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    Finalmente disponibili i finanziamenti alla ricerca

    Con la legge 106 2011 le aziende che assegnano commesse di ricerca a strutture qualificate possono godere di un beneficio a fondo perduto pari al 90% dell?investimento effettuato. Il via libero definitivo è stato dato dall?Agenzia delle Entrate con la circolare n.51/E del 29/11/11, che, di fatto, sigla l?operatività dello strumento.
    Se ne possono avvantaggiare le imprese di ogni dimensione e di ogni settore che intendono investire in innovazione.
    Questa legge è un chiaro segnale per favorire strutture innovative specializzate in ricerca, come indicato dalla Comunicazione della Commissione dell?Unione europea 2006/C 323/01.
    Negli ultimi anni infatti l?attenzione del legislatore, precedentemente indirizzata quasi esclusivamente alla ricerca ?pura? predominio degli enti pubblici di ricerca ,si è allargata alla ricerca e sviluppo industriale indirizzata anche ad operatori privati che intendono investire in ricerca.
    Questa tendenza è riscontrabile sia a livello di Unione Europea che nella legislazione nazionale e nei provvedimenti a carattere regionale.
    Inoltre la legge intende favorire anche i nuovi modelli di organizzazione dell?attività di ricerca : primi tra tutti quello denominato ?Open Innovation?. L? ?Open Innovation? è stata definita in California nel 2003 come un nuovo modello di organizzazione dell?attività di ricerca e sviluppo che favorisce e sfrutta l?interazione tra centri di competenza tecnologica e la collaborazione tra partners per raggiungere più efficacemente, più rapidamente, con minor rischio e con costi più bassi gli obiettivi di un progetto di ricerca.
    L?obiettivo di un progetto di open innovation , inoltre , è sempre un risultato valorizzabile , cioè utile ad un target predeterminato e, pertanto, dotato di valore economico.
    Il concetto di Open Innovation si sposa perfettamente , in ambito tecnologico, con il nuovo modello organizzativo delle ?Reti di Imprese? come definito nel codice societario italiano. Questo modello , sponsorizzato dall?Europa , è particolarmente vantaggioso nella realtà italiana e soprattutto nell?economia del nord est. Tale realtà economica, infatti, è composta da aziende e centri di competenza di piccole e piccolissime dimensioni che vogliono mantenere la propria identità ma che, contemporaneamente , sentono l?esigenza di associarsi per competere in mercati sempre più complessi.
    Un esempio di organizzazione di rete di laboratori è COIN (Collaborative Open Innovation Network) che raggruppa a più livelli di aggregazione diverse decine di centri di eccellenza ed operatori tecnologici del triveneto per realizzare progetti di ricerca e sviluppo anche di notevole complessità in settori tecnologici diversificati.