• User

    Grandi speranze: redditi extra, adsense, banner e...

    Salve a tutti.
    Spiego brevemente la mia situazione.
    Sono lavoratore a tempo pieno ed indeterminato presso una società settore metalmeccanico, dove faccio l'amministratore di sistema.

    Mi è capitato più volte lo scorso anno ed in parte anche quest'anno di effettuare consulenze per manualistica tecnica e traduzione. Le cifre lorde realizzate sono piuttosto importanti, nel senso che quest'anno supererò abbondantemente il limite dei 5000 euro, per cui dovrò procedere al versamento inps.

    Poichè queste consulenze secondarie hanno una buona possibilità di continuare anche nel prossimo anno e negli anni futuri :), sto valutando "conti della serva" alla mano la possibilità di aprire una partita iva e continuare questa attività che sarebbe sicuramente "secondaria". E già che ci sono vorrei ampliare un tantinino il settore di attività e, oltre alla traduzione, stesura ed editing di manuali di impianti hardware/software, vorrei

    • realizzare e gestione portali tematici specializzati per l'industria metalmeccanica
    • vendere spazi pubblicitari sui siti di cui "detengo" il dominio
    • inserimento di adsense e altri circuiti pubblicitari sui miei portali

    Premetto quindi che in questa attività che eventualmente aprirei il prossimo anno (la finanziaria porta sempre novità) non svolgerò compiti di database administrator per aziende concorrenti e l'azienda dove lavoro si è già detta d'accordo a rilasciarmi il nulla osta, a patto di non fare pubblicità sui miei portali per le aziende concorrenti (diciamo che in tutta italia ve ne sono due e quindi il problema dal mio punto di vista non si pone)....

    vorrei chiedere un parere in merito a chi ha competenza per risolvere qualche dubbio che mi affligge :mmm:

    • profilo dell'attività. In altre parole: Sono un commerciante? Sono un artigiano? sono un'agenzia di pubblicità? sono un editore? Ho sentito rispettivamente 4 commercialisti e un CED e ognuno ha la sua filosofia di pensiero (io ho esposto allo stesso modo per tutti ciò che vorrei fare)

    Se inquadrato in un diverso settore scattano obblighi ed adempimenti che possono far diventare la mia attività più o meno lucrativo in termini di utile. L'ipotesi di base è che sono previsti introiti largamente sufficienti a coprire i costi e a garantirmi un reddito pari a circa il 60% del mio reddito di lavoro dipendente. Quindi il lavoro dipendente dovrebbe essere prevalente

    Altra domanda: supponendo di aprire una ditta individuale (no libero professionista) devo anche aprire un'altra posizione inps rispetto a quella di dipendente?

    Poi mettiamo le mani avanti: nel malaugurato caso che si verificasse una perdita posso portarla in compensazione con il mio reddito da lavoro dipendente?

    Se non riuscissi a realizzare questo progetto, i contributi che verserò per le prestazioni occasionali potrò un giorno recuperarli nella mia agognata pensione (della serie: piuttosto sto male, non muoio ma voglio arrivarci all'età della pensione)?

    Grazie a tutti per la pazienza e a chi saprà darmi una dritta in merito.


  • Super User

    L'inquadramento corretto per le attività che hai descritto è la ditta individuale.
    A questa verrà associato uno o più codici attività in base alle attività che effettivamente svolgerai.
    Non dovrai aprire un'altra posizione inps.
    Le perdite non potrai portarle in compensazione.
    I contributi che versi nella gestione separata inps matureranno una pensione in tale gestione.

    Fabrizio