• User

    @Il_Rappo said:

    In pratica ti ci vuoi pagare gli studi?
    in pratica si...anche se vorrei inserirmi anche nel campo informatico..unendo la pratica alla teoria universitaria..Qualcosa che unisse queste due cose sarebbe l'ideale


  • Super User

    Puoi provare a fare qualche stage in qualche webagency 🙂


  • Super User

    se il tuo sogno è diventare programmatore "ingegneria informatica" non è affatto adatta! Al massimo studia "informatica", ma per fare il programmatore basta fare un semplice corso e non un corso di laurea che ti forma poco in tal senso, e poi tanta tanta tanta pratica.


  • User

    Micky, hai anticipato una mia futura discussione;sono poco informato su queste cose...Allora il mio dubbio è:vorrei fare ingegneria perchè penso di avere grandi sbocchi professionali e perchè i prof mi dicono essendo bravo in matematica di fare ingengeria...con informatica studio i linguaggi (la programmazione,quello che mi piace)ma poi non sono ai livelli dell'ingegnere..mi dai un consiglio?non so che fare


  • Super User

    @alfonso88@tele2.it said:

    Micky, hai anticipato una mia futura discussione;sono poco informato su queste cose...Allora il mio dubbio è:vorrei fare ingegneria perchè penso di avere grandi sbocchi professionali e perchè i prof mi dicono essendo bravo in matematica di fare ingengeria...con informatica studio i linguaggi (la programmazione,quello che mi piace)ma poi non sono ai livelli dell'ingegnere..mi dai un consiglio?non so che fare

    come sbocchi professionali forse sei più avvantaggiato a non studiare che a farlo, a meno che non hai intenzione di laurearti in tempi brevi e darti da fare parechio dopo. Ripeto, se il tuo scopo è fare il programmatore e vuoi comunque ottime basi teoriche, ti consiglio di fare informatica pura. e te ne infischi delle basi teoriche, ti consiglio di fare un corso e di cercare subito lavoro :). Gli sbocchi professionali te li crei con l'impegno, una laurea è parecchio ridondante.


  • User

    @micky said:

    come sbocchi professionali forse sei più avvantaggiato a non studiare che a farlo, a meno che non hai intenzione di laurearti in tempi brevi e darti da fare parechio dopo. Ripeto, se il tuo scopo è fare il programmatore e vuoi comunque ottime basi teoriche, ti consiglio di fare informatica pura. e te ne infischi delle basi teoriche, ti consiglio di fare un corso e di cercare subito lavoro :). Gli sbocchi professionali te li crei con l'impegno, una laurea è parecchio ridondante.
    Mi stai dicendo che la laurea non serve quasi a nulla...boh!è una cosa nuova...


  • User

    @micky said:

    come sbocchi professionali forse sei più avvantaggiato a non studiare che a farlo, a meno che non hai intenzione di laurearti in tempi brevi e darti da fare parechio dopo. Ripeto, se il tuo scopo è fare il programmatore e vuoi comunque ottime basi teoriche, ti consiglio di fare informatica pura. e te ne infischi delle basi teoriche, ti consiglio di fare un corso e di cercare subito lavoro :). Gli sbocchi professionali te li crei con l'impegno, una laurea è parecchio ridondante.
    Mi stai dicendo che la laurea non serve quasi a nulla...boh!è una cosa nuova...


  • Super User

    @alfonso88@tele2.it said:

    Mi stai dicendo che la laurea non serve quasi a nulla...boh!è una cosa nuova...

    Devi davvero prendere un pezzo di carta per realizzare i tuoi sogni?


  • Bannato User Attivo

    di programmazione non ne so nulla, quindi prendilo come "parere generale": una laurea non è mai "nulla", sia come formazione sia per le possibilità di carriera che ti apre.


  • User Attivo

    @MP Consulting said:

    di programmazione non ne so nulla, quindi prendilo come "parere generale": una laurea non è mai "nulla", sia come formazione sia per le possibilità di carriera che ti apre.

    Sono pienamente d'accordo.

    Aggiungo in risposta al Rappo che a me è servita per realizzare le mie ambizioni lavorative. Facendo però riferimento al caso specifico di un programmatore non saprei :bho:


  • User

    una cosa volevo chiedere...e mi rivolgo ad un esperto in materia ma se mi laureo in ingegneria e poi prendo la specializzazione in software...avrò le stesse competenze teoriche di un laureato in informatica(dal punto di vista della programmazione)


  • Super User

    @alfonso88@tele2.it said:

    una cosa volevo chiedere...e mi rivolgo ad un esperto in materia ma se mi laureo in ingegneria e poi prendo la specializzazione in software...avrò le stesse competenze teoriche di un laureato in informatica(dal punto di vista della programmazione)

    no, un laureato in informatica ha una marcia in più per la programmazione pura. Poi dipende dai piani di studio da ateneo ad ateneo, da quel che ho visto in generale è così.

    Allora, visto che nessuno lo ha fatto con il sottoscritto, io lo faccio per altri :D! Cosa vuoi fare? il programmatore in azienda? la laurea non serve a nulla. Fai un corso e inizia a lavorare. Non serve la laurea per fare carriera (in quel campo), al massimo può essere un valore aggiunto personale, ma conta molto quanto sai effettivamente. Poi certo, alcune aziende considerano chi ha una laurea rispetto a chi non ce l'ha, ma il gioco non vale la candela con le premesse che hai posto.
    Riguardo alla programmazione pura, le cose stanno così: chi ha una laurea in ingegneria, vecchio ordinamento, in media la prende a 28 anni, tempo di cercare lavoro e consolidarlo 30 anni arrivano come niente. Considerando che il diploma lo finisci a 18-19 anni e che un buon corso di informatica dura mediamente 6 mesi, a 30 anni scegliendo questa soluzione, hai praticamente un'esperienza decennale in quel campo surclassando letteralmente l'ingegnere, il fisico, il matematico ed il laureato di turno. Lo sbocco naturale di ingegneria informatica è un altro, ma in Italia non ci sono posti da ricoprire in quell'ambito. Di solito ti laurei, fai uno stage di 6 mesi, vieni assunto a 1100 euro al mese, fai carriera pian pianino. Orari di lavoro: minimo 9:00 alle 18:00 lunedì venerdì minimo, se fai il consulente anche tranquillamente le 9 di sera. Ho amici ingegneri consulenti, product manager ecc. che devono essere disponibili anche a Natale per i clienti potenzialmente. Le cose stanno mediamente così per chi si laurea e aspira ad un lavoro in azienda nel campo dell'informatica :).

    :ciauz:

    P.S. ho un amico svedese che recita quanto segue a proposito del lavoro dipendente:"Sarebbe brutto svegliarsi tra dieci anni e scoprire che hai lavorato per il sogno di qualcun'altro" 😉


  • Super User

    @lafra said:

    Aggiungo in risposta al Rappo che a me è servita per realizzare le mie ambizioni lavorative. Facendo però riferimento al caso specifico di un programmatore non saprei :bho:

    Io non mi discosto molto dalla figura del programmatore, ma non ho una laurea 🙂 (sebbene la prenderò in informatica)


  • Super User

    Ho provato a fare informatica alla facoltà di matematica, poi mi sono annoiato e adesso faccio il seo/progammatore web presso un'agenzia pubblicitaria.

    Se devo essere sincero sono contento della mia scelta anche se ci sono delle precisazioni da fare:

    • se il tuo scopo nella vita è lavorare come seo, allora l'università è solo una perdita di tempo, per la semplice ragione che si acquista + valore lavorando che studiando (anche visto che nessuno ti insegna ciò che serve sapere)

    • se il tuo scopo nella vita è fare il programmatore per sopravvivere allora è inutile fare l'università, ma non credere che acquisterai valore sul campo..o meglio non credere che sia facile come diventare un seo di alto livello..questo perché di programmatori ce n'è un botto di più e ti sfrutteranno per anni prima che tu cominci a contare qualcosa e a diventare indispensabile.

    • se il tuo scopo nella vita è apportare un sostanziale contribbuto all'informatica, allora studia. Ma come dice micky l'italia non può offrirti nulla di appagante come sbocco lavorativo. In sintesi: ti fai il mazzo senza motivo. Ma se ami imparare..se hai manie di perfezionismo, allora studia 🙂

    Dal mio canto l'unico motivo che mi porterebbe a rifrequentare l'università non è la voglia di imparare ciò che mi insegnerebbero, perché non insegnano nulla di indispensabile. Piuttosto i professori hanno una particolare caratteristica in genere: senza accorgersene danno buoni spunti per portare avanti progetti molto interessanti.

    Magari ti parlano di una determinata teoria matematica e te ti rendi conto di poterla applicare ai motori di ricerca. Come Raele che studia dinamica dei fluidi e pensa a google :lol: