• User Newbie

    Per quanto riguarda la franchigia e di 6700 euro e non 8000 .chi è fuori fascia (20km) deve dichiarare il reddito all italia ( modello unico o 730) su un reddito di 40000 chf l anno la tassazione e di 5700 euro..


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti,

    sono alla ricerca dell'ennesima conferma o smentita a quanto sto per chiedervi.
    Vi illustro brevemente la mia situazione.
    -Da Giugno 2014 sono dipendente a tempo indeterminato per una società di Zug (Cantone di Zug non direttamente confinante con l'Italia).
    -Il mio redditto li prodotto è esclusivo, non ne ho altri ne in Italia ne in altri stati esteri.
    -Ovviamente le tasse le pago alla fonte in Svizzera
    -Non ho un conto corrente Svizzero in quanto mi faccio depositare lo stipendio sul conto Italiano.
    -Risiedo in un comune facente parte parte della fascia di confine oggetto di uno speciale trattamento tributario per i redditi di lavoro dipendente in base all'accordo con la
    Svizzera del 3 ottobre 1974.

    In merito a se presentare o meno la dichiarazione dei redditi in Italia, sono giunto alla conclusione che la risposta sia SI, la devo fare, perché nonostante per il cantone di Zug io sia un frontaliere con regolare permesso G emesso da tale cantone, nostante io risieda in un comune della fascia di confine, lo stato Italiano (se non erro) non mi riconosce lo status di frontaliere in quanto il sopra citato cantone non è direttamente confinante con l'Italia, quindi sono considerato un normalissimo cittadino Italiano residente in Italia che lavora all'estero.
    Voi che dite, sono eccessivamente pessimista? 🙂

    Ho esposto la mia situazione ad un CAAF e, per iscitto, al contact center dell'Agenzia delle Entrate, ed entrambi mi hanno risposto che NON sono tenuto a presentare la dichiarazione dei reditti in Italia. :mmm:

    Vi copio per maggiore chiarezza la risposta della Agenzia delle Entrate, che mi sta creando i dubbi sul da farsi. :bho:

    "L'articolo 1, comma 175, dispone che "...a decorrere dal 1 gennaio 2014, il reddito da lavoro dipendente prestato all'estero in zona di frontiera o in altri paesi limitrofi al territorio nazionale, in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto, da soggetti residenti nel territorio dello Stato italiano, concorre a formare il reddito complessivo per l'importo eccedente 6.700 euro". In linea generale, è "frontaliero" il lavoratore dipendente che, quotidianamente, varca la frontiera dall'Italia e si reca a lavorare all'estero, in zone di confine.
    Nell'ambito dei lavoratori dipendenti, tuttavia, permangono talune specificità. Ad esempio, i frontalieri italiani che risiedono in Italia e lavorano in Svizzera godono (in alcuni casi) di una ulteriore agevolazione. Al riguardo, l'articolo 15, paragrafo 4, della Convenzione per evitare le doppie imposizioni stipulata tra lo Stato italiano e la Confederazione elvetica, ratificata con legge 23 dicembre 1978, n. 943, stabilisce che il regime fiscale applicabile ai redditi ricevuti in corrispettivo di un'attività dipendente dei lavoratori frontalieri è regolato
    dall'accordo concluso tra l'Italia e la Svizzera relativo alla imposizione dei lavoratori frontalieri e alla compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine del 3 ottobre 1974. Secondo l'articolo 1 di tale accordo, i salari, gli stipendi e gli altri elementi facenti parte della remunerazione che un lavoratore frontaliero riceve in corrispettivo di una attività dipendente sono imponibili solo nello Stato in cui tale attività è svolta. Il ministero dell'Economia e delle Finanze, con apposito decreto emanato con cadenza biennale (cfr.
    decreto 18 luglio 2012), individua, tra l'altro, i comuni (formalmente e non fisicamente) "di confine", il cui territorio è compreso, in tutto o in parte, nella cd. "fascia di 20 km" dalla linea di frontiera con l'Italia dei tre Cantoni. Quindi la nozione di frontaliere (in senso stretto) riguarda soltanto i lavoratori dipendenti che quotidianamente si recano dalla propria residenza, sita in un Comune prossimo al confine, nell'ambito della "fascia di 20 chilometri" dallo stesso, in uno dei suddetti Cantoni confinanti con l'Italia. In tal caso, il lavoratore
    (italiano che si reca in Svizzera) è fiscalmente esente in Italia e tassato nella Confederazione . Per i frontalieri italiani oltre la fascia di 20 chilometri, invece, è applicabile la disciplina della dichiarazione dei redditi in Italia con una franchigia (di 6.700 euro) e del credito d'imposta. Ai fini del trattamento fiscale dei redditi di lavoro dipendente prestato dai frontalieri,come nel suo caso, continua ad essere disciplinato nei limiti e nei termini di cui al citato accordo bilaterale del 3 ottobre 1974 e non dovrebbe rilevare, pertanto, in Italia."

    Io penso che la persona che ha risposto non si sia presa la briga di constatare che Zug non è direttamente confinante e, non da meno, l'uso del condizionale lascia spazi interpretativi. Insomma, chiedo una risposta certa e mi viene scritto che "forse" (non dovrebbe rilevare) non devo pagare in Italia.
    Se non ne verrò a capo la prossima mossa sarà quella dell'Interpello :arrabbiato:

    Grazie in anticipo a tutti coloro vorranno rispondermi

    Andrea


  • Super User

    Caro Andrea... l'Italia è famosa per le sue leggi che, da che lato le guardi, assumono connotati differenti...
    Quel "forse" a fine messaggio è molto ambiguo, ma lo considererei valido.


  • User Newbie

    Ciao Matteo,
    infatti la descrizione che più si addice è "Ufficio complicazione affari semplici", altro che Agenzia delle Entrate.
    Entrate nel senso che una volta che entri nel loro vortice no ne esci più!!!!:eheh: Tanto se sbagli chi ci va di mezzo è il contribuente mica loro.

    Non solo usano il condizionale ma in calce alla mail ricevuta c'è scritto:
    "Questa risposta è resa a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare n.42/E del 5 agosto 2011 e non a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000."


  • User Newbie

    Ciao Andrea,

    sono nuova di questo forum e mi permetto di risponderti perchè mio marito si trova in una situazione molto simile alle tua:

    • lavora in Canton Turgovia a tempo indeterminato con permesso G
    • risiede nella fascia dei 20 Km
    • rientra a casa una volta alla settimana
      da mesi sto chiedendo a tutti, e mi sembra di capire che siccome il canton Turgovia non versa i ristorni le tasse vadano pagate anche in Italia.
      Ora quello che vorrei capire è come vanno calcolate.
    • come frontaliere fuori zona con franchigia di 6700 euro
    • oppure considerando che mantiene la residenza in Italia ma soggiorna per più di 183 gg all'estero possono essere prese in considerazione le retribuzioni convenzionali come previsto da comma 8 bis art. 51 TUIR

    Qualcuno sa qualcosa di più a proposito delle retribuziioni convenzionali?

    Ciao Vittoria


  • User Newbie

    Ciao Vittoria,
    grazie per la tua risposta, almeno so di non essere il solo in questa situazione 🙂
    Nel frattempo ho chiesto consulenza ad un commercialista il quale mi ha detto che deve approfondire l'argomento perché anche a lui non è molto chiaro come procedere. (andiamo bene) 😮
    Mi vien voglia di non dichiarare nulla e poi di cambiare definitivamente residenza....quando uno vuol fare le cose per bene e onestamente, in questo paese non ce la fa.....❌x:x

    Ciao
    Andrea


  • User Newbie

    Ciao Andrea,

    il mio commercialista non mi ha saputo rispondere, i sindacati mi hanno detto che vanno pagate come frontaliere fuori zona, ho parlato anche con un impiegato dell'agenzia delle entrate ma non mi ha saputo rispondere con certezza (se non lo sanno loro!).
    Forse la soluzione per mio marito è come dici tu prendere il permesso B e cambiare residenza, ma mi hanno anche detto che se la moglie rimane in Italia deve comunque pagare le tasse anche in Italia, però calcolate sulle retribuzioni convenzionali, più chiaramente la cassa malati Svizzera.
    Quindi sono nella confusione più totale. Vorrei essere in regola ma non vorrei neanche pagare dei soldi non dovuti.
    Se sento qualcosa di nuovo te lo faccio sapere.
    Ciao Vittoria


  • User Newbie

    Gentile dottorfisco,
    le sottopongo anche io una domanda.
    Risiedo in Italia, ho un contratto annuale al 40% in Svizzera dove mi reco 1/2 volte alla settimana. Ovviamente la mia residenza è nota al cantone che mi trattiene alla fonte le dovute imposte. Devo dichiarare in Italia? Devo dichiarare se eccedo gli 8000 euro annui? Cosa cambia con i nuovi accordi sul segreto bancario? Devo sottoscrivere la Voluntary disclosure appositamente creata? Dove trovo indicazioni univoche a riguardo? i link da lei gentilmente offerti sopra non sono più validi. Grazie mille


  • User Newbie

    Scusate una domanda e spero sia attinente....se qualcuno ha informazioni in merito.
    Sono cittadino italiano con padre nato in Svizzera a Zurigo e trasferito (mio padre) in Italia all'età di anni 12.
    Ora mi padre è deceduto da anni e chiedevo se potevo avere i requisiti per avere la residenza in svizzera e viverci.
    Grazie


  • User Newbie

    Buongiorno, ho appena ricevuto offerta di lavoro da società di Zurigo ma manterrei residenza a Milano e lavorerei a MIlano e nel resto d'europa, come funziona con le tasse e contributi sociali?grazie per l'aiuto


  • User Newbie

    Salve, la mia domanda è molto diretta ma credo d'interesse comune.
    Vivo e risiedo a Verona, contratto con società svizzera a tempo indeterminato da settembre 2015.
    Il mio lavoro si svolge prevalentemente in Italia e all'estero (non Svizzera), sono in possesso di permesso G.
    Mi reco in Svizzera un giorno ogni due settimane.

    Con questa situazione...

    • posso considerarmi frontaliero?
    • ma soprattutto ho diritto, per quando farò la dichiarazione dei redditi in Italia, alla detrazione della franchigia prevista per frontalieri oltre i 20 km?

    Grazie a chi mi potrà rispondere!


  • User Newbie

    Ciao a tutti,

    Mi trovo in una situazione simile anche se il mio contratto di lavoro è legato a una società cipriota, lavoro primncipalmente in Grecia e Spagna ma sempre sotto contratto cipriota.

    Qualcuno può aiutarmi a capire come funziona il discorso contributivo e il discorso legato alle tasse da pagare in italia?

    Grazie


  • User Newbie

    Salve a tutti!

    Ho scoperto stasera questo forum e spero ci sia qualcuno che possa chiarire i miei dubbi....

    Sono italiana ma vivo e lavoro a Zurigo (trasferimento a marzo 2015 e permesso B da maggio 2015).
    In Svizzera pago giá le tasse con imposizione alla fonte.
    Sottolineo, però, che sono tuttora iscritta all'anagrafe del mio comune di residenza italiano.
    Devo presentare una dichiarazione dei redditi in Italia?

    Ringrazio anticipatamente chiunque possa aiutarmi!


  • User Newbie

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  • User Newbie

    Salve,

    Ho un quesito da porre relativamente alla mia posizione fiscale in Italia.

    Lavoro con un contratto a tempo indeterminato in Svizzera (Basilea) mentre la mia famiglia risiede in Italia. Effettuo dalle due alle tre visite mensili alla mia famiglia (prevalentemente week-end) e sono iscritto regolarmente all’AIRE.

    Il mio stipendio e’ tassato alla fonte in Svizzera (permesso B) ed in Svizzera ho locato regolarmente un appartamento ed effettuato una polizza di assicurazione sanitaria.
    Trascorro piu' di 184 giorni all'anno in Svizzera.

    Potreste darmi dei chiarimenti rispetto alla mia posizione fiscale in Italia?
    Posso considerarmi come residente fiscalmente in Svizzera?

    Grazie

    Eduardo


  • User Newbie

    @paolo_pirovano said:

    Ciao a tutti,
    volevo portare il mio contributo in fatto di reddito prodotto all' estero.

    Ecco la mia situazione:
    Residente in Italia: Roma (Comune ovviamente fuori dai tradizionali 20km)
    Assunto a tempo indeterminato per un' azienda svizzera: Lugano
    Permesso da fronatliere (rientro settimanale)
    Soggiorno a Lugano per piu' di 183 giorni all' anno.

    Concordo su tutto quanto detto nel link per cio' che riguarda i cosi' detti nuovi frontalieri ocst.com/pagine/tassazione_fuorizona.htm (mettete www davanti al link).

    tranne quanto segue:
    "...si farà riferimento alla disciplina generale dettata dall'articolo 15, paragrafo 1, della Convenzione contro le doppie imposizioni conclusa fra Italia e Svizzera, ai sensi del quale il reddito di lavoro dipendente prodotto in Svizzera da un residente italiano è tassato sia in Italia che in Svizzera. "

    Secondo me quanto espresso dall' agenzia dell' entarta non e' corretto.
    A tal proposito vi rimando al seguente link: **altalex.com/index.php?idstr=58&idnot=7682 **(mettete www davanti al link).

    Qui viene spiegato , secondo il mio modesto parere in maniera corretta l' interpretazione dell 'aricolo 15. In questo caso si fa riferimento all' accordo bilaterale tra l' Italia e la Francia. L' articolo 15 per quasi tutte le convenzione è lo stesso (è quello del modello OCSE).

    Se confrontate l' aticolo 15 della convenzione Italia-Francia con quello tra l' Italia e la Svizzera vedrete che a parte il paragrafo 4 (che tratta i frontalieri) le parole sono le stesse.

    Estrapolo dal link l' interpretazione che la cassazione da' all' articolo 15 della convenzione italo-francese:
    "L'art. 15, paragrafo 1, della convenzione italo-francese, disciplina specificamente la tassazione dei redditi derivanti da "lavoro subordinato" e dispone che "i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato riceve in corrispettivo di un'attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non venga svolta nell'altro Stato. Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite atal titolo sono imponibili in questo altro "Stato." In altri termini, il criteri primario per la individuazione dello Stato legittimato ad effettuare il prelievo fiscale, sui redditi derivanti da lavoro subordinato, resta quello della residenza del contribuente. Tuttavia, se l'attività lavorativa viene svolta in uno Stato diverso da quello della residenza, viene riconosciuto a tale Stato il potere di effettuare il prelievo (territorialità della fonte del reddito). In pratica, in questa seconda ipotesi, lo Stato di residenza rinuncia ad applicare il criterio della tassazione oggettivo in base al presupposto soggettivo e dell'"utile mondiale", riconoscendo all'altro Stato contraente il diritto di applicare il criterio di tassazione oggettivo in base alla territorialità della fonte del reddito, in ragione della reciprocità della autolimitazione. Quindi, nella specie, in assenza di altre norme, la S. avrebbe dovuto essere tassata in Italia, luogo di produzione del reddito (inconformità anche alle disposizioni del TUIR)."

    Ditemi voi perche' lo stesso articolo (il 15) deve essere interpretato in maniera differrente per l' accordo italo-svizzero.

    Grazie per l'attenzione.

    Salve, vorrei porre una domanda..

    Io vivo a Losanna, ho un permesso B con contratto di lavoro indeterminato...vorrei andare a vivere con la mia famiglia ad Aosta. posso richiedere il Permesso Frontaliere e come funziona?

    Grazie, un saluto

    Davide


  • User Attivo

    @Teju said:

    In pratica in Svizzera paghi un TOT di tasse ed in Italia paghi quanto avresti pagato guadagnando quella cifra, meno le tasse già pagate in Svizzera.
    concordo con chi mi ha preceduto
    In particolare paghi le tasse in Svizzera con cui l'Italia intrattiene la convenzione contro la doppia imposizioni e le paghi in italia recuperando il credito di imposta ex art 165 tuir per le imposte gia pagate in Svizzera
    con questo distinguo la nozione di frontaliere (in senso stretto) riguarda soltanto i lavoratori dipendenti che quotidianamente si recano dalla propria residenza, sita in un Comune prossimo al confine, nell’ambito della “fascia di 20 chilometri” dallo stesso, in uno dei suddetti Cantoni confinanti con l’Italia. In tal caso, il lavoratore (italiano che si reca in Svizzera) è fiscalmente esente in Italia e tassato nella Confederazione. Per i frontalieri italiani oltre la fascia di 20 chilometri, invece, è applicabile la disciplina della franchigia (di 6.700 euro) e del credito d’imposta.
    mich


  • User Newbie

    Ciao a tutti volevo chiedervi una info ho la residenza a Roma dovrei iniziare a lavorare nel canton ticino con uno stipendio di 5000ch al mese volevo chiedervi come sarebbe la tassazione se resto con la residenza in italia?La ditta per cui lavoro dice che mi farebbe la tassazione alla fonte,mi aiutate a capirci qualcosa? dovrò versare la differenza allo stato italiano facendo il modello unico in italia?


  • User Newbie

    @bluewolf said:

    Mi riallaccio a questa risposta per capire una cosa:

    Se un residente in Italia di Milano, viene assunto da una società in Svizzera, di un titolare svizzero, a Zurigo, quindi un cantone che non è nella fascia di confine, risiede lì per la maggior parte del tempo per svolgere il suo lavoro quindi più di 183 giorni per svolgere il suo lavoro con rientro a casa periodico (settimanale, bisettimanale, mensile, ecc.) ma mantiene comunque residenza, famiglia e prima casa di proprietà in Italia come viene trattato fiscalmente?

    Mi sembra di aver capito che in questo caso le tasse vengono pagate in Svizzera per i redditi prodotti in Svizzera.

    Ciao bluewolf,

    a distanza di anni la situazione per i contribuenti non è ancora chiara. Io sono nella tua stessa situazione, ovvero residente a Como e da gennaio mi trasferirò a Zurigo con contratto di 1 anno. Io pensavo mi dessero il permesso "L", però a questo punto farò richiesta del permesso "G" con rientro settimanale.

    Tu come hai assolto i doveri fiscali?

    Grazie in anticipo.
    Andrea


  • User Newbie

    Ciao a tutti,
    mi accodo a questo thread seppur "vecchio" in quanto sono un residente italiano (fuori dalla fascia dei 20km seppur di poco) che ha ricevuto una proposta di assunzione da una società svizzera operante nel settore consulenza informatica. La sede dell'azienda è nel Canton Ticino ma lavorerei presso un cliente sito a Milano. Ovviamente trattandosi di un'attività di consulenza potrebbe in futuro essermi richiesto di lavoro in un'altra città italiana o svizzerra.
    L'azienda mi fornirà il permesso G e tratterrà le tasse in Svizzera. Ovviamente sono consapevole che dovrò versare anche una parte aggiuntiva di tasse in Italia in quanto residente fuori dalla fascia dei 20km.

    Pagando le tasse in Svizzera ED in Italia sarei tranquillo oppure potrebbero nascere problematiche circa la sede del lavoro a Milano?
    Spulciando alcuni siti/blog/forum sembra che questa casistica sia abbastanza comune. Esiste una normativa/circolare che possa fornirmi un chiarimento in merito?

    Grazie