• User Newbie

    Alcune domande su fatture regime minimi 5%

    Buongiorno,sto dando una mano ad una amica (fin che non trova un commercialista che ritenga affidabile).
    Dopo aver superato i 5000 euro in regime di lavoro occasionale ha deciso di aprire la Piva regime dei minimi a fine 2015 (guida turistica).
    L'ultima fattura che ha emesso nel 2015 è stata pagata nel 2016.
    Punto 1-Penso che la situazione sia normale e che semplicemente il compenso va considerato come reddito 2016 e non 2015 e che nel caso di controllo dell'agenzia delle entrate questa situazione sia regolare.
    Punto 2-Adesso con la Piva deve preoccuparsi di giustificare ogni bonifico nel c/c, anche se non riguardanti l'attività? L'anno scorso ad esempio, anche se antecedente alla apertura della piva, ha comprato ed inviato all'estero per conto di amici del vino i quali l'hanno rimborsata tramite bonifico.
    La prima fattura del 2016 mi sembra fatta in maniera "strana".
    Ha eseguito una visita guidata ad alcuni clienti di una ditta ricevendo all'inizio, da un responsabile, una busta con dei contanti per la prestazione e le spese di ingresso ai musei.
    Quando ha fatto la fattura ha indicato la prestazione (170),le spese degli ingressi pagati ai turisti (22), detratto l'acconto 180 ricevuto con il totale chiesto di 12 euro.
    Era più impostata come richiesta della differenza e non di certificazione della prestazione.
    Punto 3-Siccome è già stata consegnata al cliente (che fra l'altro non ha più pagato la differenza), come conviene comportarsi?
    Se si fa una nota di accredito identica alla fattura ma con importi invertiti e si produce una nuova fattura con il solo importo prestazione di 158. Essendo gli originali degli ingressi già in possesso del cliente penso si possano considerare già pagati da una parte dei contanti anticipati. In tal caso quale numero va riportato sulla nuova fattura? l'originale o o il numero progressivo attuale?
    Punto 4-Ultima domanda, invece di fare una fattura con prestazione 100, aggiungere il bollo per poi dedurlo, non può fare la fattura indicando: voce prestazione 98, voce imposta bollo 2 voce totale 100 e riportare poi come reddito 98 senza la deduzione del bollo?

    Ringrazio dell'attenzione e delle eventuali risposte

    Alessandro


  • User Attivo

    @scanfi said:

    Buongiorno,sto dando una mano ad una amica (fin che non trova un commercialista che ritenga affidabile).
    Dopo aver superato i 5000 euro in regime di lavoro occasionale ha deciso di aprire la Piva regime dei minimi a fine 2015 (guida turistica).
    L'ultima fattura che ha emesso nel 2015 è stata pagata nel 2016.
    Punto 1-Penso che la situazione sia normale e che semplicemente il compenso va considerato come reddito 2016 e non 2015 e che nel caso di controllo dell'agenzia delle entrate questa situazione sia regolare.
    Punto 2-Adesso con la Piva deve preoccuparsi di giustificare ogni bonifico nel c/c, anche se non riguardanti l'attività? L'anno scorso ad esempio, anche se antecedente alla apertura della piva, ha comprato ed inviato all'estero per conto di amici del vino i quali l'hanno rimborsata tramite bonifico.
    La prima fattura del 2016 mi sembra fatta in maniera "strana".
    Ha eseguito una visita guidata ad alcuni clienti di una ditta ricevendo all'inizio, da un responsabile, una busta con dei contanti per la prestazione e le spese di ingresso ai musei.
    Quando ha fatto la fattura ha indicato la prestazione (170),le spese degli ingressi pagati ai turisti (22), detratto l'acconto 180 ricevuto con il totale chiesto di 12 euro.
    Era più impostata come richiesta della differenza e non di certificazione della prestazione.
    Punto 3-Siccome è già stata consegnata al cliente (che fra l'altro non ha più pagato la differenza), come conviene comportarsi?
    Se si fa una nota di accredito identica alla fattura ma con importi invertiti e si produce una nuova fattura con il solo importo prestazione di 158. Essendo gli originali degli ingressi già in possesso del cliente penso si possano considerare già pagati da una parte dei contanti anticipati. In tal caso quale numero va riportato sulla nuova fattura? l'originale o o il numero progressivo attuale?
    Punto 4-Ultima domanda, invece di fare una fattura con prestazione 100, aggiungere il bollo per poi dedurlo, non può fare la fattura indicando: voce prestazione 98, voce imposta bollo 2 voce totale 100 e riportare poi come reddito 98 senza la deduzione del bollo?

    Ringrazio dell'attenzione e delle eventuali risposte

    Alessandro
    ciao Ale
    dunque

    1. nel regime dei minimi vale il principio di cassa per cui si deve fare riferimento al 2016 riportabile nel 2017 e non al principio di competenza che vale ad es per i professionisti
    2. La risposta é no, la tua amica dovra preoccuparsi di giustificare solo ed esclusivamente le spese afferenti e inerenti all'attivita e solo queste ultime debbono essere debitamente documentate
      cosi ad es non dovra giustificare anche il fatto di aver comprato ed inviato all'estero per conto di amici del vino i quali l'hanno rimborsata tramite bonifico.
      3)Per quanto concerne la fattura é opportuno rifare una fattura ex novo che riporti tutti gli importi per bene prestazione (170),le spese degli ingressi pagati ai turisti (22), detratto l'acconto 180 ricevuto con il totale chiesto di 12 euro.
      con numero ordine progressivo attuale ...
    3. se la fattura è di importo sup a 77, 47 dovra sempre e cmq scontare 2 euro di imposta di bollo
      mich

  • Bannato Super User

    Buonasera @mich78

    I professionisti sono soggetti al principio di cassa come anche i forfetari e i minimi, diversamente le aziende sono soggette al principio di competenza.

    e non al principio di competenza che vale ad es per i professionisti

    P.S.: Una svista puo capitare a tutti ma è bene specificarlo per evitare che altri magari leggendo possano apprendere una informazione errata.

    Un Saluto