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Sono stato ad Auschwitz anni fa.
Eravamo un gruppo e la cosa che tra le tante colpì più di tutte, fu che per 3 giorni, pur essendo una comitiva, nessuno di noi riuscì più a ridere.
Il giorno della memoria.
Per non dimenticare.Quella di voler dimenticare, o meglio di negare ciò che è stato, è solo una infamia ed è il primo passo per preparare la prossima che verrà.
Pur non condividendo quasi mai le sue posizioni politiche, sono davvero grato a Fini per aver trovato la forza e la volontà di essere in [url=http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/memoria/finigrama/finigrama.html]questo caso un uomo politico serio, e dalla parte della democrazia.
Occorre in effetti un grande coraggio ed un forte progetto politico democratico per arrivare, lui segretario di Alleanza Nazionale, a definire il fascismo "[url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html]male assoluto".
Tocca quindi a noi sinistrosi ribadire che forse il comunismo potrebbe essere stato pure peggio.
Qualcuno a sinistra ha questa forza o si fa tutti un passo indietro?
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@Andre@ said:
Tocca quindi a noi sinistrosi ribadire che forse il comunismo potrebbe essere stato pure peggio.
Togli pure il forse!
Nessuno sapeva di tutti questi morti o di quello che accadeva nei campi prima dell'avanzata russa o americana.In Russia, non è mai andato nessuno a filmare... non ci sono arrivate immagini.
Eppure è accertato che il regime comunista da Stalin in poi ha causato molti più morti, nelle regioni interne all'ex Urss, di quelli causati dall'intera seconda guerra mondiale.
Ci sono state opere di sterminio esattamente uguali a quelle operate dal nazismo.
E parliamo solo della Russia...
Se poi ci aggiungessimo Cina e company...Il mio cane ha circa 13 anni e si chiama Prodi... solo per dirti che non sono di destra
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Allora, prima di tutto, chiamare un cane Prodi non è prova inconfutabile dell'essere un compagno.
Secondo:
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per valutare se forse il comunismo sia stato anche peggio del fascismo possiamo ipotizzare come unità di misura utilizzabile il numero dei morti che hanno totalizzato?
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o vogliamo metterci nel conto anche il fattore tempo; se cioè il fatto che le stragi siano state perpetrate in modo più diluito o concentrato possa essere considerato un'attenuante o un'aggravante...
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o se esistono altri fattori, se possibile ancor più gravi, che possano definire il concetto di peggio.
Ma aprirei un'altro thread su questo argomento, che secondo me lo merita.
Continuiamo a parlare qui del giorno della memoria.
Per non dimenticare.
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@Calogero Dimino said:
Il mio cane ha circa 13 anni e si chiama Prodi... solo per dirti che non sono di destra
il mio si chiama Winston ... e sono tutt'altro che di centro/destra.
scusa la battuta, ma forse, come dice andre@, il senso di tutto ciò non può essere il numero di morti che hanno prodotto, perchè il rischio e di non venirne più fuori, la stessa America in cinquant'anni di guerra fredda e di difesa del cosiddetto mondo libero quanti morti ha fatto in america latina, sud est asiatico ecc.? e ci vogliamo mettere dentro anche la politica coloniale della Spagna del XVI° secolo.
Da giovane ho inneggiato alla Cina di Mao, l'inverno scorso ho perso il passaporto a Shangai e quando sono andato a denunciarne lo smarrimento ho sognato lo sbarco dei marines.
il problema non è ammettere da destra o sinistra cosa ha fatto più danno (necessità di una politica priva di idee), esami di coscienza, autocritiche e revisioni sono già avvenuti e continueranno ad esserci, la vera novità, in un mondo reduce dalla guerra fredda (che ha alimentato le ideologie), smarrito da una recessione economica senza precedenti e da una globalizzazione appena iniziata e già fallita, sarebbe quella di una visione diversa delle politiche per il pianeta, non ridotte a scala locale, qualcosa che faccia volare alta l'umanità, (un pò di sani principi da rivoluzione francese insomma) perchè le ideologie (specie le più cattive) nascono sempre quando un popolo "tocca il fondo" (vi ricordate la grande Serbia di recente memoria?) e non ha più da sperare o da raccontare. E questo deve rammentarci il giorno della memoria: che l'umanità ha bisogno di sperare e di parlare.
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Forse è giusto editarmi il post, ma non posso esimermi dal comunicare a voi come l'ho vissuta io...
Vorrei raccontarvi una cosa per mettere in risalto il giorno della memoria.Qualche anno fa, quando mi capitava di fare un po' di politica, venni invitato ad un importante congresso nazionale. Allora come oggi mi interessava tantissimo la storia, di tutte le epoche. Inutile dire che mi è sempre piaciuto capire in maniera analitica, ovvero senza pressioni ideologiche, o provare a indovinare cosa abbia potuto portare milioni di persone ad abbracciare movimenti che hanno poi portato ad un massacro mondiale come quello avvenuto negli anni fino al '45.
Ho sempre pensato che ci dovessero essere motivi o motivazioni indotte e, vi assicuro, vedere le cose da un punto di vista distaccato, da entrambe le parti, ha un sapore teorico intellettuale che, almeno personalmente non potrò, spero di non poter, mai capire.
A suo tempo si parlava di Hitler e di come alcune sue opinioni (similmente a quelle di Mussolini) fossero in linea teorica dalla parte dei cittadini. Io, a tavola, esclamai con un amico di qualche decennio più grande di me, averlo saputo a posteriori, bisognava ammazzarli nella culla.
Di tutto punto, questa persona, che sapevo essere antifacista al 100% mi rispose: "hai detto la stessa cosa che dicevano loro".La mia idea di essere un "intellettuale" ed il mio orgoglio mi misero in uno stato misto tra l'arrabbiato, lo stupito ed il desideroso di sentire le parole successive, che non tardarono ad arrivare (mi scuso anche solo per le pochissime modifiche avvenute in qualche anno nella mia, appunto, memoria):
"Avevo 8 anni e la sera prima, come parecchie sere prima, mio babbo aveva sbraitato con mia mamma, davanti ad una bottiglia di lambrusco, perchè quelle tagliatelle lì non erano state fatte da lei ed andai a letto sentendo una tensione strana in casa. La mattina, " - continuò con gli occhi lucidi - " il babbo ci fece scappare da Marzabotto dicendo che doveva prendere provviste e che ci avrebbe raggiunto poco dopo con lo zio. Non lo rividi mai più... Rividi qualche giorno dopo solo lo zio con i vermi che gli uscivano dagli occhi, ed è la stessa immagine che vedo tutte le sere da 60 anni quando chiudo gli occhi."
Ho riportato questa testimonianza, molto e forse troppo cruda, per condividere con voi il giorno della memoria, sperando che, destra o sinistra che vi sia al governo, l'odio tra gli uomini venga sempre di più soffocato dalla voglia di capire, confrontarsi, impegnarsi per un mondo migliore per tutti, mettere in primo luogo in discussione se stessi e le proprie convinzioni e, soprattutto, non dimenticare.
Mi scuso per il probabile OT e vi prego di discutere sempre, pacatamente, responsabilmente e senza rancori, per migliorare la vita di tutti, visto soprattutto che si svolge in un forum che potrebbe fornire, vista la popolarità sui motori di ricerca, spunto per la formazione nelle nuove generazioni di nuove idee e per la risoluzione di (anche) vecchie problematiche.
Ciao
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grazie per aver condiviso.
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Il razzismo inutile e assurdo di quei tempi, la cosiddetta razza eletta, la conseguente volontà di sterminare un'intera razza è sicuramente e senza ombra di dubbio da condannare. Sicuramente è da ricordare "Il giorno della memoria": Strage, olocausto o shoa, come si vuol chiamare è sempre una cosa orrenda. Ma attualmente mi sembra che nel mondo si stia rovesciando la medaglia: un'altro razzismo assurdo, la formazione di un'altra razza eletta (da sterminati a sterminatori; da vittime innocenti di quel razzismo di una certa razza eletta a carnefici, razzisti). Se bisogna giustamente ricordare, ma perchè, per quale assurdo motivo, solo e soltanto una strage, quella strage, "La Strage". Per me tutte le stragi hanno diritto di avere il loro sacrosanto "Giorno della Memoria". E quante ce ne sono nei secoli in ogni parte del mondo? Tantissime! Ma, perchè, le stragi non sono tutte uguali?. Esiste solo quella degna di ricordo? A me sembra che da sterminati, i loro discendenti stanno diventando a sua volta razza eletta e aventi il diritto di sterminare altri popoli. Così non si rispettano tutti quei poveri morti nei campi di sterminio, ma si offende la loro memoria non una volta ma mille volte e proprio dai loro discendenti, dai loro stessi figli "ingrati", che fanno rivoltare con estrema sofferenza i loro padri nella tomba.
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...Ma, perchè, le stragi non sono tutte uguali?. Esiste solo quella degna di ricordo? A me sembra che da sterminati, i loro discendenti stanno diventando a sua volta razza eletta e aventi il diritto di sterminare altri popoli...
Credo caro Andreas che tu abbia toccato in modo concreto un aspetto molto importante.Calogero aprendo questo thread si riferiva alla vicenda dell'olocausto, a ciò che tutt'ora significa ed ai motivi che hanno portato persino a negarne l'esistenza.
Senza dubbio credo che le stragi, come le loro vittime, debbano tutte essere ricordate.
Sui diritti del Popolo Palestinese ad avere una loro Patria così come l'hanno gli Ebrei suggerirei di aprire un'altro thread.
Storicamente, dati alla mano, perchè esiste lo Stato di Israele e non lo Stato di Palestina?
Dopo l'ultima guerra mondiale, sono state portate avanti adeguate iniziative per creare entrambi gli Stati dalle Nazioni Unite o questi tentativi sono stati insufficienti?
Sappiamo che vi sono stati diversi attacchi bellici posti in essere dalla Lega Araba al fine di cancellare lo Stato Israeliano ma mai riusciti.
Sappiamo inoltre che alcuni di questi Paesi Arabi come l'Egitto hanno convenuto di firmare una pace separata con Isralele così riconoscendone l'esistenza ed il diritto ad esistere.
Continuiamo però ad avere notizie di razzi che cadono sui villaggi israeliani provocando vittime innocenti; chi li paga, e perchè?
E continuiamo a vedere le dure reazioni israeliane e le conseguenti vittime innocenti.
Parliamone senz'altro ragazzi... con tanta pacatezza e cercando di documentarci il più possibile
E continuiamo a parlare qui del giorno della memoria.
Per non dimenticare.
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Non riesco a postare il messaggio
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Ah ecco, ci sono riuscito.
Allora, Calogero ha fatto benissimo ad iniziare questa discussione.
Ognuno ha i suoi ((("Giorni della Memoria"))).
Tutti sulla Terra deono poter onorare e ricordare, come meglio credono, i loro martiri, i loro caduti, i loro ((("Giorni della Memoria"))), senza alcuna ingerenza esterna, senza nessuna negazione esterna e senza alcun commento razzista esterno. Purtroppo, l'uomo sulla Terra à abituato, da sempre, a negare i propri errori e ad ammettere solo e soltanto gli errori degli altri.
Certo hai perfettamente ragione, (Sì lo Stato d'Israele e No quello Palestinese). E' semplicemente assurdo ciò.
Come hai perfettamente ragione, nell'aprire, ma molto pacificamente, altre discussioni, altrimenti si può facilmente andare fuori tema.