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se può essere utile....... spiegando per benino al mio commercialista quello che faccio sul mio sito, cioè, la pubblicazione di articoli e di annunci come adsense, e relativi ricavi, mi ha risposto in maniera tassativa che ho bisogno di una P.I. e quindi di una ditta.
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@klyde said:
se può essere utile....... spiegando per benino al mio commercialista quello che faccio sul mio sito, cioè, la pubblicazione di articoli e di annunci come adsense, e relativi ricavi, mi ha risposto in maniera tassativa che ho bisogno di una P.I. e quindi di una ditta.
Il mio sostiene che sto fittando uno spazio e che non esercito attività d'impresa.
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Dato che i commercialisti hanno opinioni contrastanti, mi sembra evidente che una delle due controparti si stia sbagliando.
A questo punto c'è una mia curiosità:
se il commercialista sbaglia e si riceve una multa, grande o piccola che sia, questa viene pagata dal commercialista perchè è assicurato contro eventuali errori che commette?
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@bmastro said:
Dato che i commercialisti hanno opinioni contrastanti, mi sembra evidente che una delle due controparti si stia sbagliando.
A questo punto c'è una mia curiosità:
se il commercialista sbaglia e si riceve una multa, grande o piccola che sia, questa viene pagata dal commercialista perchè è assicurato contro eventuali errori che commette?In caso di errore del professionista questo paga la sanzione.
Il tributo non versato o versato erroneamente e gli interessi restano a carico del contribuente.Fabrizio
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SCusate se riporto in alta quota questo post un po' vecchio però ho una domanda...da qualche tempo...molti editori propongono un pagamento 50% della pubblicità adsense per gli articoli che si scrivono + una cifra prestabilita.Lo spazio per cui NON è mio!!Su ogni mio articolo c'è un banner da dividere in due.
Insomma una parte di adsense per incentivare la qualità dell'articolo + un fisso.
In quel caso stando sempre sotto i 5000 euro come la vedete?Per me non è impresa quella...e stando sotto i 5000 euro non c'è bisogno di nulla (dichiarazione irpef).
Che ne pensate?p.s.
Naturalmente però il pub adsense è mio: 50% va sul suo pub e l'altro 50 sul mio
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@stefanostefano said:
...molti editori propongono un pagamento 50% della pubblicità adsense per gli articoli che si scrivono + una cifra prestabilita.
L'editore ti paga per l'articolo, vero?
L'editore poi pubblica il tuo articolo sul proprio sito.
L'editore ha un contratto con Google (dove mette a disposizione di Google uno spazio web per le pubblicità AdSense).
Il clienti che comprano pubblicità AdWords, sono clienti di Google (loro non hanno contratti ne con l'editore e tantomeno con te).
La formula con la quale l'editore ti paga l'articolo può essere molto fantasiosa: l'editore potrebbe pagarti anche solo per i giorni di sole (quindi il guadagno non dipende da te, ma dalla bontà di dio).
Nel tuo caso, l'editore ti da una quota fissa più un bonus che dipende da un fattore esterno. La faccenda quindi è semplice: tu fatturi l'articolo e basta - l'editore può anche pagarti a rate variabili...
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se emetto fattura,
se invece sono suo dipendente? non cambia nulla giusto?No, occhio però...il sistema che molti editori fanno in questo periodo è che io ho il contratto adsense mio, lui il suo.....l'editore a questo punto riesce a far andare una percentuale di adsense sul suo conto e la restante sul mio...ma lo spazio non è mio...perché il sito non è mio, io scrivo l'articolo come suo dipendente + la percentuale adsense.
È più chiaro ora?
In molti editori addirittura lasciano il proprio spazio web per piazzare i banner dei collaboratori e retribuirli.Insomma Adsense funziona come incentivo perché il mio scopo è scrivere l'articolo, non gestire tutto il sistema di pubblicità ...se lui domani decide di non apparire più sui motori di ricerca oppure chiude il sito...io mi attacco non becco più una lira da adsense, visto che non ho siti miei...
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@stefanostefano said:
se emetto fattura,
se invece sono suo dipendente? non cambia nulla giusto?
... il sistema che molti editori fanno in questo periodo è che io ho il contratto adsense mio, lui il suo...Quindi Google versa i soldi sul tuo conto corrente, non l'editore? Allora devi emettere fattura a Google per "servizio di affitto di spazio web"!
Il problema però è, che stai affittando uno spazio che non è tuo, ma dell'editore... Quindi è l'editore ad affittare lo spazio, e tu ricevi una percentuale (il 50%) - però questa percentuale la dovresti ricevere dall' editore, non direttamente da Google...
In molti editori addirittura lasciano il proprio spazio web per piazzare i banner dei collaboratori e retribuirli.
La "vendita di banner" è un servizio completamente diverso dall'affittare uno spazio web per partecipare al programma AdSense di Google...
se lui domani decide di non apparire più sui motori di ricerca oppure chiude il sito...io mi attacco non becco più una lira da adsense, visto che non ho siti miei...
Digli, che questo sistema non ti piace, e che preferisci qualche lira in più e niente per AdSense.
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Non è affitto...l'affitto prevede un compenso che dovrei dare io a lui....lui lo spazio me lo dà per pagare parte dei miei articoli, un incentivo...
non è semplice come situazione...ma noto che anche nelle sezioni cerca lavoro, in molti offrono questo genere di pagamento...
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@stefanostefano said:
...l'affitto prevede un compenso che dovrei dare io a lui....lui lo spazio me lo dà per pagare parte dei miei articoli, un incentivo...
Chi lo usa quello spazio? Sei tu che vi inserisci le pubblicità, o Google?
Secondo me è Google colui che sfrutta lo spazio e che quindi dovrebbe pagare "l'affitto". Ed infatti: Google paga.
Inoltre il contratto con Google chi l'ha "firmato"? Tu o l'editore? È stato l'editore a indicare a Google che il 50% delle provvigioni dev'essere versato sul tuo conto corrente, o hai stipulato un contratto tuo con Google?
Concordo: non è semplice come situazione...
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penso sia un sistema automatico...ogni articolo cambia il banner, una volta sarà il mio, una volta sarà il suo...o in relazione alla percentuale stabilita.
a prescindere da questo volevo sapere se mi si poteva configurare come attività d'impresa secondo voi....secondo me no....il mio scopo non è vendere spazi pubblicitari o far aumentare la pubblicità del sito...il mio scopo è scrivere articoli come dipendente, direi che è più che altro un altro reddito.
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@stefanostefano said:
penso sia un sistema automatico...ogni articolo cambia il banner, una volta sarà il mio, una volta sarà il suo...o in relazione alla percentuale stabilita.
Come funziona AdSense lo so bene: se uno clicca su un banner, che ti da diritto a 4 Centesimi, allora sia l'editore che tu prendete 2 Centesimi ciascuno.
La mia domanda era un'altra: chi ha stipulato il contratto con Google? Tu o l'editore? Questo è importante. Perchè se non hai un contratto con Google, ma era l'editore ad indicare a Google di versare il 50% delle retribuzioni sul tuo conto corrente, allora lo considererei come un "regalino" del tuo editore, per cui non devi fatturare niente.
volevo sapere se mi si poteva configurare come attività d'impresa secondo voi....secondo me no...
Anche secondo me non fai impresa - ma in questo forum non siamo tutti d'accordo su questo argomento.
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ok ho capito, grazie delle risposte.
Comunque è un discorso veramente complesso adsense.
Perché più si prosegue con l'avanzamento tecnologico, più le casistiche di guadagno cambiano e variano.Comunque proverò a chiedere direttamente ad un commercialista per capirci qualcosa in più.Se scopro qualcosa in più vi faccio sapere.
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a me invece hanno risposto così:
Testo richiesta informazioni:
Buongiorno,..per lavori svolti in Italia da contribuente italiano epossibile accedere al regime minimi anche se il committente a cui si fatturera
e` extra Ue? Si tratta di prestazioni di servizi svolte on line.Testo risposta:Gentile Signora, il regime dei minimi cessa di avere efficacia quando alternativamente il contribuente: a) consegue ricavi o compensi conseguiti nell'anno solare precedente e determinati secondo il criterio previsto dal Testo unico non superiori a ¿ 30.000;b) effettua esportazioni ed operazioni assimilate ex artt. 8, 8bis, 9, 71 e 72, D.P.R. 633/1972; c) sostiene spese per lavoro dipendente o per collaboratori di cui all'art. 50, co. 1, lett. c) e c-bis) (borsisti o tirocinanti, collaboratori a progetto o coordinati e continuativi), anche se familiari; d) eroga quote di utili ad associati in partecipazione con apporto di solo lavoro; e) effettua acquisti, anche mediante appalto, locazione o leasing nei 3 anni precedenti all'adozione del regime beni strumentali di valore superiore a ¿15.000. Da quanto da Lei prospettato, il Suo caso rientra in quanto specificato sopra al punto b). Distinti saluti. La presente risposta non è resa a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000, bensì a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare Ministeriale n.99/E del 18/05/2000.
Nel mio caso la prestazione di servizi è considerata cessione all'esportazione....