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IVA + Ritenuta d'Acconto
Ciao !!!
Avrei proprio bisogno del vostro aiuto...mi è stato offerto un lavoro come medico libero professionista in una struttura privata: mi offrono 22 euro lordi,da cui però il datore di lavoro toglie il 20% di ritenuta d'acconto, che versa allo stato per mio conto, dandomi poi una ricevuta .
Da quanto ho capito, la ritenuta d'acconto è un' "anticipo delle mie tasse" che il datore versa per me, e che quindi io poi non devo più pagare.
Tuttavia io, per svolgere questo lavoro, devo aprire la partita IVA.
Se i 22 euro sono lordi, come c'è scritto sul contratto, significa che comprendono già l'IVA, o solo la ritenuta d'acconto?
E, soprattutto, se comprendono già l'IVA, significa che io devo togliere dai 22 euro il 20% di ritenuta d'acconto e anche il 21% di IVA?
In poche parole, secondo voi quale sarebbe il mio compenso netto all'ora?
Il datore mi darà 22- 4,4 (che è la ritenuta: 20% di 22)= 17,6 euro l'ora, poi io devo versare il 21% di IVA: 17,6 - 3,7 (che è il 21% di 17,6) = 13,9 e anche il 5% di tasse (che è la tassazione prevista per chi apre la partita con il regime agevolato "dei minimi"): 13,9 - 0,7 (il 5 % di 13,9) = 13,2.
Tuttavia il 20 % di ritenuta d'acconto dovrebbe essermi "restituito" come "tasse già pagate", quindi si può detrarre anche dall'iva? Infatti, dato che io pago solo il 5 % di tasse, il resto della ritenuta come mi viene restituito, se non tramite un "rimborso" dell'IVA, che è anch'essa una tassa? o si tratta di una cosa diversa, che non può andare a pari con la ritenuta?
Grazie mille per i vostri consigli, non ci capisco niente!!!!!!p.s. Dimenticavo...è vero che bisogna per forza aprire la p.iva se si è iscritti all'ordine? alcuni dicono così, altri dicono che anche per un medico esiste la possibilità della prestazione occasionaria (come medico, ma senza partita iva) se non è continuativa (meno di 30 giorni presso uno stesso datore o, secondo altre fonti, meno di 5000 euro di reddito)
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Solitamente gli importi si pattuiscono al netto dell'iva (dovrebbe comunque essere specificato sul contratto di collaborazione).
Se poi specifica che pagherà il 5% di imposte, significa che opterà per il regime dei minimi che non prevede assoggettabilità ad iva dei compensi (è un regime agevolativo che prevede delle limitazioni).
Se opterà per tale regime, aggiungo, non dovrà indicare la ritenuta d'acconto (è una recente innovazione).
Incasserà quindi direttamente l'intero importo pattuito.
Ritengo, inoltre, che debba aprire partita iva se iecritta all'ordine ed iscriversi alla cassa previdenza dei medici