ora più fredda del mese più freddo e nell'ora più calda del mese più caldo, al fine di comprendere ed imparare a controllare al meglio la propria fisicità.

    Rimasi stupefatto la prima volta che vidi il Maestro Barioli, alle 5 di mattina di gennaio, in una palestra fredda dalla sera precedente, inginocchiarsi tra tutti noi infreddoliti e concentrarsi, e ... cominciare a sudare. 🙂


  • User

    @Andrez said:

    Rimasi stupefatto la prima volta che vidi il Maestro Barioli, alle 5 di mattina di gennaio, in una palestra fredda dalla sera precedente, inginocchiarsi tra tutti noi infreddoliti e concentrarsi, e ... cominciare a sudare. 🙂

    Il dominio del corpo che si apprende con anni ed anni di lunghi allenamenti; una cosa quasi "magica".
    Altro che "il tutto e subito (a qualsiasi costo)" che va di moda adesso.

    Se ti va, condividi con noi (magari in un topic apposito), queste tue esperienze.


  • Super User

    Purtroppo sono stato un indegno allievo del Maestro Barioli, e posso giusto solo citare queste esperienze, non avendole mai apprese a fondo.

    Cesare Barioli è stato allievo diretto di Kenshiro Abbe che conobbe a Milano nel 1959 e seguì in Giappone in cima alla sua montagna semisacra.

    imageKenshiro Abbe Sensei

    Barioli era tra i maggiori maestri italiani riconosciuto dalla Federazione Italiana 5° Dan, ma fu degradato a 4° in seguito al suo rifiuto negli anni 70 di seguire quella che considerò solo una bizzarra via italiana al Judo.

    Spirito indipendente e profondo studioso della filosofia orientale, a differenza degli altri maestri credeva nella condivisione della conoscenza e considerava valido un maestro solo se riusciva a portare un suo allievo almeno un piccolo gradino sopra di lui, a differenza degli altri che custodivano gelosamente la loro conoscenza.

    E Barioli ci riuscì con gli olimpici Fratelli Vismara.

    Credeva molto nell'insegnamento del Judo ai bambini e lo vidi alle prese con i suoi durante uno stage tenuto in un convento tra le montagne della Romagna, con le suore che curavano il refettorio e le stanzette.

    Lui sosteneva di aver appreso nella sua vita metà dal Judo e metà dai bambini.
    image

    Amico personale di Dario Fo, negli anni '50 li vediamo entrambi nel film 'Lo svitato'; qui un'immagine del set con Dario Fo in borghese e Barioli sulla destra punta un dito accusatore.

    image

    Rare le sue immagini, qui lo vediamo sul tatami indicando con la mano l'osaekomi a due praticanti.

    image


  • User

    Il maestro Barioli così come i Vismara, li conoscevo solo di fama.
    Grazie per averci fatto conoscere, un pochino di più, questa persona.

    Se hai aneddoti, memorie, esperienze o altro...sono tutt'orecchi.
    Assorbo come un vampiro quelle cose che reputo utili alla mia crescita personale ed in funzione di questo provo molto rispetto con chi condivide la propria saggezza invece di custodirla gelosamente.

    Ovviamente cerco nel mio piccolo di fare altrettanto.


  • Super User

    Tra le altre cose mi insegnò ad esempio simpatici giochetti da fare con i bambini che mostravano riflessi spenti o al contrario ipertesi.

    Ai primi si faceva appoggiare la palma della mano a dita ben aperte su di un bastone che tenevo tra le mani proprio di fronte a loro; improvvisamente io lasciavo il bastone e loro dovevano afferrarlo.
    Ma il loro gesto partiva quando il bastone era oramai a terra.
    Sembrava impossibile all'inizio ma spiegato loro l'uso del *ventre (hara) e dell'energia (*ki) non sbagliavano più un colpo 🙂
    (provate anche voi)

    Con i secondi mi inginocchiavo di fronte a loro e con molta calma gli spiegavo il gioco;

    • ora io ti do uno schiaffo, tu devi parare il colpo prima che la mano ti colpisca, ma non prima che la mano arrivi vicino al tuo volto.

    Quindi, verso il volto del bambino, reso un fascio nervoso di muscoli contratti, facevo partire la mia mano ... assolutamente al rallentatore.
    La sua prima reazione era di una immediata parata isterica appena la mia mano accennava a muoversi ... che però là restava, per poi far notare al bambino il gap dei due differenti tempi/velocità tra il mio ed il suo braccio.
    Si ripeteva ed anche se il bambino cercava di controllare lo scatto impulsivo iniziale, per la prima decina di tentativi appariva comunque in anticipo, ma poi pian piano comprendeva e ... rilassava i suoi muscoli riuscendo finalmente a stare al gioco, finendo con il muovere anche lui al rallentatore il suo braccio e fermando il mio prima che potesse sfiorare il suo volto. 🙂


  • User

    il secondo esercizio mi mancava; sarebbe da provare.


  • Consiglio Direttivo

    Quello del bastone è un classico :). Tra l'altro riuscire "nell'impresa" è davvero gran cosa; infatti la parte difficile è il riuscire a sfruttare la velocità quando serve, e cioè quando il bastone viene lasciato cadere.


  • User Newbie

    Salve a tutti, mi presento, sono Alessandro e ho 16 anni.... Mi piacerebbe tantissimo fare un corso di judo, ma quando mi sono presentato il maestro mi ha detto che forse è un pò tardi per iniziare e che probabilmente avrò molte difficoltà.... Sinceramente non so proprio che fare =S.... Qualcuno mi potrebbe dare un consiglio???.... Grazie mille in anticipo...


  • User

    Ciao,
    in linea di massima potrebbe essere vero (anche se non si può mai dire) sempre che tu voglia partecipare alle prossime olimpiadi. 😄
    I bambini sono più "malleabili" e gli adulti più "legnosi", sia nel fisico che di testa.
    Ma a parte questo mi fa uno strano effetto sentire che un maestro ti ha sconsigliato di praticarlo.
    Non voglio entrare nel merito perchè:

    1. Non lo conosco
    2. Non so quello che ti ha effettivamente detto

    Però ti posso dire che il judo viene indicato come un'attività sportiva per tutti: bambini, vecchi, ecc.
    Potresti avere qualche difficoltà iniziale se vuoi intraprendere una carriera agonistica, ma + di questo non mi sento assolutamente di "sconsigliarlo" a qualcuno. ANZI.

    Fin qui in linea teorica.
    In pratica poi bisogna fare i conti con alcuni casi particolari.
    Potresti avere problemi se:

    1. Frequenti un dojo dove non ci sono neofiti e sono tutte cinture "scure".
    2. Capiti in un dojo dove si insegue solo l'agonismo o altri tipi di discipline più violente.
    3. Se non riesci a superare l'impatto iniziale. Alcuni trovano noioso l'attenzione iniziale alle cadute.
    4. Se i tuoi compagni di allenamento sono tutti di età molto inferiore o molto superiore.

    Io ti consiglio di provare, magari girando un po' le varie palestre delle tue parti e scegliere quella che ti suscita più fiducia. Non ti abbattere, io ho iniziato a 22 anni.

    P.S.
    Posso chiederti di dove sei?


  • User Newbie

    Grazie mille per le delucidazioni.
    Comunque non è che il maestro mi ha proprio sconsigliato di praticare, probabilmente ha cercato di mettermi in guardia per evitarmi delusioni di ogni genere, anche perchè nel turno della mia fascia d'età sono quasi tutti con delle cinture "scure" e hanno diciamo una carriera agonistica.
    In ogni caso ieri notte, per mia grande fortuna, ho scoperto che altri due miei coetanei che hanno praticato judo solo per un breve periodo quando avevano più o meno 6-7 anni, hanno deciso di ritornare, ora che siamo 3 cinture bianche nel turno degli agonisti pensò che ci saranno meno problemi.
    Io voglio provare, può anche essere che non ci riuscirò, ma tentar non nuoce, e ci tengo davvero perchè è una disciplina che mi ha sempre affascinato....

    P.S.
    sono Sardo.... 😃


  • Super User

    Mi sembra giusto.

    Metticela tutta e tieni duro, e se l'ambiente dovesse sembrarti ostile o comunque non sufficientemente accogliente, non esitare a cambiare palestra. :ciauz:


  • User

    Ho fatto judo quando ero alle scuole medie, poi dopo un ano ho lasciato.
    La trovo una disciplina molto affascinante!!


  • User Newbie

    @AlexanderThunder said:

    Salve a tutti, mi presento, sono Alessandro e ho 16 anni.... Mi piacerebbe tantissimo fare un corso di judo, ma quando mi sono presentato il maestro mi ha detto che forse è un pò tardi per iniziare e che probabilmente avrò molte difficoltà.... Sinceramente non so proprio che fare =S.... Qualcuno mi potrebbe dare un consiglio???.... Grazie mille in anticipo...

    Ciao, il consiglio che ti posso dare è quello di cambiare maestro: sempre che si possa definire "maestro" un tale ignorante. Al massimo forse potrebbe essere definito un "istruttore".... quanti anni ha quel tizio? 25?

    Conosco dei 4° dan molto bravi che hanno iniziato a 30 anni.
    Se poi mi parli di partecipare alle Olimpiadi allora la questione cambia: lì il Judo è ridotto a poche mosse (per giunta molto vincolate nell'esecuzione) per ovvi motivi di incolumità dei partecipanti, per cui il principio "massimo risultato con il minimo sforzo" non è affatto applicabile, per cui l'età diventa un parametro da considerare.


  • ModSenior

    Ciao!
    E' da un pò che passo su questo topic e poi tiro dritto, ma è giunto il momento di condividere con voi i miei bellissimi 12 anni da judoka...gli anni più belli della mia vita!
    Iniziai judo a 7 anni,ero una bambina vivace e da quella sera fino all'età di 20 anni circa la mia vita era dentro la palestra.
    Molte cose del mio carattere positive le devo al Judo, non è uno sport, è uno disciplina che quando avrò dei figli un giorno farò fare perchè oltre a a fare bene al fisico, fa bene mentalmente (se hai il maestro giusto).
    Ho fatto fatica a scrivere perchè faccio ancora fatica ad accettare di aver mollato nel periodo più bello, ma anche adesso mentre scrivo ho la mia cintura nera che mi guarda e mi dice spesso torna sul tatami...quante volte mi provo i judogi, ma credo che fisicamente non reggerei più l'allenamento e poi non sarebbe più la stessa cosa, i miei amici, il maestro, io stessa è tutto cambiato...solo che il ricordo è veramente bello...ma il combattimento è finito, "Sore Matte" per dare "Hajime" (inizio) ad un altro capitolo molto bello della mia vita!

    Grazie per avermi fatto fare un tuffo nei miei ricordi :ciauz: