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Vendita web tra privati e diffamazione
Salve! Tramite annuncio nella sezione "mercatino" di un forum ho venduto un ebook in pdf da me realizzato (un manuale di supporto all'uso di un programma) per la cifra di 15€. Un acquirente mi ha contattata per chiedermi informazioni, gli ho inviato una parte del manuale in visione e non si è più fatto sentire.
Dopo 2 mesi mi ha ricontattata chiedendomi se ero ancora disposta a vendere il pdf e chiedendomi i dati per il pagamento. Qualche giorno dopo abbiamo concluso la transazione.
Dopo un mese mi ha scritto offendendomi pesantemente circa il modo in cui il manuale era scritto e chiedendomi la restituzione del denaro, facendo leva sul diritto di recesso.
Gli ho risposto dicendogli che tale diritto non si applica nelle vendite tra privati nè tantomeno ai file digitali, ricordandogli che gli avevo inviato a posta un'anteprima perchè si rendesse conto del tipo di lavoro.
Mi risponde ancora una volta, accusandomi che l'anteprima non riflette il modo in cui è scritto il resto del testo (assolutamente falso! e credo che una perizia possa dimostrare la "paternità" di uno scritto) e che quindi poteva accusarmi di truffa. Ha anche detto che se non provvederò a restituirgli i soldi:
in primis, andrà in giro per il web, su facebook e nelle sezioni dei mercatini dove ho inserito i miei annunci a denunciare l'accaduto (praticamente a diffamarmi)
in secundis, trasmetterà la copia del pagamento (su postepay) alle autorità competenti affinchè effettuino indagni sui miei movimenti e stabiliscano se è davvero attività tra privati o attività di impresa in neroPremetto che le uniche attività di vendita che effettuo riguardano, una tantum, oggetti nelle sezioni "mercatino" di alcuni forum, per cui a volte ho messo annunci a cui raramente la gente ha risposto. Tuttavia, utilizzo io stessa la mia postepay, ricaricandola di volta in volta per effettuare acquisti online, a volte anche con cifre superiori ai 100€, quindi temo che questi movimenti possano essere scambiati per pagamenti che ricevo per chissà cosa (mentre in realtà sono io stessa che ricarico per acquistare).
Inoltre una email di questo genere non dovrebbe configurere una minaccia di diffamazione a mio danno? O addirittura un tenativo di estorsione?
Come posso tutelarmi o difendermi? Aiutatemi, sono molto spaventata!
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Scusate se scrivo ancora, ma non ho potuto editare il primo messaggio
Ho scoperto che la persona con cui parlavo NON E' la stessa a cui ho venduto il file: inizialmente, notando che ero stata contattata da due email differenti (una per l'acquisto e una per le ingiurie che sto ricevendo), il mio interlocutore mi ha detto di essere comunque la stessa persona che aveva parlato con me.
Successivamente, nell'ultima email, quando ho scritto che avrei acconsentito a dargli i soldi solo perchè mi sentivo minacciata e purchè la smettesse di importunarmi, ha scritto che l'indirizzo email con cui avevo avuto contatti nei mesi precedenti appartiene a terzi che gli hanno chiesto di intercedere e contattarmi.Questo non aggrava la situazione?
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@criceto said:
Come hai effettuato le ricariche? tramite banca? se è così i tuoi timori sono infondati ed in tal caso non rendere un bel nulla, provvedi invece a sporgere denuncia presso la Polizia postale per le ingiurie, la diffamazione e .... perchè no ... le minaccie.
Ciao!
Scusa, forse non sono stata chiara: la ricarica l'hanno fatta a me. Io ho venduto.
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ah, scusami non avevo capito.
Allora, io ricarico la mia carta in posta o tabaccheria, nel mio paese o paesi vicini. E' una postepay. La ricarico, quando mi serve, per pagare online (tipo ebay, amazon, paypal, groupon o prenotazioni per viaggi)
Ah, di solito conservo tutte le ricevute e comunque, ogni volta che ricarico per pagare, subito dopo pago, quindi tutte le transazioni sono quasi contestuali alla ricarica (e per acquisti sul web, tutti con regolare fattura o comunque tutte prenotazioni tracciabili)Sì, ma io mi chiedo: questo per 15€ che non può nemmeno dimostrare di avermi pagato, perchè di fatto non è lui la persona con cui mi sono scambiata le email (anche se all'inizio si è finto tale) può farmi addirittura controllare i movimenti sulla postepay dalla finanza?
Io ho anche contattato la persona interessata per far presente la situazione (cioè che c'è un altro che si spaccia per lui e minaccia a nome suo!) chiedendogli, gentilmente, di contattarmi in prima persona per parlare della cosa. Finora nessuna risposta.
Anche perchè poi cosa dovrei fare: dare i soldi a qualcuno che non conosco? così solo sulla parola? mi pare assurdo! e poi a che titolo?Non conta nulla tutto ciò che mi ha scritto (offese pesanti) ma, soprattutto, il fatto che si sia spacciato per un altro esigendo indietro i soldi?
Cioè lui può muovere tutte le accuse del mondo, addirittura sostenere che ho un'impresa in nero O__O e mobilitare la CIA, ed io non ho nemmeno diritto a chiedermi se una persona del genere può inviarmi 7 email in un giorno piene di insulti e minacce?
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Grazie criceto, è quello che farò!
Anche perchè, mi sono documentata, per aversi attività di impresa si deve superare una soglia di 5000? l'anno...io non la vedo nemmeno col binocolo, ricariche mie comprese
Quindi anche se venisse l'esercito o mio-nonno-in-cariola e spulciasse la mia carta fino all'osso non troverebbe nulla di tutto questo.
Dunque le accuse che mi sono state rivolte diventano "calunnia"
Mi sento proprio stupida ad essermi preoccupata....
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Scusa, ma se TU ricarichi la TUA postepay per fare degli acquisti su internet, mica è attività di impresa. E' il normale uso di una carta di credito di quel tipo.
M.