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Pagamento da privato a privati
Ciao!
Prossimamente avrò bisogno della collaborazione di alcune persone per la stesura di articoli. Si tratta di articolisti principalmente stranieri, residenti in altri paesi UE. Ho un blog sul quale verranno ospitati i loro articoli.Io non ho partita IVA e pertanto il rapporto tra me e loro sarebbe tra privato e privati. O meglio privato che paga privati. Non stiamo parlando di cifre astronomiche, ognuno di loro verrà pagato dopo un certo numero di articoli, presumibilmente 30, 40 euró totali ogni 2 mesi per ciascun articolista. Quindi se, ad esempio avessi trovato una decina di collaboratori, si tratterebbe di eseguire una decina di bonifici di 30, 40 euro per un totale di 300, 400 euro ogni due mesi circa.
In futuro l'intenzione è quella di aprire una attività vera e propria e anche le modalità di pagamento e fatturazione saranno diverse, ma nell'immediato, si tratta ancora di un blog amatoriale e per qualche mese mi servirebbe la consulenza di queste persone prima che, verificato il progetto anche in termini di ricavi, io possa progettare un vero business plan.
Quindi, da privato verso privati (esteri) come mi devo comportare? Per intenderci, sono cifre che prevedono comunque il rilascio di qualche ricevuta oppure al di là dei bonifici non serve alcuna documentazione da dichiarare o richiedere? Influisce la somma di danaro che si muoverebbe e/o il fatto che sarebbero pagamenti verso estero?
Un grazie anticipato a chi mi risponderà!
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Salve Lorenzone77 e benvenuto nel forum,
effettuare pagamenti non comporta problemi e il problema delle ricevute dovrebbero averlo gli articolisti (per il fisco del loro paese), ovviamente tu con eventuali ricevute non potresti fare nulla (ovvero dedurle, visto che non hai un'attività). Il problema non è "acquistare" ma "vendere". Io presumo che tu avendo un blog trai (o trarrai) guadagni da questo (o almeno credo, ritengo che non spenda i tuoi soldi senza possibilità di guadagni), soffermati su questo aspetto e non sugli acquisti al momento. Quindi il problema per queste somme spese ritengo non si ponga (a meno che diventino elevate, e allora dovresti giustificare il luogo di provenienza del denaro che utilizzi per tali spese in qualche modo).
Saluti
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Grazie per la risposta
L'intenzione è quella di aprire un'attività vera e propria e di conseguenza ogni pagamento in entrata o uscita verrebbe poi documentato e fatturato come previsto dal fisco. Al momento volevo partire come semplice privato giusto solo per un paio di mesi per valutare alcune cose e verificare la fattibilità del progetto.
Ringrazio per le precisazioni sulla (non) necessità di giustificare uscite dal mio conto per 3, 400 euro verso estero. (Cosa che, come spiegato, si verificherebbe una, al massimo due volte)
Vi chiedo solo una precisazione: se qualcuno di questi articolisti volesse giustificare il proprio pagamento con una ricevuta io come dovrei comportarmi? Prendo atto e ricevo la loro ricevuta o devo chiedere qualcosa di specifico? Le ricevute fiscali saranno più o meno le stesse ovunque, ma immagino che ogni Paese abbia le sue modalità. Per me non cambia niente, vero?
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No, è come se acquisti un qualsiasi servizio, ad esempio un lavaggio dell'automobile. In quel caso riceverai una ricevuta o uno scontrino dal soggetto che esegue la prestazione, in questo caso una ricevuta (se prevista, non conosco le legislazioni di altri paesi) da estero, ma a te cambia poco. Saluti