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Rimborso spese in fattura
Buongiorno a tutti.
Sono un dipendente pubblico (insegnante) con partita IVA e quest'anno usufruirò del regime per contribuenti minimi (fatturo al massimo 20000 euro, lavoro in casa, praticamente non ho spese o IVA da scaricare e per me un 20% secco è meglio che cumulare i due redditi, per cui alla prima fattura emessa sono già nello scaglione del 38%).
Tra poco dovrò fare una consulenza per il tribunale e dovrò avvalermi di una ditta specializzata in prove geotecniche, la quale mi fatturerà direttamente il costo dell'indagine.
La mia fattura (a cliente privato) avrei pensato di farla così:
Onorario = 1000,00
INPS4% = 40,00
Inarcassa 2% di 1040 = 20,80
Totale = 1060,80
Rimborso spese anticipate per conto del cliente = 500,00
Importo da liquidare = 1560,80L'alternativa di sommare onorario+spese non mi sembra molto logica, visto che così si pagherebbero le tasse anche sulle spese vive ed inoltre aumenterebbe anche il fatturato col rischio di eccedere i 30.000 euro a causa dei rimborsi.
Quante sciocchezze ho detto fino ad ora?Infine, il fatto di avere qualche azione della Banca dove ho il conto corrente, con relativi dividendi annui, non c'entra niente col regime dei minimi, vero?
Grazie in anticipo per l'aiuto.
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Temo che la sciocchezza consista nella scelta del regime dei contribuenti minimi.
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non capisco perchè nel caso specifico sia una sciocchezza optare per il regime dei minimi, anzi questo caso è uno dei pochi per cui conviene farlo (mancato cumulo del reddito con gli altri e possibilità comunque di usufruire di tutte le eventali detrazioni di imposta e di eventali oneri deducibili oltre l'inps)
per qunto riguarda invece il fatto di cumulare o no le spese con gli onorari non è che tu possa scegliere di fare come vuoi, solo se sono spese effettivamente anticipate con documenti intestati al tuo cliente puoi evitare di di tassarli sia ai fini contributivi che ai fini irpef, altrimenti per tutte le altre spese che non rispettano tali requisiti devi necessariamente cumularli con il compenso professionale.
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Innanzitutto grazie per la risposta.
Mi permetto tuttavia di insistere un attimo per mettere a fuoco quella che secondo me è una palese incongruità.
La cosa migliore sarebbe che le due parti in causa pagassero direttamente l'indagine geologica e solo successivamente mi venisse chiesto di redigere una relazione tecnica per la quale emettere una regolare fattura.
Il problema è che quando entrano in gioco gli avvocati ed i tribunali (ma anche in altri casi) le cose non seguono più la retta via della logica, per cui prima si anticipa e poi si recupera.
Ma il nodo del problema non è quello di dover anticipare le spese, il vero problema nel mio caso è quello dei requisiti dei contribuenti minimi, perchè se questa storia si ripete 5-6 volte in un anno, con un fatturato di soli 20000 euro reali, si rischia concretamente di sforare il tetto dei 30000 euro a causa di soldi semplicemente anticipati per conto delle parti in causa.
E questo mi sembra profondamente ingiusto.
A questo punto penserei di fare intestare le fatture alle parti interessate, le salderei io in anticipo per avere la pezza giustificativa quietanzata e poi la metterei in fondo con la dicitura "esente iva: art. 15 DPR 633/72".
Resto in attesa di ulteriori commenti.
Grazie.
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penso che la tua sia una scelta obbligata. Fai intestare la fattura al tuo cliente e la metti come anticipazione.
Altrimenti rischi di superare il limite dei 30000 euro.
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@milanforever said:
penso che la tua sia una scelta obbligata. Fai intestare la fattura al tuo cliente e la metti come anticipazione.
Altrimenti rischi di superare il limite dei 30000 euro.Grazie mille.
Alla prossima.
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sparo! ...e se l'azienda specializzata in prove geotecniche fatturasse il lavoro finito al privato e successivamente tu gli facessi una prestazione occasionale?
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@alexVs said:
sparo! ...e se l'azienda specializzata in prove geotecniche fatturasse il lavoro finito al privato e successivamente tu gli facessi una prestazione occasionale?
Il mio scopo finale è quello di non incrementare il fatturato per via del tetto dei 30000 euro, inoltre avendo p.iva non credo di poter fare una prestazione occasionale ed infine con una causa civile in ballo i due privati non si sognano nemmeno di sganciare un centesimo, finchè il giudice non avrà detto la sua.
Grazie ancora