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Vacanze nelle spiagge più selvagge della Sardegna
LaSardegna, isola che può vantare di avere più di 300 traspiagge e piccole cale, ne ospita diverse decine che per il loroparticolare stato di preservazione, reso possibile soprattutto grazieall'impatto minimo se non del tutto assente delle installazionituristiche sul territorio, si possono considerare delle vere eproprie oasi selvagge.
Proprioper la carenza di insediamenti turistici, spesso l'unica possibilitàdi poter trascorrere le vacanze in queste località vergini èaffittare una delle caseSardegna situate nei paraggi.
Premettendoche sono davvero tante le spiagge della Sardegna che possonodefinirsi selvagge, questa vuole essere soltanto una piccola guidache suggerisce cosa potreste approfittare di vedere nel caso vitrovaste su uno dei quattro versanti di questa isola meravigliosa.
Partiamodal nord, precisamente dal versante nord-occidentale: se siete invacanza ad Alghero non potete perdervi una visita allaspiaggia di Rena Maiore, composta da piccolissimi ciottolibianchi e neri levigati dal mare che sembrano delle perle affacciatesu un mare cristallino. Per raggiungerla bisogna percorrere unaripida discesa a ridosso sul mare, in mezzo alla macchiamediterranea.
Spostandociverso est e dirigendoci verso l'Arcipelago della Maddalena,troviamo l'incredibile Cala Corsara, sulla costa meridionaledell'isola di Spargi. Raggiungibile esclusivamente via mare, èornata da piccole dune puntaggiate da rose, gigli marini e ginepri,che sprigionano un intenso profumo. Il mare impressiona per i suoicolori brillanti, che dal turchese vanno allo smeraldo mentre laspiaggia è composta da granelli di sabbia così piccoli da esserequasi impalpabili. Suggestive le forme degli scogli modellati dalmare e dal vento.
Sullacosta orientale, in prossimità di Siniscola, troviamo laspiaggia di Berchida: lunga diversi chilometri, è il luogoideale per fare delle passeggiate e grazie alle sue dimensioni nonarriva mai ad essere molto affollata neanche nei mesi di turismo piùintensi. Sabbia finissima, mare cristallino e ginepri antichi cheformano delle vere e proprie capanne naturali sono i trattidistintivi di questa località.
Immediatamentea sud di Berchida troviamo l'oasi di Bidderosa: situata apochi chilometri a nord di Orosei, si tratta di un parco dicinque calette incorniciate da ginepri, sughere e lecci. Il paesaggioè da cartolina con i colori smeraldo del mare e il bianco candidodella spiaggia. L'accesso, consentito solitamente nei mesi che vannoda giugno a settembre e tramite il pagamento di un bigliettod'ingresso, è riservato ad un massimo di 130 auto al giorno. Daammirare anche il laghetto Sa Curcurica a pochi passi dall'inizio deltragitto che porta al mare.
Lungoil medesimo versante ma più a sud troviamo, nel comune di Baunei,la spiaggia di Cala Goloritzè. Nominata ?MonumentoNazionale Italiano? nel 1995 per la sua incredibile bellezza, èpossibile raggiungere la cala via terra partendo dall'Altopiano delGolgo dopo un'ora di discesa, oppure via mare. Il colore turchese delsuo mare, dovuto allo sgorgare di alcune sorgenti sottomarine, èimpreziosito da alcune rocce di marmo levigate dal tempo, tra lequali spicca un grande arco proteso verso il mare. La spiaggetta,composta da piccoli sassolini bianchi, è dominata da un'imponenteguglia, la cui scalata è assolutamente da provare dagli appassionatidi free climb. Affascinante la presenza del falco della regina,specie molto rara che ha scelto questa zona per nidificare.
Compiendoun grande salto sul versante opposto, nell'oristanese, troviamo lapoco conosciuta ma stupenda spiaggia di Maimoni, nellaPenisola del Sinis. La sua singolarità consiste nell'esserecomposta da sassolini di quarzo rosa e bianco che la rendono di unalucentezza quasi accecante.
Unpò più a sud, in quella che è denominata Costa Verde,troviamo la spiaggia di Piscinas, circondata da dune di sabbiaaltissime (tra le più alte d'Europa) modellate dal vento e di coloregiallo ocra, punteggiate qua e la da profumatissima macchiamediterranea. Sul luogo non è difficile incontrare i cervi che sispingono sino al mare e le tartarughe marine che depongono le lorouova.
Meritanouna visita le miniere situate nella vicina Montevecchio, distantepochi chilometri.
Ancorapiù a sud si trova Cala Domestica, un'insenatura che si apretra due bianche falesie calcaree e il cui accesso è rappresentato daun'antica galleria mineraria. Tutta la zona è caratterizzata dallerovine delle miniere circostanti e la spiaggia, molto intima, èsolcata da un torrente che si getta in mare, rendendo l'acquaparticolarmente fresca.
Leultime due spiagge selvagge che meritano a tutti i costi una visitasi trovano nella costa meridionale della Sardegna. La prima è CalaSinzias, sul lato est, in prossimità di Villasimius: haun litorale di sabbia bianca e sottile, interrotta da scogli e allespalle è delimitata da una pineta di eucalipti protetta da unpromontorio.
Laseconda, Cala del Morto, sul lato ovest, tra le stupendespiagge di Chia, è caratterizzata da un piccolo arenileincastonato tra due piccole scogliere ed è formata principalmente dasabbia fine ambrata e da uno splendido mare con acque cristalline dalfondale basso e sabbioso. È chiamata così per la presenza di unacroce tra le rocce nei pressi della cala. Per godere meglio dellabellezza e della sensazione di pace che queste spiagge riescono atrasmettere è consigliabile visitarle nei mesi di giugno esettembre, quando l'afflusso turistico è ridotto.
Chiavesse già intenzione di trascorrere le vacanze 2014 in Sardegna, queste località sono delle affascinantisoluzioni per chi cerca il relax assoluto e un rapporto più intimocon la natura.