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Nome d'arte e contratto
Salve, oggi vorrei porvi due quesiti, il primo è il seguente. Sono un grafico, un web designer ed artista-illustratore.
Quando opero come illustratore mi propongo sempre e comunque con un certo nome d'arte e ho anche moltissimi siti web personali che identificano me e il mio stile sempre con lo stesso nome d'arte. La domanda è la seguente: se mi commissionano un lavoro, posso usare nel contratto da me redatto e che va a definire il lavoro che andrò ad eseguire e che stipulerà l'incontro di volontà il mio nome d'arte anziché i miei dati anagrafici?
Mi pareva di aver letto qualcosa a proposito della legalità del nome d'arte che identifica in maniera chiara un artista......
Grazie per i chiarimenti
Marco
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Salve,
probabilmente ti riferisci all'art. 8 della legge sul diritto d'autore (legge 633/1941), secondo cui "E' reputato autore dell'opera, salvo prova contraria, chi è in essa indicato come tale nelle forme d'uso, ovvero, è annunciato come tale nella recitazione, esecuzione, rappresentazione o radio-diffusione dell'opera stessa. Valgono come nome lo pseudonimo, il nome d'arte, la sigla o il segno convenzionale, che siano notoriamente conosciuti come equivalenti al nome vero".
Il nome d'arte è dunque tutelato ai fini del diritto d'autore, alle condizioni indicate nella disposizione richiamata, ma per quanto riguarda il contratto direi che è necessario utilizzare i propri dati anagrafici, accompagnati anche dall'indicazione del nome d'arte.
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Ciao a tutti,
concordo con gbriganti, nel contratto è meglio utilizzare una dicitura del tipo "tizio tizi, nato a roma il 9/9/60, in arte tizius". Questo anche ai fini della prova in caso di contestazione.
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Bsaett e Gbriganti, grazie per le risposte ed i suggerimenti^__^
marco