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L'isola del giorno Prima - Umberto Eco
Eco è uno dei massimi maestri viventi di semantica ed insegna semiotica alla Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna della quale è Presidente.
Oltre ad essere filosofo, studioso di estetica medievale e linguistica, è considerato uno dei nostri migliori scrittori contemporanei.
Uno dei suoi romanzi, Il nome della Rosa, è stato riportato sullo schermo con forte successo interpretato da Sean Connery.
L'isola del giorno prima narra le vicende di Roberto de la Grive, che qualcuno ha ritenuto essere un suo possibile antenato, impegnato nella ricerca del metodo per misurare con certezza i meridiani.
La vicenda si svolge agli antipodi; dalla parte esatta opposta al meridiano di Greenwich, dove di quà è oggi e dilà è ieri.
Quasi prigioniero sulla Daphne, all'ancora di fronte all'isola del giorno prima, Roberto passa in rassegna la sua vita, i suoi studi e le sua varie avventure, e così facendo regala al lettore incredibili e fantastici flashback che, visto il livello di preparazione dello scrittore, divengono veri e propri trattati di semiotica, semantica, storia e persino alchimia, in quanto tra i tanti marchingegni presenti sulla nave atti a tentare la misurazione del tempo e poterlo comparare all'ora di Londra, esiste pure la polvere di simpatia, che cosparsa sull'arma che ha prodotto una ferita, fa gemere a distanza chi l'ha subita.
La vicenda è tratta da fatti realmente accaduti e riportati da Abel Tasman , lo scopritore della terra detta poi Tasmania, il quale arriva su una serie di isolette (che registra a 17,19 gradi di latitudine sud e 201,35 gradi di longitudine) e trova le carte di Roberto che consegna alla Compagnia delle Indie Olandesi perché sà della presenza del problema delle longitudini. Difatti è solo dopo la scoperta del cronometro marino che le carte vengono rese pubbliche.
Umberto Eco è un mostro, e chi riuscirà a superare le prime 30-40 pagine iniziali del libro ne vedrà la narrazione trasformarsi in musica.
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Presentazione interessantissima di un testo forse meno conosciuto rispetto ad altri libri arcinoti di Eco, quali Il nome della rosa o Il pendolo di Foucault. Grazie Andrez per il contributo.
Apprezzo molto Umberto Eco, che ho imparato a conoscere in questi anni come scrittore, bibliofilo, giornalista, saggista e perfino barzellettiere (è un eccelso narratore di aneddoti divertenti): il suo Il nome della rosa, non sempre facilissimo da leggere, resta un testo superlativo per invenzioni, idee e spunti di riflessione - la struttura della biblioteca in cui si aggira il decano Jorge da Burgos mi lascia ancora oggi emozionato e stupefatto.
Inoltre, Eco ha redatto un breve ma utilissimo saggio intitolato Come si fa una tesi di laurea, che contiene una miriade di ottimi suggerimenti per la redazione di questo tipo di documenti, anche in ambiti scientifici o giuridici (il libro, però, si rivolge per lo più a studenti di Lettere o corsi di laurea affini).
Qualcuno ha letto per caso altri libri dello stesso autore? Che ne pensate? Li trovate grandi opere o magari calcolate "macedonie" di elementi messi insieme da un esperto di comunicazione che sfrutta al massimo la sua "versione letteraria" delle tecniche SEO?