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Partita IVA o ritenuta d'acconto?
Gentili Utenti del forum,
mi sono appena iscritta dopo aver spulciato il forum alla ricerca di una risposta ad un pensiero che ho da un po' di giorni: apro o no la partita Iva?Dal 2010 mi occupo di docenza presso agenzie di formazione professionale (quelle che fanno i corsi finanziati dalle province per i disoccupati, per intenderci) e fino ad ora sono sempre stata pagata con ritenuta d'acconto.
Dato che il reddito derivante da tale attività ammontava a circa 300-400 euro annui netti, non mi sono mai posta il problema di tenermi una contabilità "regolare".Da quest'anno le cose sono cambiate: ho raggiunto un accordo di collaborazione con un'altra agenzia di formazione e mi occuperò di tenere diversi corsi, quindi percepirò sicuramente un reddito più alto.
Inoltre collaboro anche con un sito internet, scrivendo articoli con regolarità mensile, che dovrebbe fruttarmi un ulteriore reddito netto di 300 euro mensili.
E per non farmi mancare niente faccio anche la promoter! Devo ricevere ad aprile il pagamento di una promozione svolta a dicembre, per 433 euro netti; qui però abbiamo pattuito la ritenuta d'acconto.Quindi, facendo due conti:
- 300 x 12 = 3600 euro annui netti (sito internet)
- 200 euro netti (corso ancora da pagare tenuto a dicembre 2011)
- 433 euro (promozione dicembre 2011)
- 1000 euro (nuovi corsi di formazione, ma sicuramente saranno di più)
- eventuali altre redditi da altri corsi, promozioni, etc..
Ora, in tutto questo casino, secondo voi mi conviene farmi pagare sempre con la ritenuta d'acconto o sarebbe meglio aprire la partita Iva?
Io vorrei anche iniziare a versare i contributi INPS.. ma non so da dove iniziare.Domani prenderò appuntamento con il commercialista, ma mi farebbe piacere avere un consiglio anche da persone che se ne intendono più di me!
Grazie per l'attenzione, buona serata!