• User Attivo

    mi associo alla prima domanda del topic.
    ma qualcuno alla fine risponderà???....


  • User Attivo

    In tema di controlli fiscali, oggi la situazione è molto più tranquilla di un tempo.
    Niente ispezioni all'alba con un manipolo di finanzieri che mettono sottosopra l'ufficio o simili (a meno che non abbiano fondati sospetti di illeciti penali... il che è un altro discorso.
    Per lo più, se fanno un'ispezione a sorpresa, controlleranno il registro dei corrispettivi ed il libro matricola (se c'è).
    Ma la quasi totalità delle ispezioni ormai avviene su appuntamento, e spesso sono loro a chiederti di portargli i registri in caserma.
    Se poi la sede dell'attività coincide con l'abitazione, non dico che sei in una botte di ferro, ma comunque gli rendi (legalmente) le cose abbastanza più difficili... ed è quasi certo che, in caso di ispezione, saranno loro a convocarti in caserma con i registri.
    Infine: il registro dei corrispettivi, nel dubbio, è meglio tenerlo quotidianamente. Mi sembra poi (ma non ci potrei scommettere) che la scadenza ogni 30 giorni si applica solo per quello informatico, mentre quello tradizionale (carta e penna) va sempre redatto quotidianamente.


  • User Attivo

    Grazie archimede, molto chiaro 🙂
    Ribadisco però l'altra domanda e cioè: i controlli si possono estendere anche agli strumenti utilizzati es. personal computer?
    (sempre ipotizzando l'abitazione come sede operativa ed in un ipotetico controllo in locale)

    grazie.


  • User Attivo

    Lo potranno fare solo in presenza di un fondato sospetto di attività illecite. Come "normale prassi", no.

    Questa è la linea di condotta della guardia di finanza già da alcuni anni.
    E proprio in questi giorni lo ha ribadito anche la Cassazione:

    L'ispezione della guardia di finanza a casa solo per gravi motivi su ItaliaOggi del 25/03/2009

    L'ispezione in casa del contribuente da parte della Guardia di finanza è legittima solo in presenza di gravi indizi di evasione fiscale.
    Con una sentenza che va controcorrente, la n. 6836 del 20 marzo 2009, la Corte di cassazione spezza una lancia in favore dei contribuenti e della loro riservatezza fra le mura domestiche.
    "In tema di accertamento delle imposte - si legge in un passaggio chiave delle motivazioni - l'autorizzazione del Procuratore della Repubblica per l'accesso domiciliare, prescritta in materia di Iva, mira a conciliare la rilevanza che la Costituzione attribuisce alla tutela del domicilio di ogni cittadino, con l'esigenza dell'acquisizione di elementi di riscontro di una supposta evasione fiscale, al fine di evitarne l'occultamento e la distruzione".
    Ecco perché, spiega ancora la sezione tributaria, "il provvedimento di autorizzazione debba necessariamente trovare causa e giustificazione nell'esistenza di gravi indizi di violazione di legge fiscale". E questo a maggior ragione quando l'ispezione dev'essere fatta a casa del contribunte che, "rispetto al fine di acquisizione degli elementi probatori dell'evasione fiscale contemplato dal provvedimento autorizzativi, non sia il soggetto attivo delle presunte violazioni ma debba essere ritenuto un mero terzo".


  • User Attivo

    Grazie 1000 Archimede, sono pienamente libero da dubbi ora 🙂


  • User Newbie

    Ho letto tutta la discussione e devo dire che è stata molto chiara.....
    Volevo porre una domanda anche io......
    si è capito che il registro dei corrispettivi va compilato tutti i giorni, ma per quanto riguarda gli scontrini o fatture?
    vendendo un articolo su internet facciamo l'esempio di un cellulare o palmare o qualsiasi altro oggetto come si fa per la fattura, si spedisce con il prodotto?
    Va compilata all'atto della vendita?

    Chiedo scusa per ma la mia ignoranza, ma mi sto addentrando nello specifico solo da poco. Grazie in anticipo.:gthi:


  • User Newbie

    Salve,

    sono un novello del forum ma leggendo questa discussione devo dire che sarà un'esperienza estremamente formativa.

    Legandomi all'ipotetica visita della GDF volevo sapere :

    dato che sto per mettermi in proprio (mi occupo di grafica, siti) sono costretto a comprare il pacchetto di adobe che costa un bel pò...oltre alla licenza per professionisti esiste anche una licenza per studenti che costa ben l'80% in meno...secondo voi potrebbero controllare il pc? e nel caso sarei in difetto di brutto?
    Cioè, avere una copia originale ma non idonea equivarrebbe ad averne una crackata?

    Vi ringrazio anticipatamente.


  • User Newbie

    Salve,

    sono un novello del forum ma leggendo questa discussione devo dire che sarà un'esperienza estremamente formativa.

    Legandomi all'ipotetica visita della GDF volevo sapere :

    dato che sto per mettermi in proprio (mi occupo di grafica, siti) sono costretto a comprare il pacchetto di adobe che costa un bel pò...oltre alla licenza per professionisti esiste anche una licenza per studenti che costa ben l'80% in meno...secondo voi potrebbero controllare il pc? e nel caso sarei in difetto di brutto?
    Cioè, avere una copia originale ma non idonea equivarrebbe ad averne una crackata?

    Vi ringrazio anticipatamente.


  • User Attivo

    Ciao azas e benvenuto nel Forum GT,

    sicuramente una copia non idonea non equivale ad una copia crackata, ora però bisognerebbe capire a cosa potresti andare incontro, dipende da cosa è richiesto nell'ambito della tua attività.


  • User Newbie

    Salve Exaurus,

    e grazie della veloce risposta!
    Beh la adobe per noi che ci occupiamo di grafica, siti etc mette a disposizione un pacchetto che si chiama Design Premium e la versione completa costa intorno ai 2600? .
    Io non dico di non volerla comprare però dato che questo investimento lo sto facendo di tasca mia e tra Mac, stampanti etc già ho preventivato 5000? e almeno per il primo anno volevo evitare questa spesa comprando la versione per studenti e poi a settembre prossimo adeguarmi con la versione Professional .

    Grazie ancora

    Azas


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti.

    È il mio primo messaggio, quindi perdonatemi se scrivo “cavolate” 🙂

    Prima di tutto, faccio i complimenti a questo bellissimo forum ricco di informazioni.

    Vorrei ricollegarmi a questa discussione visto che è passato qualche anno dall’ultima risposta.

    Presto mi recherò da un commercialista per chiedere consulenza sull’apertura di una partita IVA per poter vendere online.

    Nel frattempo chiedo a chi è più esperto di me qualche chiarimento/rassicurazione nel caso di eventuale controllo da parte della Guardia di finanza al mio domicilio.

    Sono lavoratore dipendente (di azienda privata). Nel caso fosse legalmente possibile aprire partita IVA per commercio elettronico come "secondo lavoro", vorrei capire meglio come funzionano i controlli della finanza.

    Dubbio n° 1: con che frequenza avvengono?

    Dubbio n° 2: sono a sorpresa o viene dato un preavviso?
    Lo chiedo perché se sono tutto il giorno in ufficio e la finanza si presenza a casa mia, non trova nessuno…

    Sperando di non essermi dilungato troppo, ringrazio in anticipo chi fosse così gentile e disponibile da rispondere e condividere la propria esperienza.
    Grazie

    Andrea