• User Attivo

    Lavoro dipendente e lavoro autonomo: info varie e contratto

    Riprendo qui la discussione che ho iniziato sul forum Fisco sul Web, visto che dando un occhiata forse questo è il forum più adatto (scusatemi per il doppio post).

    Il problema era, riassumendo (e so che se n'è già parlato molto, ma ancora molte cose non mi sono chiare, e non trovo una soluzione "definitiva"...rimango insomma sempre titubante e pieno di dubbi :):

    Lavoro come dipendente (programmatore), fulltime, presso una azienda di informatica. Vorrei regolarizzare la mia posizione di webdesigner come libero professionista (ho letto che è possibile, no?) e nel frattempo, almeno inizialmente continuare a lavorare da dipendente per avere un minimo di "sicurezza".

    Ho letto che bisogna vedere sul contratto dell'azienda per la quale lavoro, se nega la possibilità di avere un lavoro autonomo. Il problema è che le uniche fotocopie che mi hanno dato quando sono stato assunto sono quelle che indico in basso. Non mi pare di aver firmato un contratto vero e proprio, o se l'ho fatto non ricordo (è stato 3 anni fa) e comunque non ne ho fotocopia. Chiederlo all'azienda vorrei evitare, perchè essendo un azienda piccola, dove nulla è scontato, mi chiederebbero "a che ti serve?" e mi scoccia dare spiegazioni o far capire qualcosa.

    I documenti che ho sono:

    1. MODELLO DI CONSENSO INFORMATO PER I LAVORATORI DIPENDENTI, che a quanto pare non è altro che una specie di informativa sulla privacy (parla soltanto di consenso sui dati personali, a chi possono essere dati, ecc....).

    2. e poi ho una lettera che mi comunica l'assunzione presso l'azienda, e dice:

    Abbiamo il piacere di comunicarle che, a decorrere dalla data odierna, Lei viene assunto alle dipendenze di questo studio alle seguenti condizioni:

    1. Qualifica: impiegato;

    2. Mansioni: programmatore;

    3. Luogo di lavoro: xxxxxxxxxx

    4. CCNL applicato: Terziario;

    5. livello di inquadramento: 3°;

    6. durata rapporto: a tempo indeterminato;

    7. Le comunichiamo, altresì, che il suo nominativo è stato trascritto al n° x del libro matricola aziendale.
      Per tutto quanto non espressamente previsto, compreso il periodo di prova, trova applicazione il CCNL di categoria e le vigenti disposizioni di legge.
      La invitiamo a restituirci copia della presente firmata per ricevuta ed accettazione.
      ecc...

    Non ho alcun contratto....però leggo in questa lettera che ho incollato sopra che "per tutto quanto non espressamente previsto trova applicazione il CCNL di categoria e le vigenti disposizioni di legge".... questo significa che il contratto è di tipo standard e posso trovarlo anche su internet ? e se nel contratto che trovo (come ho letto in altri post di questo forum) NON negano la possibilità di avere contemporaneamente un lavoro autonomo, allora posso aprire p.iva e il resto per lavorare nel tempo libero in proprio come libero professionista e fare siti web, senza la necessità di chiedere autorizzazione al titolare ?? ho capito bene o no?

    Resta comunque un fatto: come faccio a capire qual'è il CCNL di categoria, e dove lo trovo ?? please help me 😛

    grazie ancora!


  • User Attivo

    In ogni caso mi chiedo: se il contratto nega la possibilità di svolgere un attività in proprio fuori dall'orario di lavoro, se io la svolgessi ugualmente cosa può succedermi in estremo ? il licenziamento ? o altro (multe, risarcimenti, penale, tribunale, ecc...) ? Mi chiedo anche: il titolare, il consulente/commercialista dell'azienda, ecc... hanno modo di vedere se io da un certo momento sono diventato un libero professionista o sto svolgendo in qualche modo (legalmente) un attività in proprio dopo gli orari di ufficio ? (per es. informandosi in alcuni uffici...non so quali..).... e se ci fosse questa possibilità, per saperlo devono informarsi loro esplicitamente, oppure c'è la possibilità che arrivino dei documenti all'azienda/commercialista che indicano o fanno capire che ho iniziato a lavorare in proprio (o che semplicemente ho aperto p.iva, o che pago altri contributi all'inps, ecc...) ? per es. tramite dei cambiamenti sui dati dei miei documenti, non so..... please datemi una dritta su come funziona perchè non ci sto capendo più niente 🙂

    Chiedo questo perchè la mia è una azienda piccolissima (siamo 4-5 dipendenti), e vorrei capire se l'unico rischio è il licenziamento (e magari non è facile capire che mi sono messo in proprio, e che per farlo devono "Muoversi" loro informandosi perchè magari hanno qualche dubbio). Anche perchè non è un azienda che ci tiene (con i dipendenti) alla formalità, quindi anche se scoprissero che faccio siti in privato probabilmente non mi direbbero nulla (come chiudono un occhio per altre cose...es. ritardi, assenze, ecc...). Però voglio capire a cosa vado incontro eventualmente.

    Grazie mille 🙂


  • Bannato Super User

    allora ricapitoliamo
    la menzione del ccnl si riferisce alle norme di rinvio
    ogni contratto è formato da una parte negoziabile tra il lavoratore il datore e se previsto dal un sindacalista
    la seconda parte non negoziabile prevede le norme a carattere generale erga omnes (quindi valgono per tutti ovviamente tenendo conto del tipo di categoria e dall'inquadramento)
    quindi è inutile che vedi i ccnl per il tuo contratto
    sono solo norme di richiamo
    per attività concorrente o esclusiva da parte del datore di lavoro
    nel caso preveda l'esclusività rischi
    il licenziamento in tronco ed eventualmente una causa come risarcimento danni (a favore del datore ovviamente)
    prima di procedere ti conviene informarti meglio
    altrimenti rischi nn solo di perdere quel fisso che tanto ti preoccupa ma inoltre devi anche sostenere spese per eventuale contenzioso e risarcimento danni


  • User Attivo

    @fabioalessandro said:

    allora ricapitoliamo
    la menzione del ccnl si riferisce alle norme di rinvio
    ogni contratto è formato da una parte negoziabile tra il lavoratore il datore e se previsto dal un sindacalista
    la seconda parte non negoziabile prevede le norme a carattere generale erga omnes (quindi valgono per tutti ovviamente tenendo conto del tipo di categoria e dall'inquadramento)
    quindi è inutile che vedi i ccnl per il tuo contratto
    sono solo norme di richiamo
    per attività concorrente o esclusiva da parte del datore di lavoro
    nel caso preveda l'esclusività rischi
    il licenziamento in tronco ed eventualmente una causa come risarcimento danni (a favore del datore ovviamente)
    prima di procedere ti conviene informarti meglio
    altrimenti rischi nn solo di perdere quel fisso che tanto ti preoccupa ma inoltre devi anche sostenere spese per eventuale contenzioso e risarcimento danni

    Niente, allora praticamente non mi rimane altro che rinunciare...come al solito 😞 ma possibile mai che deve essere sempre tutto così complicato ? 😞 Semplicemente per "provare" come va le alternative sono: o lavoro in nero (e sono contro la legge) oppure devo licenziarmi e perdere il lavoro senza sapere come mi andrà quello in proprio...

    Se invece la mia ragazza (che attualmente non lavora) si farebbe p.iva e il resto come libero professionista webmaster, però in realtà quello che fa i siti sarei io? è illegale ?


  • Bannato Super User

    sarebbe illegale ma tu potresti aiutarla a titolo confidenziale
    l'importante è che compaia lei nei rapporti con i terzi e relative fatture
    ma scusa non puoi chiedere se hanno l'esclusiva?
    nn fai prima?


  • User Attivo

    @fabioalessandro said:

    sarebbe illegale ma tu potresti aiutarla a titolo confidenziale
    l'importante è che compaia lei nei rapporti con i terzi e relative fatture
    ma scusa non puoi chiedere se hanno l'esclusiva?
    nn fai prima?

    cosa significa se hanno l'esclusiva ?

    per quanto riguarda i rapporti con terzi, significa che la mia ragazza dovrebbe parlare anche con gli eventuali clienti che vogliono realizzati i vari siti ? o con quelli ci posso parlare io, e la mia ragazza sbriga le varia pratiche legali, fatture, ecc... ?


  • Bannato Super User

    fai tutto tu
    solo che nell'emissione della fattura è intestato a lei
    cosi come dichiarazione dei redditi (tutto intestato a lei)


  • User Attivo

    ok grazie mille... mi rimane però un dubbio.

    Se ho capito bene posso (io o la mia ragazza) fare siti web su richiesta e venderli come libero professionista, e in questo caso l'inps si paga in percentuale su quanto si fattura, e non i "classici" 2500 circa annui a prescindere dal guadagno, giusto ?

    Quindi in teoria non dovrei avere costi "fissi" ? pago solo tasse, inps, ecc... sul guadagno, se non guadagno niente non pago niente, giusto o mi sbaglio ?

    E poi, ho letto che orientativamente le tasse da pagare riassumento tutto in percentuale sono circa 34% sulla fattura, + l'iva....è vero ? praticamente per guadagnare 1000 euro al mese dovrei fatturare circa 2000 euro, di cui quasi 1000 euro sono tasse che pago ? anche come libero professionista.... così tante ? Se non è così, sapete stimarmi orientativamente quanto ci sarebbe da pagare tra tasse, inps, e tutti i vari adempimenti fiscali/legali su ad esempio un sito che vendo a 300 euro + iva (prezzo basso lo so, ma giusto per capire quanto guadagnarei facendo prezzi tipo quelli che farei ora).

    Ah, e poi infine (quante domande.... :D) una cosa: se per caso diventerei libero professionista e dopo un po' (mesi, anni, nn so) mi rendo conto che non mi conviene, posso annullare tutto (p.iva, inps, ecc...) "facilmente" e tornare allo stato prima (persona "normale".... non so come si dice ehehe) come se non fosse successo niente, senza problemi ? o bisogna fare varie dichiarazioni, fare richieste particolari a vari enti, o cose simili ?

    Grazie ancora ragazzi 😄


  • Bannato Super User

    la tassazione non è del 34% fissa
    ma è a scaglioni
    cioè dipende dal tuo reddito
    vai sul sito dell'agenzia delle entrate e vediti tutti gli scaglioni (irpef)
    mentre l'irap è fissa
    inps anche qui si calcola sul tuo reddito
    nel caso che tu voglia cessare l'attività
    basta che ti cancelli (dichiarazione di cessazione) iva e camera coimmercio
    poi presenterai la dichiarazionem finale
    basta tutto qui


  • User Attivo

    ehehe, il problema è che io non ci capisco proprio niente di tasse...anche se vedo gli scaglioni non so quali tasse devo pagare e quali no, fino a pochi giorni fa non avevo mai sentito parlare di irap....adesso la conosco, ma solo per nome :P... irpef per sentito dire, l'iva vabbè quella la conosciamo tutti.... oltre a queste e all'inps c'è qualcos'altro da pagare (non parlo solo di tasse allo stato....intendo QUALSIASI cosa ci sia da pagare, tranne il materiale, computers, ecc..).

    Per es. come libero professionista, immagino che pago anche la tassa dell'immondizia per uno "studio" che dichiaro avere a casa.... a quanto ammonterebbe orientativamente (lo so dipende dal comune, ma più o meno?) per boh.... 10 mq ? (dichiararei una piccola stanza come studio, se possibile... tipo 4x3 metri, o 4x4).... si tratta di pochi euro all'anno ? (30-50 euro?) o di più ?

    E poi c'è altro da pagare ?

    Come libero professionista c'è bisogno di comunicare al comune l'attività come si fa per i negozi, ecc.. ?

    (ps. tu parli di camera di commercio, però io ho intenzione di fare come libero professionista, in questo caso se non sbaglio non c'è ne bisogno no?)


  • Bannato Super User

    allora le tasse che poi si chiamano imposte
    che dovrai pagare sono
    irpef
    irap
    poi c'è l'iva che ovviamnete da una parte l'incameri per conto dello stato e dall'altra la versi
    addizionale regionale e comunale irpef

    inoltre
    versamento all'inps

    poi x la tarsu (spazzatura)
    dipende da comune a comune
    si applica sui mq della casa/ufficio (80% dei mq) non posso dirti a quanto ammonta dipende dai singoli comuni

    inoltre devi considerare il costo di un eventuale commercilista


  • User Attivo

    toh, ho dato un occhiata alle tariffe della tarsu del mio comune:

    per un abitazione 2,27 euro al metro quadro, per uno studio artistico/professionale 11 e rotti euro al metro quadro !!!! 5 volte di più! io ovviamente devo considerare la seconda giusto ?

    Supponiamo una casa di 150 metri quadri, l'80% sono 120 mq.....per un totale di ben 1320 euro all'anno di tassa per l'immondizia!!! O_o.... io dovrei lavorare per fare arricchire lo stato e il comune ?.... ho capito..traggo le mie conclusioni, e adesso capisco anche tante cose... 🙂


  • Bannato Super User

    ora cominci a capire
    anche se devo fare una precisazione
    la tarsu non è un imposta cioè per legge il comune può solo incassare l'importo a compensazione del costo dello smaltimento
    non può mai fare cassa!!!!!
    anche se come tutte le leggi
    fatta la legge trovato l'inganno
    nel costo possono inserire mille voci, compresi megastipendi dei dirigenti delle municipalizzate che effettiuano raccolta e/o smaltimento


  • User Attivo

    @fabioalessandro said:

    ora cominci a capire
    anche se devo fare una precisazione
    la tarsu non è un imposta cioè per legge il comune può solo incassare l'importo a compensazione del costo dello smaltimento
    non può mai fare cassa!!!!!
    anche se come tutte le leggi
    fatta la legge trovato l'inganno
    nel costo possono inserire mille voci, compresi megastipendi dei dirigenti delle municipalizzate che effettiuano raccolta e/o smaltimento

    Lol ma poi è assurdo...un web designer che cavolo di immondizia potrebbe potrebbe produrre ??? gli schizzi su carta (sempre che li faccia...) dei siti web che progetto? .... wow, però...1320 euro all'anno per smaltire qualche schizzo su carta O_O evvabbè, siamo in italia.