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Inizio attività & nuovo regime fiscale contribuenti minimi
Buongiorno
Ringrazio i gestori dell'opportunità offerta da questo forum, e ne approfitto per fare qualche domanda... che, temo, dimostrerà molta approssimazione ed ignoranza in materia.
Ho 29 anni, sto per laurearmi in Psicologia, ho competenze professionali nel campo dell'informatica/web e della multimedialità; ho deciso di lavorare in modo autonomo (come mia unica attività professionale), e di offrire i seguenti servizi:
Progettazione e realizzazione di websites, consulenza e progettazione di campagne di comunicazione online e offline, progettazione, realizzazione e redazione del materiale multimediale connesso alle attività di pubblicazione sul web (video/fotografia/grafica).
I miei dubbi riguardano:
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Posso effettivamente svolgere queste attività come libero professionista? (evitare il fisso INPS è per me essenziale. Mi sono informato per quanto riguarda le attività di fotografia/grafica e parrebbe di si: se volessi avere un negozio da fotografo, vendere oggetti e stampe, dovrei essere artigiano - ma come semplice realizzatore di servizi fotografici/reportages/elaborazioni grafiche - no stampa - posso lavorare come libero professionista - Fonte: associazione nazionale fotografi professionisti)
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Come faccio ad iniziare?
- Devo aprire una partita IVA? (dal nuovo regime per contribuenti minimi che vige dal 2008 parrebbe di no - cit. viceministro Visco)
- Devo iscrivermi alla camera di commercio? Con quali modalità? E quali spese?
- Come faccio per l'INPS - e come calcolo i contributi da versare?
Capisco che molte di queste cose possano sembrare ovvie... ma per uno che proviene da una famiglia di lavoratori dipendenti, e che non se ne è mai occupato, non sono ovvie affatto, e rappresentano un ostacolo ostico ed ansiogeno.
Grazie per la cortese attenzione
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@EBerardi said:
Buongiorno
Ringrazio i gestori dell'opportunità offerta da questo forum, e ne approfitto per fare qualche domanda... che, temo, dimostrerà molta approssimazione ed ignoranza in materia.
Ho 29 anni, sto per laurearmi in Psicologia, ho competenze professionali nel campo dell'informatica/web e della multimedialità; ho deciso di lavorare in modo autonomo (come mia unica attività professionale), e di offrire i seguenti servizi:
Progettazione e realizzazione di websites, consulenza e progettazione di campagne di comunicazione online e offline, progettazione, realizzazione e redazione del materiale multimediale connesso alle attività di pubblicazione sul web (video/fotografia/grafica).
I miei dubbi riguardano:
- Posso effettivamente svolgere queste attività come libero professionista? *(evitare il fisso INPS è per me essenziale. Mi sono informato per quanto riguarda le attività di fotografia/grafica e parrebbe di si: se volessi avere un negozio da fotografo, vendere oggetti e stampe, dovrei essere artigiano - ma come semplice realizzatore di servizi fotografici/reportages/elaborazioni grafiche - no stampa - posso lavorare come libero professionista - Fonte: associazione nazionale fotografi professionisti)
Si può essere svolta. Evita il fisso INPS ma paga la Gestione separata dello stesso ente.
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2) Come faccio ad iniziare?- Devo aprire una partita IVA? (dal nuovo regime per contribuenti minimi che vige dal 2008 parrebbe di no - cit. viceministro Visco)
- Devo iscrivermi alla camera di commercio? Con quali modalità? E quali spese?
- Come faccio per l'INPS - e come calcolo i contributi da versare?
**Occorre cmq aprire la partita IVA. Il nuovo regime dei minimi non ha abolito la partita IVA.
Se si iscrive in CCIAA potrebbe venir meno la figura di libero professionista.
Per i contributi se si iscrive alla GS guardi l'apposita sezione sul sito dell'INPS.
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Capisco che molte di queste cose possano sembrare ovvie... ma per uno che proviene da una famiglia di lavoratori dipendenti, e che non se ne è mai occupato, non sono ovvie affatto, e rappresentano un ostacolo ostico ed ansiogeno.Grazie per la cortese attenzione
Risposte in grassetto nel quote.
Buona giornata
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La ringrazio per le risposte... è tuttavia assolutamente sicuro dell'obbligo di aprire una partita IVA per chi inizia e decide di aderire da subito al nuovo regime per i contribuenti minimi?
Lo chiedo in ragione di:
«La riforma - spiega il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco - consente di non avere partita Iva, registri e contabilità e rappresenta una svolta verso un sistema più semplificato» (Fonte: Il Sole 24 Ore)
e di:
"Niente IVA e libri contabili..." e "Esonero dagli adempimenti ai fini IVA: niente versamenti, dichiarazioni, comunicazioni, tenuta e conservazione dei registri" ..ed ancora "Le fatture devono essere senza addebbito dell'IVA, e non si detrae l'IVA dagli acquisti" (depliant illustrativo Agenzia delle Entrate relativo alla Circolare n. 73/E del 21 dicembre 2007 - Contribuenti Minimi)
Grazie della pazienza e della cortese attenzione
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@EBerardi said:
La ringrazio per le risposte... è tuttavia assolutamente sicuro dell'obbligo di aprire una partita IVA per chi inizia e decide di aderire da subito al nuovo regime per i contribuenti minimi?
Grazie della pazienza e della cortese attenzioneSenza partita IVA si avallerebbe il "LAVORO NERO".
La semplificazione degli adempimenti fiscali e contabile del regime dei minimi non esime dal non possedere la partita IVA.
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@Cont@bile said:
Senza partita IVA si avallerebbe il "LAVORO NERO".
La semplificazione degli adempimenti fiscali e contabile del regime dei minimi non esime dal non possedere la partita IVA.
Sta dicendo in sostanza che il Vice Ministro dell'Economia Visco, nel sostenere (come da me citato) che non sarà più necessaria partita IVA
«La riforma - spiega il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco - consente di non avere partita Iva, registri e contabilità e rappresenta una svolta verso un sistema più semplificato» (Fonte: Il Sole 24 Ore)
non è in alcun modo attendibile?