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    Lavoro in nero per tre anni e 3 mesi

    Ho trovato questo forum facendo varie ricerche e mi è sembrato abbastanza completo e con risposte molto soddisfacenti, spero che potrete aiutare anche me.
    Ho cominciato a lavorare presso questa ditta di infissi, affiancando il proprietario nel febbraio 2009.
    I primi mesi che ho lavorato con lui, non mi sono fatto domande sull'essere messo in regola perchè pensavo:
    "Vorrà vedere come lavoro e poi assumermi"
    Passati 4 o 5 mesi gli ho chiesto se potevo essere messo in regola.
    Mi chiese la carta d'identità e la tessera sanitaria che gli diedi il giorno dopo.
    Allorchè mi disse che all'inizio del prossimo mese mi avrebbe assunto con contratto, busta paga e tutto il necessario.
    Il problema però è continuato fino a maggio 2012.
    Ogni fine mese, quando mi dava i soldi, ovviamente contanti, chiedevo se ero stato messo in regola, ma come risposta mi dava una di queste:
    -La commercialista non si fa sentire
    -Il consulente del lavoro non risponde alla commercialista
    -La commercialista ha detto che gli uffici sono bloccati
    -Non ho avuto tempo perchè sono pieno di lavoro.
    Nei 3 anni che ho lavorato con lui ha cambiato e commercialisti tirando fuori le peggio scuse:
    -la prima ci provava con lui
    -il secondo si è volatilizzato nel nulla
    -la terza la cacciata per incompetenza
    -ora ha il quarto
    Io ovviamente ho aspettato perchè avevo bisogno di lavorare e purtroppo altro lavoro non riuscivo a trovarlo.
    Oltre ad essere trattato come uno schiavo, umiliato per suoi errori davanti ai clienti, accusato di perdita di ferri, quando in realtà li aveva lui a casa ed essere usato come:autista, fattorino, segretario e operaio, non ho mai ricevuto un piccolo ed insignificante grazie.
    In un anno, completamente lavorativo, mi pagava tutti i mesi dell'anno, da gennaio a dicembre compresa la tredicesima.
    A maggio di quest'anno però non ce l'ho fatta più e lo mandato al diavolo andandomene durante la pausa pranzo e senza potergli parlare di persona, poichè come al solito non era presente.
    Ora dopo avermi fatto la solita tiritera con ramanzina, che io non potevo andarmene senza preavvisarlo, che se gli parlavo prima di queste cose avrebbe risolto tutto, gli ho chiesto di darmi i soldi che mi spattavano ancora, i TFR e di versare i contributi del 2009/2010/2011 e parte di quello del 2012, ma come risposta ho avuto:
    io non devo darti niente poichè il tfr te lo davo ogni fine anno, e i contributi erano compresi nello "stipendio" che ti davo, quindi per lui è tutto a posto, ma per me sta inventando una marea di cavolate.
    Naturalmente a queste sue affermazione mi sono partiti i nervi e gli ho detto che gli avrei fatto vertenza. E dopo 4 ore mi ha richiamato dicendomi che questo giovedì o venerdì mi avrebbe contattato il suo nuovo commercialista per informarmi sulla situazione, ma ovviamente non ha chiamato nessuno.
    Ora, per poter avere quello che giustamente mi spetta come devo muovermi? Cosa devo fare?
    Lunedì andrò dalla CGIL e poi dal sindacato del lavoro.
    Vi ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto.