• Bannato User Attivo

    Il problema è più legale che fiscale. Posto nella sezione


  • User

    grazie tante


  • User

    Ciao bsaett, vedo che sei molto competente, non è che per caso sai dare una risposta al mio quesito? Grazie in anticipo e comunque:vai:


  • Super User

    Ciao Gioricca,

    purtroppo non è materia di mia competenza. Spero che qualcuno sappia risponderti. Mi spiace di non esserti d'aiuto.


  • User

    Devi sapere che la tua mandante ti deve un'estratto conto finale e la copia di tutte le fatture relative alle forniture della tua zona operativa, o della clientela da te seguita, che penso fosse in esclusiva!
    Controlla il contratto in tuo possesso e scaduto il termine entro il quale devi ricevere l'estratto conto finale, ti consiglierei come prima mossa di mandargli una raccomandata con ricevuta di ritorno, dove gli chiedi con un termine perentorio, ma non brevissimo, almeno 30 giorni di calendario, l'estratto conto, il conteggio ed il saldo finale e la copia di tutte le fatture della tua zona.
    Ricordati che puoi incassare l'eventuale assegno ma se firmi una quietanza devi farlo a titolo di acconto e non liberatorio altrimenti non potrai in alcun modo contestare la liquidazione.

    Attendi il tempo e vedi cosa la mandante ti spedisce, fai le tue valutazioni e se non ritieni equa la liquidazione informali sempre a mezzo di raccomandata a.r. che non sei d'accordo sull'estratto conto finale.
    Nella missiva informali che é tua intenzione di interessare l'ENASARCO per una visita in azienda, per valutare se la posizione del tuo primo anno (da procacciatore) era regolare o se invece l'azienda lucrava al risparmio su di te (ma l'ispezione di solito va a fondo anche su altre posizioni), la mancata iscrizione all'ente.
    A mio avviso se anche il primo anno di attività avevi le stesse mansioni , (cioè raccoglievi settimanalmente gli ordinativi che poi consegnavi sistematicamente alla ditta) del secondo avevi già diritto al contratto di " agente di commercio ", con i contributi di legge.
    Non ti consiglio un'azione legale, per il momento, che costa molto, quando puoi ottenere un buon risultato in ogni caso, puoi arrivare senza grandi spese all'iscrizione d'ufficio all'ente per il primo anno, anche retroattivamente o su base volontaria da parte della mandante o in seguito ad una legittima ispezione da parte dell' ENASARCO stesso, oltre naturalmente ad avere le tue giuste spettanze in base al contratto in tue mani, che l'azienda ti aveva proposto. Ciao


  • User

    Ciao Rapetti, perdonami, ma non ho capito una cosa, l'estratto conto finale di cui parli, è in relazione ai contratti da me stipulati e per quali ancora devo parcepire le provvigioni? non riguarda l'indennizzo meritocratico e di portafoglio, giusto? Quello non mi spetta perchè non ho scritto sulle dimissione la ragione cioè malattia, giusto?


  • User

    Cara Giovanna, non annegare in un bicchier d'acqua, a mio avviso il TFR ti aspetta in ogni caso, tanto più se puoi dimostrare di aver sviluppato clientela e fatturato nella zona di tua competenza, la motivazione del perchè te ne andavi non c'entra per niente, oltrettutto mi dici che la motivazione era nota.
    L'estratto conto e il saldo delle provvigioni e di quello che ne consegue ti é dovuto a prescindere. Ogni persona può scegliere di fare o non fare il lavoro che vuole, di restare ovvero di andarsene. Spero di essere stato chiaro ed esaustivo. Ciao


  • User

    Io ti ringrazio Rapetti, sei stato super esaustivo,ma ti chiedo ancora un pò di pazienza, il motivo per il quale stò annegando nel bicchier d'acqua di cui parli, è che il contratto d'agenzia è vincolato dall'art, del c.c. 1751, nonchè dall'A.E.C. Accordi Economici Collettivi, nei quali, al punto riguardante il trattamento di fine rapporto, è specificato che solo nel caso di remissione del contratto da parte dell'Azienda o remissione da parte dell'agente per motivi gravi e di malattia, è dovuto l'indennizzo di portafoglio e meritocratico, questo aldilà del FIRR e delle provvigioni che sono in ogni caso dovute ovviamente; ecco la mia perplessità! Io ci rientrerei in queste circostanze, ma non avendolo specificato nelle dimissioni, volevo sapere se posso ugualmente far valere questo mio diritto, grazie ancora per la tua disponibilità e per l'aiuto che eventualmente potrai darmi. Ciao:vai:


  • User

    E' vero, quello che mi dici, i contratti vanno sempre rispettati, credo però che la clausola di cui mi parli abbia poco valore ( si tratta probabilmente di una clausola vessatoria). Tanto più che erano note le tue motivazioni in relazione alle dimissioni, come del resto affermi, ed in un'eventuale giudizio potresti chiamare senz'altro qualche testimone a tuo favore, un collega, un'impiegato. In buona sostanza ne avrai parlato in azienda con i responsabili, che te ne andavi per motivi di salute! Fammi sapere, ciao:bigsmile:


  • User

    si certo tutti sanno all'interno dell'ufficio il motivo per quale me ne sono andata, per ora ti ringrazio, il tuo aiuto è stato prezioso, certo che ti faccio sapere, a presto ciao:ciauz: