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    Spotify, musica senza possesso

    Arrivato in Italia da pochissimo, **Spotify **permette di ascoltare musica on demand in streaming scegliendo tra un repertorio di circa 20 milioni di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal.

    Si installa, ci si collega con Facebook e si inizia ad ascoltare. Per i primi sei mesi è gratuito ed illimitato, dopodiché scatta un limite di 10 ore al mese a meno che non si scelga un abbonamento.
    C'è anche l'aspetto social, considerato che si è collegati a tutti gli amici di Facebook e si possono esplorare i loro gusti musicali e cosa ascoltano.

    Dopo un paio di giorni di studio circospetto devo dire che mi sono fatta conquistare.
    L'interfaccia del software è semplicissima ed anche gradevole esteticamente, navigare tra brani, autori e creare le playlist è molto facile.
    L'altro aspetto che trovo ottimo è che rispetto a Youtube è perfetto per ascoltare musica mentre si fa altro, ovvero quando non si è interessati ai video. Si possono riprodurre interi album, playlist oppure usare la funzione **radio **che a partire da un brano indicato costruisce una playlist affine in maniera automatica. (Fantastico mentre cucino e non ho una playlist pronta!)

    Il passo successivo è stato ricostruire un po' le mie **playlist **di Youtube e andare alla ricerca di musica un po' più di nicchia.
    Non sempre la mia ricerca è andata a buon fine e questa cosa mi ha incupita, nonostante 20 milioni di brani mancano tante cose!
    In compenso per l'ascolto casual e per la scoperta di nuova musica è eccezionale. In pratica si dispone di una libreria musicale immensa dove a guidarci sono solo le nostre voglie, la curiosità e le intuizioni: cerca, click, riproduci...in un attimo si possono esplorare miriadi di mondi.

    Credo che l'aspetto rivoluzionario di Spotify dal punto di vista musicale è che con la musica in streaming, illimitata, non esiste più il possesso, non c'è più legame privato e diretto fra l'ascoltatore e il brano che si ascolta, non compro i pezzi come su iTunes né come una volta nel negozio di cd, ma se voglio posso ascoltarne uno e centomila.
    Un punto di incontro tra la radio e la musica privata, che scardina in qualche modo quel concetto di dover comprare la musica, da sempre alla base dell'industria musicale.

    Voi lo avete provato? Fatemi sapere cosa ne pensate!

    ps. proprio mentre scrivo, scopro che esistono altri servizi analoghi, come Deezer, ne conoscete altri?

    :ciauz: