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tutela del diritto di prelazione nell'esecuzione
Salve a tutti,
ho da sottoporre alla vostra attenzione una mia riflessione:
Nel caso di un esecuzione immobiliare di un bene in proprietà indivisa al 50% e non essendo stata effettuata alcuna divisione giudiziaria prima della messa in vendita,
l'altro ex comproprietario, non esecutato , ha diritto di far valere**
il diritto di prelazione, previsto per legge, anche nel caso della vendita giudiziaria con o senza incanto ?**
Il giudice dell'esecuzione, o il suo aiutante, deve notificare al comproprietario il prezzo di aggiudicazione per consentirgli di far valere l'intrinseco suo diritto di prelazione?
Ha la possibilità di opporsi al decreto di assegnazione offendo il medesimo importo?
La mia riflessione nasce dalle seguenti considerazioni:
**1- **Nel caso di vendita con incanto;
l'altro comproprietario diligentemente partecipa all'asta;
ma, parimenti, ha anche la possibilità di ritirare l'offerta prima dell'apertura delle buste, nel caso la sua offerta sia l'unica.
In questa ipotesi si ripete l'incanto in altra data fino a che
il prezzo di stima non raggiunga l' effettivo valore di mercato.
2)- Nel caso di vendita senza incanto l'offerta,
accompagnata da un congruo deposito cauzionale,
è già vincolante dal momento stesso della presentazione per cui se non si partecipa verrà incamerata dalla procedura a titolo di penalità.
**3)-**Il diritto di prelazione così come sancito dal codice, è stato affievolito da leggi delle procedure ???Aspetto lumi.......
Ciao a tutti