- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- GT Fetish Cafè
- Informazioni su radio on line
-
ah dimenticavo di dire (importante)
i 130 euro all' anno sono una tassa che devi pagare alla SIAE
-
Grazie a tutti e due.
Non ho intenzione di aprire una webradio, forse neppure un podcasting (che vergogna, far sentire la mia voce su internet), le informazioni mi servivano perche' ogni tanto mi piace fare ricerche su argomenti non direttamente collegati ai miei studi, un po' per passione, un po' per diletto.
La mia idea era quella di raffrontare i dati temporali da qualche anno fa a questo (o al prossimo) per vedere l'evoluzione delle webradio, e ora che me l'avete suggerito lo raffrontero' con i dati del podcasting per vedere se e/o come esso stia prendendo parte del mercato delle piccole webradio amatoriali, quelle a carattere locale soprattutto, se c'era uno studio gia' pronto sull'argomento sarebbe stato piu' semplice leggerlo.@ arquimede: oltre alla tassa alla SIAE c'e' anche il contratto con la S.C.F. o mi hanno informato male? Il podcasting piu' o meno per circa 100 utenti contemporanei quanta banda richiede? Ora vado a cercare qualcosa sul podcasting.
Stavo leggendo che con la banda ADSL trasmettendo quindi dal proprio PC di casa piu' o meno si possono raggiungere al massimo una decina di utenti contemporanei con una webradio, oltre i quali la ricezione dei pacchetti dati audio diventa difficoltosa, invece trasmettendo tramite un sito hostato? Tutto quello che ho trovato inoltre parla di mp3, mentre io vorrei trovare i dati sulla trasmissione in ogg, formato non proprietario o e' uguale la dimensione?
Con il podcasting piu' o meno, quanta banda servirebbe per un numero di utenti contemporanei diciamo di 100, 200 unita' (credo che un podcasting amatoriale cosi' come una webradio amatoriale non superi questi numeri)?
E' una cosa che faro' con calma, quindi potete anche rispondere tra un mese o quando magari "navigando" trovate qualcosa e pensate: "Mi pare che qualcuno cercasse queste informazioni, ah si... Lkv, ora gli posto il link nel suo vecchio 3d".
-
si, sono andato a vedere subito dopo che ho letto il tuo post:
il sito della SCF è http://www.scfitalia.it
Nel sito però danno soltanto il prezzo per la licenza per studi professionali, quindi diciamo che una tipologia che ci potrebbe interessare (riproduzione musicale e comunicazione, ma interessa più un supermercato che noi) costa da 216 a 630 euro l' anno a seconda della grandezza dell' esercizio, piuttosto caro.
Con questo faccio prima con un "taglia e cuci"[Webradio e webcasting
A seguito dall?accordo internazionale per il webcasting, siglato nel 2003, SCF ha ultimato le procedure per la concessione delle licenze in Italia per le trasmissioni di musica registrata via Internet.
E' ora possibile ottenere l?autorizzazione per l?utilizzo delle registrazioni a mezzo web, ovvero per la diffusione di musica registrata attraverso la rete tramite le diverse modalità:
- Webradio
- Web TV
- Siti che consentono lo streaming e/o il download di musica a pagamento.
Per richieste, informazioni o chiarimenti contattateci presso i nostri uffici oppure a [email][email protected][/email] (da www.scfitalia.it) ]
Riguardo alla diffusione amatoriale (streaming e download di musica gratuito) non ne fa accenno.
Riguardo alle questioni tecniche che mi hai posto (mi gratto la testa
)
premetto che forse tecnicamente forse sono il + ignorante di tutto il forum, quindi quello che ti dico prendilo con le molleLa prima volta che ho sentito parlare di "podcast"un anno o due fà su radiodue mi sono detto "questi hanno scoperto il fuoco al tatto e la cacca al puzzo", pensando che il podcast non fosse altro che la registrazione audio di qualsiasi cosa vada dalla lettura di una poesia alla trasmissione di "Mister LobaLoba" con il mio (sarcastico) commento all' inizio e alla fine della canzone prima registrato alla migliore qualità possibile con il mio computer e poi convertito in un file audio di qualsiasi formato offra qualità audio soddisfacente e dimensioni contenute, fare una paginetta "HO FATTO UN PODCAST :):):) !!!", caricare il file in questione su un server tipo "rapidshare", mettere un link al file suddetto ed eccomi trasformato in un "podcaster" , ma con il tuo post mi hai fatto venire qualche dubbio (mi rigratto la testa ).
Mi raccomando Lkw, se scopri qualcosa non tenertelo per te, passalo anche a noi
-
@arquimede said:
si, sono andato a vedere subito dopo che ho letto il tuo post:
[...]Mi raccomando Lkw, se scopri qualcosa non tenertelo per te, passalo anche a noi
Grazie, dovrei mandare loro una email per chiedere informazioni.
Tranquillo, appena ho piu' informazioni posto qui. Il fatto e' che si tratta di una ricerca a tempo perso, per cui andra' per le lunghe.
Comunque e' piu' costoso di quanto immaginassi.
-
@Lkv said:
La mia idea era quella di raffrontare i dati temporali da qualche anno fa a questo (o al prossimo) per vedere l'evoluzione delle webradio, e ora che me l'avete suggerito lo raffrontero' con i dati del podcasting per vedere se e/o come esso stia prendendo parte del mercato delle piccole webradio amatoriali, quelle a carattere locale soprattutto, se c'era uno studio gia' pronto sull'argomento sarebbe stato piu' semplice leggerlo.
Non sono a conoscenza di studi specifici, però ti posso suggerire di provare a fare una ricerca su [url=http://www.tesionline.it/]TesiOnline (sito del Corriere della Sera che raccoglie migliaia di tesi di laurea): è molto probabile che negli ultimi anni più d'un* studente(ssa) di Scienze della Comunicazione si sia laureat* con una tesi sulle web radio o sul podcasting, e che la sua tesi sia reperibile su TesiOnline.Ti segnalo anche una storica web radio indipendente italiana, [url=http://www.loser.dj/]Loser WebRockRadio: attiva dal 1998 (!), anno in cui aveva iniziato le "trasmissioni" in streaming RealAudio, ha da poco [url=http://loser.blog.tiscali.it/np2511398/]chiuso i battenti. Trasmetteva esclusivamente musica indie italiana. Online c'è l'[url=http://www.radiox.it/loser/archivio.htm]archivio delle puntate dal 2001 ad oggi.
-
Grazie ArkaneFactors.
Allora, per chiunque fosse interessato, ho scritto una email alla scf, appena mi risponderanno postero'.
Finora ho trovato queste discordanti informazioni:
SCF:
NOTA il titolare nella presente categoria, quando, in aggiunta a quanto dianzi meglio specificato, la capacità della banda utilizzata non sia superiore a 640 Kbit/secondo e quando all?interno del Sito medesimo non compaia alcuna forma di pubblicità e/o sponsorizzazione.Costo 350 euro Annui
Non e' chiaro se banda uscente o banda entrante, comunque per bande superiori dovrebbe essere superiore anche il costo (640Kbit/s sono circa 7 ascoltatori contemporanei).SIAE:
fino a 30 ascolti contemporanei paghi 240 euri annuioltre i 30 ascolti contemporanei paghi i 480 euri annui
In realta' quando dice oltre 30, bisogna comunicare il numero alla SIAE che determinera' il prezzo, almeno, da quanto ho capito.
Per cui si tratta di webradio gia' avviate, altrimenti a priori come posso conoscere il numero di utenti?In piu' nel sito della SIAE dicono:
WebRadio
L'autorizzazione per le webradio è rivolta ai soggetti titolari di siti che hanno come unico contenuto musicale una programmazione predefinita in cui l'utente non può in alcun modo accedere a contenuti musicali on demand.
L'Autorizzazione prevede distinte tariffe per le seguenti categorie:
-
web radio commerciali: sono tali quelle che danno luogo a introiti diretti o indiretti attraverso il sito o sono inserite in siti che promuovono attività commerciali o professionali, servizi, prodotti.
-
webradio istituzionali o di organismi pubblici: sono tali se appartenenti a fondazioni, onlus, istituzioni, enti locali e non generano in capo ad essi alcun vantaggio commerciale diretto o indiretto.
-
web radio personali: sono tali le web radio presenti su siti di persone fisiche, privi di introiti e di finalità commerciali, anche indirette.
Per quanto riguarda la SCF a detta di molti l'utilizzatore in legittimo possesso di un'opera non direttamente derivante dal supporto originale non dovrebbe essere soggetto al diritto connesso invocato da SCF ed altre analoghe societa' private.
E inoltre c'e' chi contesta la legittimita' della "tassa" alla SCF:
http://www.conna.it/notizie_online/20050308.htmNon e' chiaro inoltre se la SCF si paghi solo in caso di scopo di lucro della webradio (basta anche un banner adSense per fare della webradio una webradio a scopo di lucro).
SCF intende concedere in licenza al Licenziatario, che intende acquisirli, alcuni diritti di utilizzazione delle Registrazioni Fonografiche di titolarità dei Mandanti, per consentire al Licenziatario di metterle a disposizione del pubblico tramite il Sito ed entro i limiti del territorio [...]
Registrazione fonografica indica qualsivoglia registrazione originale di un'opera musicale - per tale intendendosi il singolo brano musicale, nonche' le singole parti di composizioni di musica classica o di esecuzioni jazz - fissata su qualsiasi supporto fonografico, oggi conosciuto od inventato in futuro (es. compact disc, musicassetta, mini disc, ecc.), regolarmente pubblicata dai produttori fonografici Mandanti e da essi posta in commercio.
Per cui sembrerebbe basti acquistare mp3 da internet per non dover pagare nulla alla SCF in modo assolutamente legale. Resta ovviamente da pagare la SIAE.Come sempre laddove la legge ha lacune l'informazione e' discordante.
Non so voi ma io non ho ancora capito nulla, aspetto la risposta della SCF, poi scrivo anche alla SIAE.<edit>Piccola rettifica, nell'art 72 del contratto con la SCF c'e' scritto che il produttore ha diritto sui suoi supporti e sui suoi derivati autorizzati, ed essendo illegale utilizzare files musicali non autorizzati (ecco che ritorniamo al punto di partenza), iTunes infatti, nella licenza precisa che i files forniti non sono autorizzati a fini broadcast. </edit>
-
-
Per i podcasting:
per i siti amatoriali, gestiti cioe' da persone fisiche e perlopiu' senza scopo di lucro, si prevede che il sito che ospita i podcast paghi 120 euro l'anno ma soltanto se la quantita' di musica trasmessa non supera il 25 per cento del totale dei contenuti presenti nel podcast. Sopra questa percentuale, e fino al 75 per cento, il prezzo della licenza sale a 440 euro annui.
Tutto questo, pero', solo se il podcast non e' molto popolare: sopra i mille download, infatti, alle trasmissioni amatoriali vengono comunque applicate le tariffe stabilite per i podcasting commerciali, che per ora non mi interessa.Va poi considerato che se uno gia' paga i diritti SIAE per la webradio e' coperto anche per il podcasting.
AGGIORNAMENTO del 29 Maggio:
La SCF mi ha risposto cosi':Gentilissimo sig. x,
Per quanto riguarda la licenza per web radio amatoriale, Scf mette a disposizione un contratto di licenza che prevede un compenso streaming di ? 350 annui e un limite di banda passante di 640 k/bit sec.
Per quanto riguarda il podcasting la situazione è diversa.
Scf ha il mandato di gestire alcuni dei diritti delle case discografiche e, nel caso del podcasting, si tratterebbe di attività di download per la quale le case si riservano il diritto di fornire direttamente le licenze.
In questo caso è quindi necessario fare riferimento direttamente alle singole etichette.
Con i migliori salutix x
Il che significa complicazioni su complicazioni.
-
Posto qui le cose che ho trovato stasera, penso ti interesseranno
http://www.andreabeggi.net/2005/03/24/come-creare-una-webradio
il titolo parla chiaro senza bisogno di dire altrohttp://www.live365.com/index.live
questo è un hosting specializzato sulle web-radio, parte da 9,95 dollari al mese, tasse escluse (SIAE e SCF)http://www.spacialaudio.com/products/sambroadcaster/
questo invece è un programma a pagamento per creare una web-radio che sulla carta sembra essere interessanteIo continuerò a cercare come si "podcasta" musica legalmente, a che prezzo, appena trovo qualcosa lo posto qui che non si sa mai, potrebbe interessare
A rileggerci
-
Stasera ho trovato un' altra cosa anche io sul podcasting(musicale):
http://www.apogeonline.com/webzine/2005/07/26/18/200507261801Se non può permetterselo la BBC tanto meno possiamo noi
-
Credo che il podcasting possa essere un ottimo strumento per chi lo usa per diffondere informazioni, opinioni "vocali", o musica da lui prodotta (piccoli gruppi emergenti senza casa discografica, pochissimi gruppi che diffondono gratuitamente la loro musica con la possibilita' di modificarla (soprattutto nella "musica sperimentale").
Nell'ambito del giornalismo il podcasting e' molto interessante, seguo un convegno, faccio interviste e metto online queste registrazioni col podcasting.Gli altri forse sarebbe il caso che ci rinunciassero, a meno di andare contro le regole, il che avviene per la maggior parte dei podcasting e delle webradio.
-
Credo esista una soluzione più economica per creare podcast o una web-radio senza pagare tasse alla SIAE o SCF.
Sto pensando all'utilizzo di musica coperta dai diritti Creative Commons.
In quel caso credo (ma ve ne chiedo conferma) non sia necessario pagare diritti a nessuno se non si utilizzano per scopi commerciali,e pagare solamente gli autori se si inserisce della pubblicità.
Voi ne sapete niente?
alcuni link per saperne d più,e che mi fanno pensare sia così: creativecommons.it e jamendo.com
Per quanto riguarda siti che permettono di trasmettere ho trovato Radionomy.com ,finora è ancora in versione Beta ma mi sembra interessante.