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    Calciopoli: Napoli, Chiesto Il Giudizio Per 37 Imputati

    NAPOLI - I pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci hanno chiesto il rinvio a giudizio per 37 imputati nell'ambito dell'inchiesta sugli illeciti nel calcio. Le accuse vanno dall'associazione per delinquere alla frode in competizioni sportive. Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto e Massimo De Santis, vengono indicati dai pm come promotori "costitutori ed organizzatori dell'associazione per delinquere". Sono 29 gli incontri del campionato di serie A della stagione 2004-2005 per i quali i magistrati hanno ravvisato la frode in competizione sportiva.

    Questo l'elenco degli imputati: Marcello Ambrosino, Duccio Baglioni, Paolo Bergamo, Paolo Bertini, Franco Carraro, Stefano Cassarà, Enrico Ceniccola, Antonio Dattilo, Massimo De Santis, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, Paolo Dondarini, Mariano Fabiani, Maria Grazia Fazi, Giuseppe Foschetti, Pasquale Foti, Marco Gabriele, Silvio Gemignani, Francesco Ghirelli, Antonio Giraudo, Alessandro Griselli, Tullio Lanese, Claudio Lotito, Gennaro Mazzei, Innocenzo Mazzini, Leonardo Meani, Sandro Mencucci, Domenico Messina, Luciano Moggi, Pierluigi Pairetto, Tiziano Pieri, Claudio Puglisi, Salvatore Racalbuto, Gianluca Rocchi, Pasquale Rodomonti, Ignazio Scardina, Stefano Titomanlio.

    STRALCIATA LA POSIZIONE DELL'ARBITRO PAPARESTA
    Tra le posizioni che sono state stralciate nell'ambito dell'inchiesta su Calciopoli, vi è, a quanto si è appreso, anche quella dell' arbitro Gianluca Paparesta. Quest'ultimo era stato coinvolto nella seconda fase delle indagini e nei mesi scorsi si era presentato in procura a rendere un interrogatorio il cui verbale è stato secretato. Sulla posizione dell'arbitro e sul contenuto delle sue dichiarazioni proseguono pertanto le indagini dei pm Beatrice e Narducci.

    PER 16 IMPUTATI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE
    Il reato di associazione per delinquere è contestato a Moggi, Giraudo, Mazzini, Bergamo, Pairetto, Lanese, De Santis, Fazi, Mazzei, Ghirelli, Baglioni, Scardina, Fabiani, Gabriele, Pieri e Ambrosino. L'unica gara del campionato di serie B indicata nella richiesta di rinvio a giudizio è la partita Arezzo-Salernitana, del 14 maggio 2005. Per alcuni indagati la procura ha ravvisato l'insufficienza degli elementi di prova ed ha pertanto chiesto l'archiviazione, mentre altre posizioni sono state stralciate per eseguire, ulteriori approfondimenti investigativi, come spiega in una nota il procuratore della Repubblica, Giovandomenico Lepore.

    PARTI OFFESE ANCHE MINISTERI ECONOMIA E SPORT
    Nell'elenco parti offese nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta Calciopoli figurano anche il ministero dell'Economia e delle Finanze e il ministero per le Politiche giovanili e le attività sportive. Parti offese, per i magistrati, sono anche i monopoli di Stato, il Coni, la Figc, la Lega nazionale professionisti, la Rai, le società di calcio Atalanta, Bologna, Brescia, Cagliari, Chievo, Lecce, Livorno, Palermo, Parma, Roma, Sampdoria, Siena, Udinese e Salernitana.

    Fonte Ansa 2007-07-10 14:34


  • User

    ssssssshhhh non bisogna parlare di calciopoli... nessuno ne parla più... tutti zitti shhhhhhhhhhhh...

    che schifo.... alla fine nessuno pagherà veramente per quello che ha fatto..


  • Super User

    Bè, la Magistratura ed i mezzi d'informazione evidentemente sono due corpi separati 😄

    I media avranno pure deciso di non parlarne più, ma chiedere il rinvio a giudizio per 37 Imputati, e con quelle accuse, non mi sembra tanto un voler insabbiare.


  • Super User

    Sono dei deliquenti e come tali meritano la galera,

    non bisogna colpevolizzare la juve o la categoria arbitrale o altro ma queste persone devono pagare, invece ad oggi sono soltanto delel star della tv,

    ma la cosa che piu offende il calcio e noi tifosi sapete qual'è?

    De Sanctis aprira uno studio legale specializzato in materie sportive!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Quello che con la sua arroganza ha deciso gli ultimi 10 anni di scudetti in italia, vergognaaaaaaaaaaaaaaaaa