• Moderatore

    Brecht e la poesia non "mielosa"

    Serie Bertolt Brecht - Poesia non melensa
    selezione arbitraria (aggiungete voi altro!!!)
    Per ciascuna metto tra quadre [] un mio microcommento per esprimere quel che suscita in me il testo proposto.
    Potrei sbagliarmi, potreste non concordare.

    [motivazioni dello scrivere, ovvero perchè Brecht non si poteva concedere alla poesia "melensa", seppure avrebbe voluto/potuto]

    Tempi grami per la lirica

    Lo so bene: solo chi è felice
    è amato. La sua voce
    la si ascolta volentieri. Il suo volto è bello.

    L'albero tutto storto nel cortile
    addita il suolo cattivo, ma
    i passanti gli danno dello storpio
    e hanno ragione.

    I battelli verdi e le allegre vele del Sund
    non vedo. Di tutto
    vedo soltanto la rete sdrucita dei pescatori.
    Perchè parlo solo di questo:
    della bracciante che a quarant'anni cammina tutta curva?
    I seni delle ragazze
    sono caldi come una volta.

    Nel mio canto una rima
    mi parrebbe quasi un atto protervo.

    Dentro di me si affrontano
    l'entusiasmo per il melo in fiore
    e l'orrore per i discorsi dell'imbianchino.
    Ma solo il secondo impulso
    mi spinge alla scrivania.

    [sulla vendetta e sulle posizioni gerarchiche - sarcasmo tra burro e cannoni]

    I cannoni sono più necessari del burro

    1
    Il detto celebre del generale Goring
    "I cannoni sono più importanti del burro"
    è giusto nella misura in cui il governo
    ha tanto più bisogno di cannoni quanto meno è il burro di cui dispone
    perchè ha tanto meno burro
    quanto più nemici ha.

    2
    Ma per il resto si dovrebbe dire che
    cannoni sullo stomaco vuoto
    non sono cosa da qualsiasi popolo.
    Inghiottire solo gas
    non deve calmare la sete
    e senza mutande di lana
    forse il soldato è coraggioso soltanto d'estate.

    3
    Quando alle artiglierie finiscono le munizioni
    agli ufficiali che stanno davanti è facile
    che càpitino fori nella nuca.

    [sarcasmo sulla propaganda nazista]

    Dal Cancelliere vengono consolazioni

    Dopo gravi colpi del destino
    il Cancelliere con un gran discorso ha cura
    di risollevare i suoi partigiani.
    Anche il mietitore, pare,
    ama le spighe dritte.

    [sarcasmo su quelli che vanno in guerra per rivalsa sociale, o semplicemente perchè lo fanno per mestiere e fare il volontario è un modo per trovarsi un posto migliore. Ogni riferimento NON è voluto ma NON è puramente casuale...]

    Mio fratello aviatore

    Avevo un fratello aviatore.
    Un giorno, la cartolina.
    Fece i bagagli, e via,
    lungo la rotta del sud.

    Mio fratello è un conquistatore.
    Il popolo nostro ha bisogno
    di spazio. E prendersi terre su terre,
    da noi, è un vecchio sogno.

    E lo spazio che s'è conquistato
    sta sui monti del Guadarrama.
    E' di lunghezza un metro e ottanta,
    uno e cinquanta di profondità.

    [sul senso di impazienza e sulla sua futilità]

    Il cambio della ruota

    Siedo sul ciglio della strada.
    Il guidatore cambia la ruota.
    Non mi piace da dove vengo.
    Non mi piace dove vado.
    Perchè guardo il cambio della ruota
    con impazienza?

    [sulla liberazione della Germania. Poesia come capacità di osservazione della realtà storica e possibilità di fermarne il senso in una diapositiva, in un affresco mai banale o scontato. Un'osservazione "clinica e sintetica"...]

    Epistola agli abitanti di Augusta

    E quando venne il mese di maggio
    era finito un Reich millenario.

    E venivano giù per la Hindenburggasse
    giovanotti del Missouri con bazooka e kodak

    e chiedevano di una strada e di iccole cose da arraffare
    e di un tedesco pentito della seconda guerra mondiale.

    Il Fuhrer dell'inganno giaceva sotto la cancelleria del Reich, e
    di cadaveri con fronte bassa e baffetti ce n'erano due o tre.

    Nelle cunette delle strade marcivano i feldmarescialli.
    Un macellaio chiedeva all'altro che fosse lui a giudicarlo.

    Erano in fiore le veccie. Tacevano i grilli, interdetti.
    Le porte erano chiuse. Erano aperti i tetti.

    [Chiudo la serie (che spero qualcuno continui..) con due poesie più "melense".
    Ma così brevi e dense che non fanno in tempo ad esserlo, così dure da non lasciare troppo spazio al "miele".]

    [sulla morte]

    A mia madre

    Quando non ci fu più, la misero nella terra.
    Sopra di lei crescono i fiori, celiano le farfalle...
    Lei era leggera, premeva la terra appena.
    Quanto dolore ci volle per farla così leggera!

    [su un grande amore finito - senza titolo]

    Fu tanti anni fa
    ed al presente
    di lei non so più niente
    di lei che un tempo mi era tutto.
    Ma tutto se ne va.

    Potrei continuare per giorni. Fatelo voi...


  • Moderatore

    Rilancio il mio omaggio a B. Brecht qui nel forum GT.

    Sempre nella scia della "poesia non melensa" proposta nel primo post.

    Stavolta l'argomento è pepato.
    Scurrile ma eccelso: il basso istinto portato a livelli cosmici, che si fa opera d'arte poetica (e non so più se riferirmi al sonetto seguente o al suo oggetto...).

    Ma taccio e trascrivo.


    IL TREDICESIMO SONETTO

    [LEFT]Il termine che spesso mi rinfacci
    viene dal fiorentino, dove "fica"
    son dette le vergogne della donna. Il grande
    Dante fu redarguito rozzamente
    perchè in poesia usò questa parola.
    Venne ingiuriato, a quanto oggi ho letto,
    come a un tempo per Elena fu Paride
    (ma questo dalla storia ebbe di più!)

    Pure ora vedi, anche l'arcigno Dante
    si è invischiato nella lite che infuria
    per cosa che del resto è assai pregiata.
    Machiavelli non è il solo testimone:
    nella vita come nei libri si è sovente
    litigato per questa parte, giustamente famosa.

    B.B.
    [/LEFT]


  • Super User

    @WWW said:

    Mio fratello aviatore

    Avevo un fratello aviatore.
    Un giorno, la cartolina.
    Fece i bagagli, e via,
    lungo la rotta del sud.

    Mio fratello è un conquistatore.
    Il popolo nostro ha bisogno
    di spazio. E prendersi terre su terre,
    da noi, è un vecchio sogno.

    E lo spazio che s'è conquistato
    sta sui monti del Guadarrama.
    E' di lunghezza un metro e ottanta,
    uno e cinquanta di profondità.

    **Mein Bruder war ein Flieger
    **
    Mein Bruder war ein Flieger,
    Eines Tags bekam er eine Kart,
    Er hat seine Kiste eingepackt,
    Und südwärts ging die Fahrt.

    Mein Bruder ist ein Eroberer,
    Unserm Volke fehlt's an Raum,
    Und Grund und Boden zu kriegen, ist
    Bei uns ein alter Traum.

    Der Raum, den mein Bruder eroberte,
    Liegt im Quadaramamassiv,
    Er ist lang einen Meter achtzig
    Und einen Meter fünfzig tief.

    Scusate...anche io non ho resistito! In lingua originale è tutta un'altra cosa....


  • Moderatore

    :perfavore::perfavore::perfavore::perfavore:

    Che bello trovar risposta!!

    [(sicuramente la lingua originale è un'altra cosa... ma il tedesco lo ignoro... e leggo brecht sulle vecchie e fantastiche traduzioni fatte il secolo scorso da Franco Fortini; che ancora mi lasciano avvolto di novecento, delle sue parole fuori luogo e fuori tempo, che ora sembrano prese da altri dizionari.

    Sarò subito molesto, non volermene: perchè non ce la "leggi" in tedesco, con un video magari - basterebbe l'audio ma perchè negarsi la totalità... e potrebbe servire ad alimentare le scorribande GT su Youtube, fra l'altro -.

    Se puoi regalaci questo. Fra l'altro incontreresti l'amor fraterno di euro, che spesso va incoraggiando la poesia declamata-letta ad alta voce contro la lettura libresca che inevitabilmente fanno i comuni consumatori del genere - me compreso e nella lingua sbagliata ahimè!. )]

    grazie di aver creduto e seguito, che non è cosa da poco in questi "tempi bui".

    :bacio:


  • Super User

    Grazie per questo Brecht ragazzi 😉

    ... perché non ce la "leggi" in tedesco, con un video magari - basterebbe l'audio ma perché negarsi la totalità.E' già in versione alpha il Social NetworkGT che, tra l'altro, consentirà l'invio di immagini, filmati e ... audio di ogni tipo :yuppi:

    Nel giro di poche settimane, verrà consegnata una versione beta in test a Moderatori e Ricercatori per scoprire gli ultimi bug 😉

    Cominciate pure dunque a preparare le vostre poesie lette, ... con gaudio magnum di Euro :frust:


  • Super User

    @WWW said:

    perchè non ce la "leggi" in tedesco, con un video magari - basterebbe l'audio ma perchè negarsi la totalità...

    Potrei provarci... tuttavia, nonostante io ami alla follia leggere in tedesco non credo sinceramente di essere all'altezza...

    Comunque devo ringraziare la mia professoressa di tedesco delle superiori, che ci ha tartassato di letteratura, e oggi mi rendo conto di non riconoscere alcuni brani di Brecht, Kafka, Mann e Goethe -per citarne alcuni- perchè li ho letti solo in lingua originale, e questo è bellissimo!!
    Inoltre il tedesco mi ha enormemente avvantaggiato nei miei studi successivi dal momento che è risaputo che i maggiori filosofi erano proprio tedeschi.

    Detto ciò, vi riporto un'altra poesia di Brecht:

    Der Krieg, der kommen wird

    Der Krieg, der kommen wird
    Ist nicht der erste. Vor ihm
    Waren andere Kriege.
    Als der letzte vorüber war
    Gab es Sieger und Besiegte.
    Bei den Besiegten das niedere Volk
    Hungerte. Bei den Siegern
    Hungerte das niedere Volk auch.

    @ WWW: sicuramente le traduzioni di cui disponi tu sono migliori di quelle che potrei fare io..;)
    quindi lascio a te l'onore di riportare la versione italiana.
    il titolo è "La guerra che verrà"


  • Moderatore

    @gaetanuzza said:

    Der Krieg, der kommen wird

    Der Krieg, der kommen wird
    Ist nicht der erste. Vor ihm
    Waren andere Kriege.
    Als der letzte vorüber war
    Gab es Sieger und Besiegte.
    Bei den Besiegten das niedere Volk
    Hungerte. Bei den Siegern
    Hungerte das niedere Volk auch.

    Carissima ti seguo a ruota....

    La guerra che verrà

    non è la prima. Prima
    ci sono state altre guerre.
    Alla fine dell'ultima
    c'erano vincitori e vinti.
    Fra i vinti la povera gente
    faceva la fame. Fra i vincitori
    faceva la fame la povera gente egualmente.


    Fantastica. Pare scritta oggi. Anzi. Domani.