• User Newbie

    Contratto bancario e secondo lavoro

    Buonasera,
    Scrivo per la prima volta sul forum dopo aver studiato piuttosto approfonditamente i threads riguardanti il problema che sto per esporvi (per inciso: raramente ho trovato tanta precisione e cordialità non solo sui forum, ma anche nella vita reale...).
    Il problema, come dicevo, è quello piuttosto comune: ho un contratto a tempo indeterminato e vorrei intraprendere un'attività, più o meno occasionale, assolutamente non in contrasto con quella dell'azienda per cui lavoro né per tipologia, né per orario e tempistica di espletamento.
    Detto questo, tutte le risposte che ho trovato, sia che la collaborazione fosse occasionale, sia con partita IVA, cominciavano con "posto che il tuo contratto non lo vieti esplicitamente". Bene. Il mio contratto è quello nazionale dei bancari, che all'art. 32 recita:

    "Al personale è vietato in particolare di:
    a) prestare a terzi la propria opera, salvo preventiva
    autorizzazione dell?impresa, o svolgere attività comunque
    contraria agli interessi dell?impresa stessa o incompatibile
    con i doveri di ufficio [...]"

    La mia domanda, per la quale a dire il vero ho paura di conoscere già la risposta, è: ciò che è scritto nell'articolo è ciò che si intende per divieto esplicito?
    In pratica: è per me impossibile svolgere una qualunque attività esterna alla Banca, anche se fuori orario di lavoro (l'autorizzazione, data la natura dell'azienda, enorme, è abbastanza fuori discussione)?

    Vi ringrazio per le eventuali risposte.

    Cordiali saluti,

    Marco


  • User Newbie

    ciao, il tuo post è un po datato (2007) ma sempre attuale. hai risolto il problema? interessa anche me.
    Grazie


  • User

    Ciao, la norma non è così rigorosa (posto che è prevista nell'art. 34)
    dipende dal tipo di attività che deve escludere quelle che ti facciano maneggiare soldi, se puoi essere più preciso...