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- Le offerte a basso prezzo uccidono il mercato?
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"[...]in una situazione di abbassamento generale del potere d'acquisto degli acquirenti di mele, essi possono permettersi esclusivamente le qualità striminzite e forse bacate offerte a pochi spiccioli... ma questo non sarebbe per colpa di chi le offre, ma del mercato."
Credo che il mercato come istituzione non sia un'entità astratta.
L'economia è un sistema basato su delle regole stabilite dagli individui, è una struttura come direbbe Karl Marx non una sovrastruttura.
Questo per dire che il mercato è semplicemente il nome teorico della prassi concreta che fa incontrare aziende (imprenditori in quanto persone fisiche) e lavoratori.
Ora per carità no voglio fare un saggio di economia politica, ma le scelte imprenditoriali fanno circolare il sistema, poichè l'offerta di lavoro si adegua a seconda delle esigenze.Per una buona qualità delle prestazioni (di ogni tipo di lavoro) ci devono essere a monte delle scelte imprenditoriali ETICHE. Questo manca in Italia.
Il mercato non si sistemerà se le aziende continueranno a nascondersi dietro la crisi. E sebbene una legislazione di base ci sia...manca un controllo sul rispetto delle leggi.
Ora per esempio (è un esmpio generico che non vuole essere nè discriminante nè riduttivo): una badante(c'è una legislazione ferrea e precisa oggi al riguardo) prende circa 7euro l'ora... io sono arrivata a prendere molto meno, a lavorare in nero, a produrre articoli come se fossi una macchina che prepara le alette di pollo in un Mac Donald.
Se il web rimane uno spazio democratico è bene parlare di questi argomenti liberamente. Se trovate post su offerte di lavoro indecenti ignoratele, prima o poi si scoraggeranno. Si può sempre scegliere di non accettare di rifiutare di migliorarsi e proporsi a profesionisti seri.
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Salve!
In Italia c'è troppa ignoranza, la gente non capisce il valore di un sito web.Non e solo il problema della Italia. Io sono polacco e lavoro in Polonia. Qui abbiamo la stessa situazione. Ma il problema non sono i prezzi bassi degli lavori offerti dalle persone inesperte ma che i clienti non sono in grado di distinguere un lavoro fatto buono e lavoro fatto male - quindi scelgono il prezzo piu basso.
Qualche giorno fa mi e capitato un cliente per un sito semplicissimo - da 100EU (con la fattura e iva inclusa) - due ore di lavoro. Quando gli avevo detto il prezzo e il tempo che mi serve per farlo ha voluto rimanere nel mio ufficio e aspettare. Mentre facevo il sito mi aveva fatto vedere un altro sito che aveva ordinato sei mesi prima. Ha pagato 400 EU e ci sono voluti quattro mesi per farlo - senza fattura ovviamente.
Il sito fa piangere, non pagherei un centesimo per una ca****ta del genere, anzi un webmaster che ha creato questo sito dovrebbe essere fucilato per quello che aveva fatto.
Ma il cliente non sa niente del web, non solo aveva pagato, ma e ancora contento di questo sito.
Si potrebbe dire che io sto rovinando il mercato con i prezzi bassi, invece di fare siti schifosi pagati 4 volte di piu.
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Ma il problema infatti non credo sia del prezzo di Tizio che è inferiore a quello di Caio anche di centinaia di euro.
Il problema si pone se Tizio fa un brezzo che rasenta la concorrenza sleale e poi va a consegnare un prodotto simile a quello descritto da tnt16
Il sito fa piangere, non pagherei un centesimo per una [...]
Il web si è evoluto, siamo passati al web 2 e presto arriveremo a tagliare il traguardo web 3. Diversa, invece, è l'evoluzione della mentalità umana. Se il web si è evoluto, sotto certi aspetti, in positivo la mentalità umana ha ingranato la retromarcia.
Da qui la continua esistenza di "offerte stracciate con prodotto penoso", da qui l'esistenza di "offerte con paga/ricevi e fuggi".
E' ovvio poi che il mercato ne risente. Ma il problema non è direttamente riconducile alle sole offerte stracciate o esose.
Il problema credo sia il Chi e il come, non il quanto.
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Cavolo raga riguardo al titolo si i bassi prezzi uccidono il mercato. Non prendermela con un utente di questo sito, ma come si fa a realizzare siti a 20€??? Voglio dire combattere contro concorrenza simile è davvvero impossibile. Si può solo sperare che i clienti non si fidino di uno che vende un ecommerce a 20€.
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Ciao a tutti,
posso dare un suggerimento a chi amministra questo forum ? (magari se mi indicate un modulo contatti lo posto anche li).La mia idea è : come vengono cancellati messaggi non pertinenti (esempio : critiche alle richieste di lavoro a prezzi da schiavisti), io direi di cancellare anche i post di chi offre lavoro a prezzi non accettabili. Esempio : chi propone siti interi a 20 euro. Bisognerebbe stabilire dei minimi, ed eliminare qualsiasi proposta al di sotto, che a mio avviso, inquina soltanto il mercato. Cosa ne pensate ?
Buona giornata
Francesco Leone
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Ciao media360
La tua proposta di cancellare messaggi con prezzi troppo bassi, non può essere messa in pratica, vivendo in un mercato libero, ogni utente può decidere quanto fare pagare i servizi che propone.
Limiti di prezzo vorrebbero dire togliere la libera concorrenza, che è per il consumatore finale un vantaggio.
Chiaramente potremmo discutere una vita su quanto può *valere *un sito realizzato a 20 euro, ma questo non possiamo farlo noi a priori, ma soltanto il cliente può decidere se prende o meno in considerazione determinate offerte.
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Sia su questo sito sia nel mercato off-line, per poter in qualche modo eliminare o censurare prezzi non adeguati, si dovrebbe tornare all'epoca dei tariffari o listini nazionali che esistevano per molti settori merceologici e che qualcuno spero ricordi.
Anche in quel remoto passato c'erano comunque problemi, anzi, maggiori, quindi io decisamente non tornerei indietro, anzi auspico un sempre più libero mercato.Tuttavia, è anche vero che occorre in qualche modo tutelare il cliente, perché alcuni sanno effettivamente che si stanno appoggiando ad attori poco professionali e inaffidabili (che garanzia può dare uno che si propone ad esempio a 20 euro all'ora? le tasse le sta pagando? tra un mese farà lo stesso lavoro o venderà contratti telefonici?), ma la maggior parte dei clienti non lo sa.
Non ho, purtroppo, la formula magica e risolutiva, la mia ricetta è quella di girarmi dalla parte del cliente, scordare il lavoro che faccio e non dare nulla per scontato (cosa che purtroppo noi informatici e tecnici, con molta arroganza non facciamo).
Spiego al cliente cosa giustifica il mio costo e gli faccio degli esempi concreti che gli faccia capire perché io valgo x e l'altro vale y, perché io lavoro dal 1996 e gli offro continuità e professionalità, più tante altre cose che mi rendono diverso, ad esempio gli faccio vedere i lavori passati, spiego le miei competenze, i miei riconoscimenti e le mie partnership o certificazioni.
Valerio Notarfrancesco
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Secondo me è inutile discuterne, la situazione è questa.
Il "lavoro" di realizzare siti web è morto, ne è nato un nuovo al suo posto, installare siti web come se fossero software già pronti.Non è colpa dell'open source (come molti pensano), ma è la normale evoluzione, oramai si tende ad avere tutto bello è pronto.
Quindi è meglio riporre le armi prima di andare in fallimento (lo dico con ironia).
Si guadagna di più formattando computer (che vi piaccia o no).
Questo è il passe del regresso.Ciau
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Il "lavoro" di realizzare siti web è morto, ne è nato un nuovo al suo posto, installare siti web come se fossero software già pronti.
Non credo proprio sia morto.
Ve lo dico da esperto e professionista di siti web...Morto lo è solo se siamo noi a volerlo morto.
Siamo noi a creare il futuro.Se oggi la realizzazione di un sito web si è trasformata in installare Joomla, Drupal, Wordpress e qualche modulo per meglio adattarlo è anche vero che da quando sono nati questi software è aumentata sempre più l'ignoranza nel cliente e l'incompetenza nel programmatore nel valutare la migliore soluzione per il cliente.
Se mi si presenta un cliente che vuole una galleria personale di sole foto, classica, è totalmente inutile offrire a lui una soluzione Joomla, wordpress o Drupal based (anche se questa permette di ridurre i tempi di sviluppo al minimo).
Stessa cosa per i prezzi: se un cliente offre 20 euro per un sito web di 5 pagine dinamico, spetta al programmatore evitare quel cliente o, al più, fargli capire che i prezzi non sono quelli.
Perchè dico questo?
Per il semplice motivo che si tratta della verità.
Verità che è facilmente dimostrabile: vedasi ad esempio il sito web, professioneweb, che ho sviluppato (sto continuando a sviluppare) dove è presente anche una media dei prezzi...Il professionista li indica, il cliente visualizzandoli si fa una idea dei prezzi medi ed in base a questa prende le proprie decisioni.
Tutto dipende da come si affronta una data situazione.
Oggi i forum permettono di inserire annunci di lavoro... ok, usateli... ma prima prendete le dovute precauzioni...La tua proposta di cancellare messaggi con prezzi troppo bassi, non può essere messa in pratica, vivendo in un mercato libero, ogni utente può decidere quanto fare pagare i servizi che propone.
Parere personale: è vero che può essere ingiusto cancellare simili richieste, ma è altrettanto vero che lasciandole pubblicate si ha un "favoreggiamento alla concorrenza sleale"
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Sono d'accordo che l'open source non abbia colpe, ma solo per dare una speranza lascia che ti racconti cosa è successo ad un'azienda per la quale ho seguito in qualità di IT manager un progetto basato su una piattaforma open source (insomma non l'ho fatto io facevo solo gli interessi del cliente).
Innanzitutto premetto che il progetto ha richiesto un anno di lavoro tra implementazione, installazione e collaudo, ed è costato una bella cifra, insomma non un lavoretto da poco.
La piattaforma di base scelta è molto conosciuta e la usano quasi tutti quelli che offrono tali pacchetti basati su progetti open source.
In fase di collaudo vengono fuori tutti i limiti funzionali della piattaforma, nel senso che le funzioni ci sono ma o sono piene di bug o funzionano solo ad un livello prototipale per fare un complimento.
La ditta fornitrice si mostra subito attiva e ci manda diversi consulenti che avrebbero dovuto risolvere la situazione, ma che non sono riusciti a far funzionare la piattaforma come da specifiche del cliente.
Morale: è colpa dell'open source? No, non lo penso affatto.
Penso che l'open source rende davvero facile a molti installare e implementare progetti di classe enterprise, ma appena occorre mettere mano al codice per sistemare bug o personalizzare il pacchetto, ecco che inizia a vedersi la differenza tra un appassionato di informatica che pensa di poter vendere soluzioni a 20 euro e un vero professionista.Possiamo affermare che tutti riescono a modificare i file di configurazione,
molti a personalizzare la grafica,
pochi a modificare il codice,
ma quanti sono poi davvero in grado di mettere le mani sul cuore del sistema?Se vi sono capitate situazioni simili, sapete che la risposta che tali aziende o pseudo professionisti danno è che la piattaforma è open source e visto che non c'è nessun fornitore, non c'è nessuno che possa garantire la correzione di errori o i loro tempi.
Questo tipo di risposta è sbagliata:
- dal punto di vista tecnico (è open source, quindi se sei capace mettilo apposto tu)
- è sbagliata dal punto di vista commerciale (anche su pacchetti commerciali che rivendo molte volte ho sistemato io errori causati dalla casa madre o sviluppato io patch in attesa della correzione definitiva)
- e dal punto di vista legale (io cliente compro da te e te sei il responsabile e devi fornire garanzia del buon funzionamento).
Scusate se vi ho annoiati ma solo per dire che ci sono tanti modi per dimostrare la propria professionalità.
Valerio Notarfrancesco
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Non bisogna confondere il sito personale con progetti più mastodontici.
La verità è che per progetti più piccoli si vuole risparmiare (ti dicono che si tratta di hobby, non ci vogliono guadagnare ecc...), quindi o glielo fai a 20€ oppure nulla.È un dato di fatto, una fetta di mercato fatta così, che vuole spendere poco su un sito web.
Per questo dico che realizzare siti web è oramai un mestiere morto (in senso ironico), perché secondo me sono nate tante figure professionali (la cosa si sta evolvendo sempre di più).
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Io concordo con Portaile84,
quando trovo un cliente che mi dice 20 euro o nulla, scelgo senza ombra di dubbio nulla.Poi sono d'accordo che internet sia pieno di siti internet "fatti a poco" ma quanto rendono ? quanti clienti ha portato nell'ultimo anno? Qual'è stato il roi?
Comunque sono contento di questo, significa che c'è un enorme oceano blu a disposizione dei veri professionisti.
Valerio Notarfrancesco
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Non bisogna confondere il sito personale con progetti più mastodontici.
La verità è che per progetti più piccoli si vuole risparmiare (ti dicono che si tratta di hobby, non ci vogliono guadagnare ecc...), quindi o glielo fai a 20? oppure nulla.Devo dedurre, se erro mi scuso, che Lei fa parte del gruppo dei rassegnati e coloro i quali "cavalcano l'onda" anche quando questa si è già infranta (ovvero: si fanno molto male lasciandosi sfruttare).
Mi permetto di citare un intervento, davvero azzeccato, di una collega (collega in quanto professionista del web): blog.pikadilly.it/strisce/lavoro-amatoriale.html
Come ho detto sicuramente non mancano utenti che ti propondono la formula "ma è un sito amatoriale...io stesso non ci guadagno nulla...", ciò non significa che io professionista che pago le tasse, smanettone che occasinalmente realizza siti web o esperto collaboratore del CERN devo fare un qualcosa solo perchè la moda di oggi è questa.
Amatoriale non è sinonimo di pago poco.
Vedasi ad esempio come si è evoluto il campo dell'edilizia: prima si trovavano aziende che offrivano l'all inclusive (ti faccio le fondamenta, l'impianto elettrico, idraulico, ti coloro i muri etc.), oggi i ruoli si sono separati e sicuramente non sono morti
Ripeto: tutto dipende dal professionista e nel far capire che se vuoi devi dare...
Analizza la richiesta in ogni dettaglio e su questa fai il tuo preventivo o più offerte.
Se poi Tizio rimane fermo sull'idea che vuole un blog personale per 20 euro digli senza paura di guardare su wordpress.com (tanto per citare un nome di un software adeguato) ed anche la sezione How-To o Wiki che spiega anche come installarlo e personalizzarlo un minimo. Se poi Tizio è realmente intenzionato ad avere un sito web degno di questa definizione e riconosce di essere incompetente nel settore, vedrai che sarà disposto anche ad alzare il proprio budget.
Tanto per cronaca: diverse volte alla mia attività si sono presentati clienti che richiedevano siti web amatoriali anche a meno di 50 euro (ho ricevuto anche diversi nomi di utenti che si erano offerti per realizzare il loro sito per somme ridicole), discutendone sono arrivato a far capire al cliente che, per ovvi motivi, non è pensabile realizzare il sito web per quelle cifre.
Ho sempre fatto/detto questo e continuerò a farlo/dirlo:Si faccia realizzare il sito web da quella persona, poi ci risentiamo più avanti... E' certo che su 3 richieste di "siti web a risparmio" due saranno le classiche "realizzazioni fatte da incompetenti".
Raramente troverai un vero sito web, portale o altro software web fatto per venti euro... anche perchè la consulenza professionale, a parer mio, non si deve fermare alla consegna del software.
Se poi esistono persone che realizzano un vero sito web per venti euro e nei venti euro includono anche l'assistenza post consegna... che mi contattino pure che gli assumo immediatamente
Ovviamente andrò a pagare anche i loro contributi previdenziali per 20 euro...
Oggi lavori per venti euro e forse riesci ad arrivare a fine mese, domani che sei in pensione a fine mese, fidati, che non ci arrivi avendo lavorato per 20 euro
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Io non lavoro per 20€ (ma a peso), puntualizzavo con semplicità dei dati di fatto (cose che sanno tutti).
Il discorso è sempre quello, incompetenti rompi scatole che si svendono, io no perché sono professionista.
Io questo l'ho capito, ma volevo andare più in là e provocare per trovare il vero problema :D.Assumimi se vuoi, io lavoro per 20€ = 20 kb di script.
Ciau
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Ovviamente il mio "ti assumo" era ironico...
Non mi pare il caso di assumere e sfruttare ingiustamente della forza lavoro solo per tenere un guadagno più alto nella mia dittaNon vorrei lo facessero con me e io stesso sono il primo a non farlo con gli altri.
Per rimanere in tema della discussione, "offerte ... uccidono il mercato":
In campo programmazione trovo che far pagare per peso un qualsiasi file con codice sorgente (in generale per qualsiasi linguaggio di programmazione o marcatura) sia una formula a totale discapito del cliente.Avevo già replicato dicendo: io che capisco l'importanza di un codice ordinato ti direi di usare la migliore formattazione del codice e pagherei, sicuramente, diversi euro in più... un cliente al quale poco interessa pagherebbe meno o, se il programmatore fa il furbo, molto di più per uno stesso file.
Non è assolutamente giusto
Comunque, rispetto la tua scelta di percorrere questa strada.
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Beh è il cliente che decide se è giusto o meno, io posso fare il furbo ok, ma il codice è visibile, quindi se rigonfiato (è questo che intendi) puoi farci caso.
Che poi è una strada come un'altra, ha i suoi pro e contro.
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Beh, io credo che l'open source vada usato.
Se ad esempio mi viene chiesto un semplice sito con una gallery (giusto per citare ciò che è stato detto prima da Portaile84) perchè non ricorrere a software opensource? Il lavoro diminuisce e io mi posso occupare maggiormente dell'aspetto grafico. Qualcuno si accorgerà mai della differenza fra piattaforma open source e no?
Quello che voglio dire è che comunque grazie a software open source io posso offrire un ottimo servizio al cliente e quindi perchè reinventare l'acqua calda?
Discorso diverse invece se magari bisogna offrire servizi complessi per i quali il software open source non è affidabile.In ogni caso, che io utilizzi un software open source o no, io devo far pagare il sito per quello che è. Mi spiego meglio:
supponiamo di avere due professionisti, il primo utilizza una piattaforma open source che gli è costata zero sia in termini di tempo sia in termini di costi, il secondo usa un suo software proprietario con meno opzioni di quello che open source e sicuro alla stessa maniera del primo ma che però gli è costata 2 mesi di lavoro in cui non si è dedicato ad altro.
A entrambe i professionisti viene chiesto un preventivo per un sito con una galleria di immagini. Il primo (che lavoro con software open source) chiede 150€ (cifra simbolica, giusto per farvi capire il ragionamento) e il secondo ne chiede 250€ poichè lui ha impiegato due mesi di tempo a realizzare il suo software.
Beh, che dire: anche se il secondo offre un prodotto per il quale ha lavorato 2 mesi sta offrendo un prodotto che vale meno dell'altro e non può chiedere di più solamente perchè ci ha lavorato due mesi.
Chiaramente anche il lavoro del primo (che lavora con l'open source) professionista non dovrà essere svenduto.Morale della favola: perchè sviluppare software per una galleria quando abbiamo già software open source pronti e sicuri?
Ps: non sto comunque dicendo che l'open source sia la risposta a tutto, anzi in certi casi è meglio usare altri software o a volte partire da una baqse open source e "svilupparci sopra"
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Morale della favola: perchè sviluppare software per una galleria quando abbiamo già software open source pronti e sicuri?
Credo invece che il ragionamento da fare sia uno solo: quale è la migliore soluzione per il cliente?
Mi spiego: tizio viene in agenzia e chiede un sito web per una galleria.
Sicuramente il cliente avrà la cenessità di caricare foto (quindi un pannello di controllo per inserire nuove immagini o altri contenuti multimediali) e visualizzarle in opportune categorie o ordinate secondo altri criteri.
Sicuramente la soluzione richiesta dal cliente non necessita di: modulo registrazioni, modulo creazione nuove pagine, modulo installazione estensioni e tutto l'ambaradan presente in un cms opensource come joomla, drupal, wordpress o altri simili.
Sicuramente, in questo particolare caso, offrire al cliente una sluzione joomla/druapl/wordpress based è quasi come un omicidio in quanto, poi, il cliente dovrà stare dietro agli aggiornamenti sulla sicurezza del software, verificare che gli aggiornamenti messi in atto dal proprio hoster continuino a far girare l'intero sito web in modo corretto etc.
Dovrà, poi, orientarsi ogni volta fra tutte le funzioni del pannello di controllo per arrivare a quella che gli permette di caricare i nuovi contenuti oppure rimuoverne dei vecchi.Con una soluzione ad hoc molti di questi problemi non si avrebbero.
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Beh è anche vero, ma non penso che ci sia molto da hackerare su un sito come una galleria.
E' anche vero che la gestione lato admin non deve essere troppo complessa.
Insomma dipende dalle circostanze.
Fatto sta che si vede gente che vende siti a 20/50€ e questo a mio parere rovina, almeno in parte, il mercato. E' vero che magari non tutti coloro che spendono 20€ ne spenderebbero 150€ ma penso che almeno una parte dei clienti siano rubati illegalmente, illegalmente perchè quella gente che offre siti a 20€ lavora in nero.
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C'è da precisare che non è il prezzo che determina se una persona lavora in nero o meno.
Certo questo fa scattare il dubbio, ma non rappresenta l'unica certezza.
Ad esempio: noi che abbiamo realizzato diversi pacchetti di siti web per varie tipologie (alla vetrina all'ecommerce), lavoriamo su calcolatori che implementano sistemi operativi opensource, abbiamo un impianto elettrico che viene alimentato da pannelli fotovoltaici e grazie ai quali parte dell'energia prodotta viene da noi rivenduta come solitamente accade con chi utilizza questi impianti etc...
possiamo permetterci di offrire un dato sito web anche con una differenza di 100 o 200 euro.
Questo perchè?Perchè comunque dal nostro guadagno lordo dobbiamo solo rimuovere il tanto da pagare come tassa allo Stato ed al Fisco etc.
Non dovremo togliere costi per energia elettrica, rifarci della licenza del sito web etc.Ciò può portare il caso in cui: tu pincopallino offri un sito web a 100 euro, noi la stessa soluzione la offriamo per 50 euro.
Tutti e due lavoriamo secondo quanto disposto dalla normativa fiscale etc.
Questa è normale concorrenza, prezzi di mercato che variano in base a molti fattori.Se io invece richiedo 50 euro senza rilasciare ricevuta, lavorando in nero e sparisco subito dopo aver consegnato il software o ancora prima di consegnarlo... beh, questo non è altro che continuare a rovinare un settore oggi fin troppo drogato ingiustamente. E poi noi, che ci facciamo in 4, dovremo avere pietà di chi lavora in nero e non denunciarlo a chi di dovere?
E no!! Credo sia meglio preferire una una pessima notorietà online e denunciare ciò che va denunciato che fare lo stesso gioco di chi rovina il mercato.
Ad ogni modo, come già detto, credo che studiare la migliore soluzione per il cliente sia il primo passo da compiere anche con un colloquoi di 8 ore consecutive. In questo modo si sarà quasi certi che ciò che si offre sarà ciò che realmente il cliente vuole.
Se invece si parte subito con la proposta: ti faccio il sito con queste tecnologie, te lo faccio per 500 euro, avrai questo questo e quest'altro, se vuoi un giorno il sito ti potrà anche portare il caffè mentre sei ancora comodo sul letto () quasi sicuramente il cliente andrà a valutare altre strade.