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nuda proprietà e liti
caro avvocato...
vorrei mi chiarisse cortesemente un dubbio!!!
detengo una quota di nuda proprietà (1/3) di un appartamento in cui vivono i miei genitori(entrambi usufruttari per il 50%)e poichè sono l'unico proprietario in grado di rispondere per gli oneri condominiali (perchè percepisco un reddito da lavoro dipendente)vorrei valutare la più conveniente fra le due alternative seguenti:- rinunciare al diritto di nuda proprietà (rinunzia abdicativa o donazione in favore di uno degli altri proprietari?)con riserva di rivalsa nei confronti degli altri proprietari per le spese sostenute finora;questo per svincolarmi per il futuro da eventuali altri impegni nei confronti del condominio!
- mantenere la proprietà e ipotecare/pignorare la quota di proprietà degli altri proprietari se questi non provvederanno a saldare quanto dovutomi per le spese da me sostenute.
le mie perplessità sono dovute ovviamente al fatto che nella prima ipotesi rinuncerei ad una quota di proprietà che in futuro potrebbe farmi comodo, anche se considerando l'ipoteca iscritta sul terzo appartenente a mia sorella da parte di una società di riscossione tributi mi viene il dubbio che potremmo avere comunque parecchi problemi.
per la seconda ipotesi ho comunque dei timori per il fatto di dover rispondere continuamente dei debiti condominiali.
cosa si potrebbe fare? per favore mi dia un consiglio!!! grazie
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Ciao Giangi.
Credo che la scelta di procedere in rivalsa sugli altri comproprietari preservi il diritto già acquisito e quanto da acquisirsi un domani in estinzione dell'usufrutto (in morte degli usufruttuari).L'opzione deve però essere valutata in ragione della capacità patrimoniale di sopportare gli oneri condominiali in scadenza e il venturo costo dell'esecuzione: se vengono a scadere 2000 euro per anno e l'esecuzione costerà altrettanto (importi che verranno tutti riaddebitati in pignoramento delle quote dei morosi) bisogna esser in grado di sostenere tali esborsi.
Altrimenti, pare più opportuno disfarsi dell'immobile.
Più che di diritto, mi sembra si debba svolgere una riflessione aritmetica.
Ciao
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ringrazio shapur per il consiglio....
però avrei un'altra domanda: dovendo valutare la convenienza dell'operazione di rinuncia alla proprietà di quali parametri dovrei tener conto? suppongo che tanto per cominciare è importante conoscere il valore della quota di nuda proprietà, poi il costo dell'atto di rinuncia (si può fare veramente?), ed in seguito i costi associati alle procedure esecutive da promuovere contro gli altri proprietari... dico bene?mi tolga cortesemente questi dubbi