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Consiglio su apertura P.Iva
Salve a tutti, vorrei un parere sull'apertura di una p.iva per consulenza informatica (72.20.0).
Fino ad oggi ho esercitato l'attività tramite una SRL di cui sono socio e amministratore.
Attualmente per decisione degli altri soci (a cui non interessava proseguire l'attività) la SRL è in liquidazione. Per motivi che non sto qui a spiegare, rilevare le quote degli altri sarebbe stato per me troppo oneroso, inoltre il volume d'affari non giustifica l'utilizzo di una SRL (una semplice p.iva è più che sufficiente).
Pertanto la cosa più corretta sarebbe l'apertura di una normale P.iva per il proseguo dell'attività. Essendo amministratore della SRL, ed ex titolare di P.iva, non posso usufuire però di alcuna agevolazione (forfettini, forfettoni, etc.).
Ho però ipotizzato di far aprire la P.Iva a mia moglie, che è socia della SRL ma non ha mai avuto ruoli gestionali, in modo da poter usufruire per 3 anni del regime agevolato con irpef al 10% e iva pagata a fine anno. In questo modo seppur svolgendo io gran parte dell'attività, sarebbe mia moglie a fatturare.
Il problema è che mia moglie è attualmente lavoratrice precaria (viene chiamata giornalmente) nella scuola pubblica, e quindi ho i seguenti dubbi:
- se il suo compenso percepito dallo stato concorra al limite del fatturato della P.iva per le agevolazioni
- Se versando i contributi all'INPDAP in virtù del suo lavoro precario deve versare anche i contributi alla gestione separata dell l'INPS (relativamente alla quale ha una posizione aperta e ha già versato due anni di contributi dal 2003 al 2005 in virtà di un Co.Co.Pro con la srl di cui sopra)
- Se ci sono incompatibilità con il ruolo di insegnante precaria nella scuola pubblica e titolarità di p.iva per attività di consulenza informatica.
Per il momento alcuni consulenti ai quali mi sono rivolto mi hanno dato risposte evasive a causa della complessità "degli incastri". Pertanto grazie 1000 a chiunque mi dia un parere anche parziale.
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Ciao e benvenuto,
il reddito da lavoratrice precaria non si somma al reddito da regime agevolato.
Per quanto riguarda i contributi credo vadano versati ugualmente ma ti consiglio di informarti presso l'INPS.
Per le eventuali incompatibilità devi verificare sul contratto di lavoro di tua moglie ma non credo ci siano problemi.Fabrizio
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Il contratto a tempo determinato di un docente e la partita iva sono compatibili. Però, il secondo datore di lavoro non deve essere una pubblica amministrazione.
se il docente, invece, è a tempo indeterminato deve informare il dirigente scolastico dell'intenzione di aprire una p.iva e rimettersi alla sua decisione, che potrebbe anche essere contraria. Rimane preclusa la possibilità di un secondo impiego nella pubblica amministrazione.
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i redditi sono distinti in quanto il primo sarà da lavoro dipendente ed il secondo d'impresa (o professionale). I contributi vanno versati sia all'Inpdap che all'Inps, successivamente, in tempi di pensione si farà la ricongiunzione. I dipendenti a tempo indeterminato e di ruolo della scuola sicuramente non possono svolgere altre attività, quelli precari penso lo possano fare proprio in virtù del loro precariato.
Ciao
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@ziggytoo said:
i I dipendenti a tempo indeterminato e di ruolo della scuola sicuramente non possono svolgere altre attività.
CiaoL'insegnante di ruolo (tempo indeterminato) può svolgere attività solo se iscritta in specifico albo professionale.