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Internet ed oscurantismo
Visto che qui c'è gente un po' di tutte le fazioni partitiche, alcune delle quali mi sembrano pure esperte, vorrei proporre il seguente argomento:
interazione tra malasocietà e internet.Ovvero mi sembra che sia chi tiene il potere (e non parlo di solo di questo o quel governo, ma delle corporazioni e lobby di tutti i colori), che chi dovrebbe diffondere cultura e senso civico, abbia talmente paura di internet e della opportunità di diffusione delle idee attraverso essa, che sui media tradizionali se ne sente parlare quasi solo per pedofilia, sesso malato, droga, terrorismo, bullismo, ecc.. quasi per muovere l'opinione pubblica ad accettare plausibile una censura ed un controllo (ancora maggiore di ora) del nostro mezzo preferito, senza metterne in risalto il potenziale di libertà, democrazia, globalizzazione di buoni intenti, ecc...
Un po' come tenere ad ogni costo burocrazia, messa e testi in latino
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@hogudo said:
Ovvero mi sembra che sia chi tiene il potere (e non parlo di solo di questo o quel governo, ma delle corporazioni e lobby di tutti i colori), che chi dovrebbe diffondere cultura e senso civico, abbia talmente paura di internet e della opportunità di diffusione delle idee attraverso essa, che sui media tradizionali se ne sente parlare quasi solo per pedofilia, sesso malato, droga, terrorismo, bullismo, ecc.. (
Giustissimo!!!!
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Sembrerebbe anche sui quotidiani, ma chiaramente certe notizie e argomenti fanno piu' scalpore di altri, inoltre abbiamo molte generazioni estremamente ricettive a qualsiasi spunto per demonizzare una tecnologia che gli risulta ostica o semplicemente rappresenta un rischio per lo status quo...
...in 4 e 4 = 8 la mia opinione!
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Internet è il fenomeno del secolo e ciò che appare è forse solo la punta dell'iceberg.
Le sue potenzialità di sviluppo ci sembrano tutt'ora senza limiti immediati ed in grado di interagire e coinvolgere tutti gli strati della società.E' una realtà in costante divenire ed è evidente che le varie forze in campo tendano a spingerlo/deviarlo a proprio vantaggio.
Sia chi tiene il potere [indipendentemente dalla posizione politica] che i vari potentati economici, i mass media e gli utenti stessi sono parte di un sottile gioco d'equilibrio sul quale avviene questo sviluppo.
Forse questa è la vera novità; che tra gli attori vi sono stavolta anche gli utenti. Almeno per ora.
Non era mai successo prima.Gli acquirenti di milioni di televisori e frigoriferi dei primi anni '60 si sono limitati a far pesare le loro scelte sugli aspetti estetici/economici dei prodotti e null'altro.
Questa caratteristica è tutt'ora l'espressione del mercato ad esempio dei telefonini, nel quale l'utente resta passivo.Dunque che potentati e governi, forze economiche e di mercato debbano accettare l'utente come interlocutore ed a volte persino subirlo, dubito che faccia loro piacere.
Credo ne vedremo di tutti i colori prossimamente, che ognuna di quelle forze farà il possibile per mettere argini a questa partecipazione di massa.A questa strana forma di democrazia globale e virtuale che ci ha così affascinato e ci vede *attori *partecipi e coinvolti.
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@hogudo said:
Ovvero mi sembra che sia chi tiene il potere (e non parlo di solo di questo o quel governo, ma delle corporazioni e lobby di tutti i colori), che chi dovrebbe diffondere cultura e senso civico, abbia talmente paura di internet e della opportunità di diffusione delle idee attraverso essa, che sui media tradizionali se ne sente parlare quasi solo per pedofilia, sesso malato, droga, terrorismo, bullismo, ecc.. quasi per muovere l'opinione pubblica ad accettare plausibile una censura ed un controllo (ancora maggiore di ora) del nostro mezzo preferito, senza metterne in risalto il potenziale di libertà, democrazia, globalizzazione di buoni intenti, ecc...
E' un problema complesso, legato da un lato all'ignoranza (anche da parte di persone che ricoprono ruoli-chiave nella società), dall'altro lato a interessi di tipo corporativo che Internet va ad intaccare.