• User Newbie

    Insegnante denunciata che fare?

    Ciao a tutti
    Sono nuovo del forum e sto cercando un metodo per uscire da una situazione tragicamente paradossale
    Un genitore di un alunno in una scuola primaria ha denunciato ai carabinieri l'insegnante perchè questa pretendeva dall'alunno una maggiore attenzione.
    Il ragazzo a casa non svolgeva i propri ruoli (non studiava, non faceva i compiti, ecc)
    Il risultato era che era l'unico bambino a non andare bene a scuola ma, meritava di migliorare (a casa non era seguito per nulla.
    Per far ciò, durante l'anno, l'insegnante ha contribuito a seguirlo in ogni minuto disponibile in classe.
    Ovviamente, per far si che non rallentasse i suoi coetanei, era necessario ritagliare spazi necessari all'apprendimento e quindi: limitare i minuti di "intervallo" o durante i temi, avvicinarlo alla cattedra in modo da fargli fare lezioni integrative mentre i compagni scrivevano.
    Ora l'insegnante si è presa una denuncia ai carabinieri per "violenza psicologica"
    L'insegnante non ha mai percosso, offeso, denigrato nessuno dei bambini che, anzi, "stravedono per lei"
    Ora è entrata in depressione, sa di essere indagata (gli è stato riferito dal dirigente scolastico) ma non sa da chi (può solo sospettare che sia il genitore del bambino) e non capisce perchè debbano accusarla di cose che non ha fatto.
    Come può comportarsi, anche tenendo conto che lei ama insegnare e non vorrebbe perdere il posto di lavoro?
    Grazie per chi avesse una risposta
    Ferdinando


  • Super User

    Ciao Fede65. Benvenuta nel Forum GT
    Innanzi tutto verifichi la fondatezza della notizia della denuncia facendo una richiesta ex art335cpp alla Procura competente (quella del luogo dove sarebbe stato commesso il fatto). In cancelleria generale penale troverà il modulo da compilare.
    In seguito, se la notizia è fondata, dia immediato mandato ad un penalista di fiducia per la difesa. Non è possibile in questa sede suggerire una linea difensiva che abbia un valore non conoscendo con precisione tutti i fatti e circostanze.
    Essere indagati non significa essere colpevoli, sia chiaro... ma l'indagine potrebbe portare ad una sospensione dall'attività professionale attesa la gravità del reato.
    Ribadisco quindi, se in Procura confermeranno che vi è un'indagine in corso, la pregnante necessità di munirsi di un difensore esperto in ambito penale.


  • Super User

    Non sono un avvocato, ma se le cose sono andate veramente come ha detto @Fede65 ad alcuni genitori dovrebbe essere tolta la patria potestà. E lo dice un papà.

    M.


  • User Newbie

    @giurista said:

    Ciao Fede65. Benvenuta nel Forum GT
    Innanzi tutto verifichi la fondatezza della notizia della denuncia facendo una richiesta ex art335cpp alla Procura competente (quella del luogo dove sarebbe stato commesso il fatto). In cancelleria generale penale troverà il modulo da compilare.
    In seguito, se la notizia è fondata, dia immediato mandato ad un penalista di fiducia per la difesa. Non è possibile in questa sede suggerire una linea difensiva che abbia un valore non conoscendo con precisione tutti i fatti e circostanze.
    Essere indagati non significa essere colpevoli, sia chiaro... ma l'indagine potrebbe portare ad una sospensione dall'attività professionale attesa la gravità del reato.
    Ribadisco quindi, se in Procura confermeranno che vi è un'indagine in corso, la pregnante necessità di munirsi di un difensore esperto in ambito penale.

    Grazie per l'indicazione
    In effetti l'insegnante ha provveduto a chiedere a un penalista informazioni e questi ha appurato che effettivamente c'è una indagine in corso.
    Il problema è che ora la stessa si sente "impotente" sa di essere indagata per qualcosa che sa di non aver fatto.
    Pure il dirigente scolastico (che ha comunicato la cosa all'insegnante anche se "dice" non avrebbe dovuto) "se ne lava le mani" e ha supposto che se si è indagati anche un semplice portachiavi (di quelli venduti in beneficenza) possa essere considerato un arma di minaccia psicologica)
    L'insegnante "è distrutta", ha pensieri deleteri non trovando una via di uscita. Stiamo tentando di convincerla a rivolgersi ad uno psicologo, ma "è dura"
    Possibile che si possa "liberamente" distruggere la vita di una persona e non si possa far nulla per "difendersi"? Il problema (a quanto dice l'avvocato) è che non si può definire dove finisce la funzione di educatore, anche se è dimostrabile che la classe è serena (ma la voce non viene data ai bambini).

    Ferdinando


  • User Newbie

    @ziobudda said:

    Non sono un avvocato, ma se le cose sono andate veramente come ha detto @Fede65 ad alcuni genitori dovrebbe essere tolta la patria potestà. E lo dice un papà.

    M.

    Grazie per il supporto, è sempre più difficile insegnare ai bambini se questi vivono una "maleducazione" intrinseca nella famiglia. Andare a scuola, ci hanno insegnato, è, prima di tutto, un dovere. Si va per imparare qualcosa e i bambini non dovrebbero essere "parcheggiati" perchè così, "si sta tranquilli"
    E' troppo facile lamentarsi soltanto e non fare nulla per migliorare. Poi, visto che esistono i mezzi di comunicazione di massa e si può denunciare liberamente "perchè non aproffitarne" così ci si toglie definitivamente le preoccupazioni di educare i propri figli.
    Il problema è che anche dall'esterno si resta soltanto "indignati" o "favorevoli" (in funzione della notizia che le televisioni / giornali vogliono divulgare)

    Però, se si rimane "coinvolti" (anche se non pubblicamente) si capisce quanto "effimera" sia la sicurezza che operare secondo il buon senso e l'educazione sia "importante"
    L'insegnante (mia compagna) sta vivendo questa situazione con uno sconforto terribile.
    Ferdinando


  • Super User

    Fede, la stessa circostanza di avere un difensore costituisce difesa. Comunque i bambini, in casi come questo, possono essere sentiti in ambiente protetto. Affidatevi al vostro difensore con serenità e fiducia...e, soprattutto, attendete l'esito delle indagini.
    Non mi sento di dire altro attesa la delicatezza dela vicenda che, peraltro, è certamente seguita egregiamente da un Collega.


  • User Newbie

    @giurista said:

    Fede, la stessa circostanza di avere un difensore costituisce difesa. Comunque i bambini, in casi come questo, possono essere sentiti in ambiente protetto. Affidatevi al vostro difensore con serenità e fiducia...e, soprattutto, attendete l'esito delle indagini.
    Non mi sento di dire altro attesa la delicatezza dela vicenda che, peraltro, è certamente seguita egregiamente da un Collega.

    Grazie dell'indicazione, cercheremo di vedere "positivamente" la situazione anche se, come dicevo "è difficile quando la si vive direttamente a proprie spese".

    Di nuovo Grazie

    Ferdinando


  • User Attivo

    Uhm... credo che potrebbe anche sporgere una controdenuncia per diffamazione... (imho non sono un legale!)


  • User Newbie

    @glm2006ITALY said:

    Uhm... credo che potrebbe anche sporgere una controdenuncia per diffamazione... (imho non sono un legale!)

    Il legale ha detto che non è possibile fare contro denunce se ci sono indagini in corso
    Di fatto "qualcuno" (non sappiamo e non possiamo sapere chi per la "privacy") ha denunciato l'insegnante
    Sono in corso verifiche con interrogazione di alcuni genitori sullo stato di servizio della insegnante.
    Quindi con le interrogazioni i genitori possono capire quale insegnante viene indagata
    Se la cosa scappa ai giornali, l'insegnante viene "screditata" ma, ripeto, "non ha fatto nulla"
    In tal caso ci si potrà difendere ma, ormai, la maldicenza (infondata) sarà in atto.
    Speriamo che si concluda al più presto (ci hanno comunicato che le indagini non dovrebbero durare più di 3 mesi, visto che di fatto "non è accaduto nulla")

    Ferdinando


  • Super User

    Fede, si impone una correzione:
    è sempre possibile fare denunce/querele anche con indagini in corso. Le denunce non sono sottoposte a vincoli di sorta.
    Il tuo legale voleva spiegare che non è mai opportuno fare denunce sinchè non si conoscono gli esiti delle indagini.
    In questo caso poi si tratterebbe di calunnia e non di diffamazione.


  • User Newbie

    @giurista said:

    Fede, si impone una correzione:
    è sempre possibile fare denunce/querele anche con indagini in corso. Le denunce non sono sottoposte a vincoli di sorta.
    Il tuo legale voleva spiegare che non è mai opportuno fare denunce sinchè non si conoscono gli esiti delle indagini.
    In questo caso poi si tratterebbe di calunnia e non di diffamazione.

    Grazie mille Giurista per le precisazioni, comunque pensiamo che sia meglio non smuovere troppe acque, anche se la mia compagna è "depressa" sta trovando gli amici a Lei vicini che la confortano.
    Ferdinando


  • Super User

    Fede, infatti, oltre che ai motivi psicologici da te addotti, non è opportuno mai fare denunce prima della conclusione delle indagini.